CCXLV. Mordace risposta di un tale contro un mercante che dicea male degli altri

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCXLV. Mordace risposta di un tale contro un mercante che dicea male degli altri
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Mordace risposta di un tale contro un mercante

che dicea male degli altri.


Carlo Gerio, mercante fiorentino, uno di quei banchieri che seguono la Curia Romana, venne in Avignone, com’è costume dei mercanti che fanno commercio in varie provincie; poi tornato a Roma, e in un pranzo di amici, parlando, un giorno fu richiesto del come vivessero i Fiorentini che ad Avignone si trovavano; ed egli rispose che erano contenti e allegri come matti, perchè, soggiunse, a stare un anno in quel paese si diventava matti. Allora un convitato, che si chiamava Allighieri ed era uomo arguto, chiese a Carlo per quanto tempo fosse egli rimasto in Avignone. E Carlo rispose che solo per sei mesi ci aveva fatta dimora. E l’altro: “Tu hai dunque molto ingegno, Carlo, gli disse, perchè in soli sei mesi hai fatto ciò che gli altri fanno in un anno.” E tutti ridemmo del mordace detto di quel tale.