Era nel tempo bel, quando Titano
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
ii
[S’invaghí della sua donna in primavera.]
Era nel tempo bel, quando Titano
dell’annual fatica il terzo avea
giá fatto, e co’ suoi raggi un po’ pugnea
d’un tal calor, ch’ancor non è villano;
vedeasi verde ciascun monte e piano,
e ogni prato pe’ fiori rilucea,
ogni arbuscel sue fronde ancor tenea,
e piange Filomena e duolsi invano;
quand’io, che pria temuto non avria,
se Ercole tornato fussi in vita,
fu’ preso d’un leggiadro e bello sguardo.
Facile e dolce all’entrar fu la via;
or non ha questo laberinto uscita,
e sono in loco dove sempre io ardo.