CXXVI. Detto faceto di un certo Gian Pietro da Siena

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CXXVI. Detto faceto di un certo Gian Pietro da Siena
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CXXVI

Detto faceto di un certo Gian Pietro da Siena


Gian Pietro, cittadino di Siena, uomo gioviale e faceto, venne una volta in Roma invitato a bere da Bartolommeo de’ Bardi; eravamo là in molti, e si scherzava su l’uomo e si beveva, e mentre, com’è d’uso, avevamo tutti, prima di bere, mangiato un boccone di pane, egli solo teneva il pane in mano. Gli chiedemmo perchè non mangiasse, ed egli, ridendo, rispose: “Il tuo pane, Bartolommeo, è riverente ed educato; per quanto l’abbia io molte volte avvicinato alla bocca, egli a niun patto vuol entrar prima del vino.” Ridemmo tutti del detto faceto di costui, che credeva che il cibo non dovesse andar sempre innanzi alla bevanda, specialmente quando si ha sete.