Esperimento sopra un metodo d'istituzioni letterarie desunto dai principii della letteratura/Capitolo V
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CAPITOLO V.
Questa universale e perpetua comunicaziono del sentimento e del pensiero trovasi possibilmente nelle arti, nelle scienze e nelle lettere. E noi la cerchiamo insaziabilmente, perchè, come si è detto, quanto più si sente, tanto più si è consci dell’esistenza, e quanto più si pensa, cioè quanto più si ricordano, si distinguono e si paragonano le sensazioni, tanto più si crede di migliorarla. Ora gli uomini meglio costituiti, ma che avevano più facoltà, e quindi più bisogno e piacere ne’sentimenti del cuore, non si valsero della loro ragione che per perpetuare ed abbellire, imitando, quell’armonia di suoni, di colori, e di forme con cui l’immensa natura eccita nuovi, sublimi, ed amabili sentimenti; quindi le belle arti. Gli altri che sortirono anch’essi certa perfezione, ma più negli organi del pensiero che del sentimento, poterono sperimentare, raccogliere ed esaminare più attentamente le proprie sensazioni perchè erano più scarse di numero, e minori di forza. . . .
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