Epistole (Caterina da Siena)/Lettera 58

Lettera 57 Lettera 59

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I ( I A. D. PIETRO DA MILANO dell’ordine DELLA CERTOSA.

I. Del sangue di Gesù Cristo e suoi effetti, onde l’esorta ad empirsi l’anima di qnesto prezioso sangue, mostrando come 111 esso s’estinguono tutti i nostri vizj, e s’acquista la vera carità, la pazienzia con tutte 1’ altre urtò, e finalmente la gloria del paradiso.

II, Si rallegra aver sentito il di Ini deiiderio dii dar la vita per Gpsii Cristo, onde procura animar sè medesima è lui a quest’ impresa, a sparare il perdono dei peccati, e cercare 1’ acquisto delle virtù.

%HxtUxu 38* Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. diarissimo figliuolo in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi gustatore ed amatore del sangue di Cristo crocifisso, nel quale sangue ripensandolo sparto con tanto fuoco d’ amore, riceverete vita di grazia, e lavaravvi la faccia dell’anima vostra, perocché egli ci è dato per lavare le macchie de’nostri difetti; ma non ci darebbe però questo sangue vita, nò lavarebbe la faccia delI’ anima, se 1 anima colla memoria del sangue, ripensando il fuoco della divina carità, non esercitasse la vita sua, non per difetto’ del sangue, ma di noi, che [p. 112 modifica]I 12 non riceviamo il fruito del sangue; cioè non esercitando 1* affetto della carità che trova nel sangue, la quale carità ricevendola, ci dà frutto di grazili. Adunque non è da dormire, mentre che abbiamo il tempo, nel letto della negligenzia, ma con sollicitudine empire il vasello della memoria del ricordamento del sangue, ed aprire l’occhio dell’intelletto nella sapienzia e dottrina del Verbo, ed il fuoco dell’amore con che ci ha dato il sangue; in questo fuoco la volontà nostra correrà ad amare quello che l’intelletto vide e conobbe!

inebriaremei di questo prezioso sangue, e per amore del sangue desiderammo con affetto d’amore di virtù di dare il sangue e la vita per amore della vita; riputaremei indegni di giongere a tanta dignità, quanta è di ricevere la rosa vermiglia (A). Tutte le iniquità nostre con questo desiderio, in virtù del sangue saranno spente e tolte da noi; scritti saremo nel libro della vita, e privati saremo della compagnia delle dimonia.

Veruna angoscia, nè battaglia del dimonio, nè quelle dell’ uomini ci potrà nuocere, nè tórre la nostra allegrezza!

questo sangue ci farà portare ogni pena e fatica, con vera e santa pazienzia; anco ci gloriaremo del dolce Paulo,nelle tabulazioni: vorremei conformare colle pene ed obbrobrj di Cristo crocifìsso: vestiremei di obbrobrj, di scherni, e villanie per onore di Dio e salute dell’anime. 0 quanto è beata quell’anima che così dolcemente passa queslo mare tempestoso, e l’angosce del mondo con vigilia, e con umile e continua orazione, accesa nel fuoco per santo desiderio, inebriata ed annegata nel sangue. Con questo sangue nell’ultimo della vita nostra riceveremo il fruito d’ognì nostra fatica.

Questo sangue lolle ogni pena

dà ogni diletto, priva l’uomo di sè, e trovasi in Dio: egli il fa abbandonare la propria sensualità, perchè coll’ amore che trovò nel sangue, ha cacciato 1’ amore proprio di sè medesimo; sede sopra la sedia della coscienzia sua, c ticnsi ragione. Non lassa passare i movimenti che venissero nel cuore d’ impazienzia per scandali e mor-

[p. 113 modifica], 113 morazioni del prossimo suo, o di qualunque altro difetto si fusse; ma con pazienzia, senza sdegno o giudicio alcuno porta realmente; ih ogni cosa giudica la dolce volontà di Dio; è pronto nell’obedienzia sempre in osservarla, obedendo all Ordine ed al prelato suo, perchè nel sangue gustò l’obedienzia del Verbo:’ non ha pena, perchè si ha tolta la volontà e messa nelle mani del suo prelato per Dio, giudicando la volontà sua nella volontà di Dio. Questo non sente fatica, perchè ha morta in sè la propria e perversa volontà, che sempre dà fatica, la quale uccise nel sangue; egli gusta 1* arra di vita eterna; sèmpre ha pace e quiete nell’anima sua, perchè si ha tolta quella cosa che gli dava guerra. Adunque, poiché tanto bene ne seguita e continuamente da empirsi la memoria del santo ricordamonto di questo sangue, come detto è, sparto con tanto fuoco d amore; e non dobbiamo passare punto di tempo, che l’occhio dell’intelletto nostro non si ponga per obietto il sangue di Cristo crocifisso, dove trova la verità del sommo ed eterno Padre, manifestata a noi col mezzo del sangue. Adunque leviamei e consumiamo i dì nostri realmente relucendo in noi le margarite delle virtù, le quali drittamente sono margarite, per le quali i veri servi di Dio vendono ciò che egli hanno, cioè la propria volontà che è libera loro per comperarle. Di questo v*invito e vi priego carissimamente che facciate. Oh quanto sarà beata quell’anima che in questa vita, mentre che vive non perderà il tempo suo; ma con sollicitudine comprala questa margarita, lavorerà nella vigna dell’anima sua, trattone le spine dell’ amore proprio, ed ogni altro difetto, e piantandovi le virtù, le quali chiamiamo margarite, ed in afferrarla col sangue di Cristo. Bene gusta vita eterna, vedendo per grazia e non per debito avere ricevuta la vita del sangue; accordata colla dolce , volontà di Dio la volontà sua; la quale volontà essendo morta in noi e viva in lui nell’ultimo della vita 5. Caterina da Siena. Opere T. IV. 8 [p. 114 modifica]n4 nostra, riceveremo ( eterna visione di Dio. In cui virtù?

non in nostra, ma solo in virtù del sangue e non in altro modo. Considerando io che altra via non ci è, dissi, eh’ io desideravo di vedervi gustatore ed amatore del sangue, e così voglio che noi facciamo. Non dico più qui. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio.

II. Ho ricevuta una lettera vostra, la quale vidi con allegrezza, sentendo del santo e buono desiderio, che voi avete della bontà di Dio di ponere la vita per gloria e loda del nome suo. Rispondovi alla prima parte di ricevere i peccati vostri, liberamente prometto in quella dolce carità di Dio, cli

ci die ’l sangue del suo Figliuolo, che io gli ricevo sopra di me, pregando la divina bontà, che le..colpe vostre punisca sopra il corpo mio, così per questo modo si troveranno consumati i peccati miei, e i vostri nella fornace della divina carità: anco il pi figaro,, che per la infinita sua bontà e misericordia ci faccia grazia, che noi diamo la vita per lui, e voi in questo mezzo vi nutricate di sangue; forniscasi la navicella dell’anima delle reali virtù. Anco vi rispondo e prometto, che se il tempo ci viene, d quale è desiderato da voi e dagli altri servi di Dio, e mi sia possible di chiedere licenzia dal vicario di Cristo, io il farò volentieri, acciocché vegga compito in voi il santo desiderio. Pregatelo pure, che non si indugi più. Io per me muojo, e non posso morire di vedere offendere tanto il nostro Creatore nel corpo mistico della santa Chiesa, e contaminare la fede nostra da quegli clic sono posti per alluminarla: di tutto sono, cagione i difetti mici: nascondiamci nel costato di Cristo crocifisso,, ed ivi bussiamo alla sua misericordia.


Jesù dolce, Jesù amore.. [p. 115 modifica]Annotazione alla Lettera 5&» (,/) Questa è di ricevere la rosa vermìglia. Pet rosa Terminila, come è chiaro, intende la santa 1 martirio, di cui questo re ’igiosu era desideroso. Cosi abbiamo io s. Ambrogio la rosa simbc,o dei martiri, il giglio de’ vergini e la viola de’con^saòri. llli

confes.


forum violaeì lilia virginum, rosae martyrum.