CCVII. Altra facezia di uno che fece voto a San Ciriaco

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCVII. Altra facezia di uno che fece voto a San Ciriaco
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CCVII

Altra facezia di uno che fece voto a San Ciriaco.


Fu dello stesso avviso un mercante d’Ancona verso San Ciriaco, che è il patrono della città e che si dipinge con una lunga barba. Una volta che la sua nave era combattuta dalla tempesta e che egli temeva la morte, fe’ voto di donare una casa a San Ciriaco. Sfuggito il pericolo, confessò il voto al curato della parrocchia, e questi (perchè gli sarebbe venuto guadagno) lo esortava a compiere il voto, ed ei rispose che si sarebbe levato di dosso quel peso; e qualche volta fu anche ripreso e sempre trasse in lungo la cosa; finalmente, essendo di continuo richiesto, o per empietà o perchè il sacerdote lo avesse annoiato: “Ohè! gli disse un [p. 133 modifica]giorno, non mi tediate più con questo affare; chè io ho ingannato al mondo molta gente che aveva la barba anche più lunga di quella di Ciriaco.”