CXVI. Di una giovane bolognese ingenua

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CXVI. Di una giovane bolognese ingenua
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CXVI

Di una giovane bolognese ingenua.


Una giovane di Bologna, che da poco era andata a marito, si lamentava con una nobile donna che stava vicino a me, che suo marito la bastonasse fortemente e spesso. E avendole quella chiestane la cagione, rispose la giovane, che ciò era, perchè, quando il marito si valeva del suo diritto, rimaneva essa immobile come [p. 82 modifica]un tronco: “Perchè allora, le chiese, non ubbidite nel letto al marito, e non vi lasciate fare con piacere?” Ed ella: “Non so fare, signora, perchè nessuno mi ha mai insegnato come si faccia; se lo sapessi lo farei, per non sentirmi bastonare.” Meravigliosa ingenuità di quella fanciulla, che ignorava anche quelle cose che la natura insegna alle donne. Questa storia, per ridere, la raccontai anche a mia moglie.