Facezie (Poggio Bracciolini)/201
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Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
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CCI
Contesa di due uomini per la stessa figura
negli stemmi.
Un Genovese, padrone di una grossa nave che per conto del re di Francia faceva la guerra contro gli Inglesi, aveva uno scudo sul quale era dipinta una testa di bue. Lo vide un nobile francese e disse che quella era la sua impresa, e, venuti a contrasto, il Francese invitò a duello il Genovese; e questi accettata la sfida, discese in campo senza alcun apparato; l’altro con grandissima pompa venne. E allora disse il Genovese: “Per qual ragione siamo noi qui per combattere?” “E l’altro: “Io affermo che il tuo stemma è mio e fu de’ miei prima che de’ tuoi fosse.” E siccome il Genovese domandò che cosa portasse le armi sue: “Una testa di bue,” rispose. “Allora, riprese, non ci è bisogno di batterci, perchè sul mio non è una testa di bue, ma di vacca.” E col detto faceto fu delusa la vana esagerazione del Francese.