Esilio/Compagni di strada/A Colui che non è venuto
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Compagni di strada - La Vergine e il Falco | Compagni di strada - Ponte di Lodi | ► |
A COLUI CHE NON È VENUTO.
Io t’aspettavo, fin dal giorno in cui
di fiorire m’accorsi all’improvviso,
primula in marzo. E venne uno, con viso
4dolce. Ma io mi dissi: Non è lui.
Pioggia e sol, spine e rose, fieno e paglia
m’apportarono gli anni. Anche l’amore.
Non te!... Qualcun ti assomigliò, che il cuore
8aggrovigliar mi seppe in gemmea maglia:
ed io mi persi a capofitto, giù,
col desiderio folle d’annientarmi
tra forti braccia che potean spezzarmi
12come la creta. — Ma non eri tu. —
Così, polvere e cenere divenne
ciò ch’io toccai. Seccarono le polle.
Avvizzirono i tralci e le corolle,
16e morte, in vita, in suo poter mi tenne.
Tu, nato troppo presto o troppo tardi,
per me creato ed a me occulto, solo
perch’io son sola, indifferente al volo
20degli anni, se nel tuo deserto guardi!...
Tu, che m’avresti avuta come il mare
ha l’onda, uguale a te ma in te perduta,
e nel dominio avvolgitor veduta
24a somiglianza tua trasfigurare!...
Non venisti, non vieni, non t’attendo
più. Domani morirò. La vita ha fretta,
non vedi?... Appena schiusa, appena detta
28una parola, fugge, impallidendo,
quasi colpita da terror.... — Ma forse
di là. nell’ombra ove uno spirto tocca
l’altro in silenzio, io troverò la bocca
32che solo in sogno la mia bocca morse.