Er presepio de la Rescèli

Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura Er presepio de la Rescèli Intestazione 1 marzo 2024 75% Da definire

La stragge de li nnoscenti Le nozze der cane de Gallileo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

[p. 21 modifica]

ER PRESEPIO DE LA RESCÈLI.1

     Er boccetto2 in perucca e mmanichetti
È ssan Giuseppe spóso3 de Maria.
Lei è cquella vestita de morletti4
E de bbroccato-d’-oro de Turchia.

     Vedi un pupazzo pieno de fiocchetti
Tempestati de ggioje? ecch’er Messia.
C....! evviva sti frati bbenedetti,
Che nun ce fanno vede guittaria!5

     Cuello a mezz’aria è ll’angelo custode
De Ggesucristo; e cquelli dua viscino,6
La donna è la Sibbilla e ll’omo Erode.

     Lui disce a llei: “Dovèllo7 sto bbambino,
Che le gabbelle mie se vò ariscòde?„8
Lei risponne: “Hai da fà mórto9 cammino.„

12 gennaio 1832.

Note

  1. Il presepio de’ frati zoccolanti dell’Ara-Coeli sul Campidoglio (dov’era il tempo di Giove Capitolino) è costruito ogni anno veramente secondo la descrizione che qui se ne dà. [V. su questo stesso argomento il sonetto del 27 dic. 32.]
  2. Vecchietto.
  3. Colla o stretta, come ascoso, ecc.
  4. Merletti.
  5. Miseria.
  6. I due seguenti personaggi, a ragionamento fra loro, si trovano quasi a contatto col gruppo del mistero.
  7. [Dov’è egli (ello)?]
  8. Riscuotere, per “esigere.„
  9. Colla o stretta: molto.