Facezie (Poggio Bracciolini)/208
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Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
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CCVIII
Di una vedova che desiderava un marito
di età avanzata.
Una vedova diceva ad una vicina sua che per quanto essa non curasse più le cose del mondo, avrebbe tuttavia desiderato un uomo tranquillo, di età matura, più per vivere assieme e per aiutarsi scambievolmente nella vita, che per altra ragione, perchè meglio alla salute dell’anima doveva porsi pensiero, che alle miserie della carne; e quella promise di trovarle un uomo di tal fatta, e il dì dopo venne a casa della vedova e disse che glie l’aveva trovato, e che aveva tutte le buone qualità che ella desiderava, e specialmente quella da lei preferita, ossia ch’egli era privo di ciò che hanno gli uomini. E la vedova allora: “Costui io non voglio ad alcun patto; che se manca il paciereFonte/commento: ed. 1884 e 1885; lat: pacialis (con questo nome chiamava il generante) poichè io voglio vivere in pace col marito, chi si farà mediatore, se quando, come avviene, nato un grave alterco fra di noi, ci sia bisogno di alcuno che faccia ritornar la concordia?”