CCV. Detto giocoso su i Romani che mangiano le “virtù”

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCV. Detto giocoso su i Romani che mangiano le “virtù”
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CCV

Detto giocoso su i Romani che mangiano le “virtù.”


Ai primi di maggio i Romani raccolgono varie specie di legumi che chiamano virtù, le cociono e le mangiano alla mattina. Francesco Lavegni, di Milano, per ridere, parlandosi fra amici di questo costume: “Non è da meravigliare, disse, che i Romani abbiano degenerato dai loro maggiori, perchè ogni anno le loro virtù hanno consumato mangiandole.”