Facezie (Poggio Bracciolini)/173
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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CLXXIII. Sullo stesso soggetto
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CLXXIII
Sullo stesso soggetto.
Un eremita, che dimorava a Pisa, al tempo di Pietro Gambacorta, condusse una notte nella sua cella una donna pubblica e se ne servì una ventina di volte, ma sempre movendosi, per sfuggire il peccato di lussuria, dicendo in volgare: “Dómati, carne cattivella.”1 E quando la donna lo disse, e’ fu cacciato dalla città.
Note
- ↑ In italiano nell’originale.