CLXXXIX. Istoria faceta di un tal Petrillo che liberò uno ospedale dalla canaglia

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CLXXXIX. Istoria faceta di un tal Petrillo che liberò uno ospedale dalla canaglia
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CLXXXIX

Istoria faceta di un tal Petrillo che liberò

un ospedale dalla canaglia.


Il cardinale di Bari, che era napoletano, aveva un ospedale a Vercelli, che è nella Gallia Citeriore, dal quale ritraeva poco guadagno, per causa delle spese che bisognava fare pei poveri. E vi mandò uno de’ suoi, che aveva nome Petrillo, per far denaro. Quando costui trovò l’ospedale pieno di malati e di oziosi, che consumavano tutte le rendite di quel luogo, vestito di un abito da medico, entrò nell’ospedale, e dopo aver visitato ogni sorta di piaghe: “Non vi è, disse, alcuna medicina che sia atta a sanare le vostre piaghe, fuor che un unguento fatto col grasso di uomo. Così oggi fra di voi si tirerà a sorte chi per risanar gli altri debba esser posto vivo nell’acqua ed esser cotto.” Tutti [p. 124 modifica]fuggirono, atterriti da queste parole, temendo ognuno di dover per la sorte morire. E così liberò l’ospedale dalla spesa che si faceva per tutta quella gentaglia.