Epistole (Caterina da Siena)/Lettera 182

Lettera 181 Lettera 183

[p. 181 modifica]idi A MONNA AGNESA DONNA CHE FU DI MISSERE ORSO MALAVOLTI (J).

I. L’esorta a legarsi eoo la vera carità, dimostrando la forza di questo divino legame.

II. Come questa s’ acquisti nel conoscimento di sè medesimo,

si dimostri colla carità verso i nostri prossimi.


J82» Al nome di Jeìà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

1. ilarissima figliuola in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vederti legala nel legame della divina carità, il quale legame tenne confitto e chtavellato Dio ed uomo in sul legno della santissima croce, perocché ’l chiodo non era sufficiente a tenerlo, se l’amore non lavesse tenuto. Questo è quello dolce legame che lega l’anima con Dio, e falla essare una cosa con lui, perchè l’amore unisce. 0 dolce ed amoroso amore, che purifichi l’anima e dissolvi la nuvila della propria pas.Mone sensitiva, ed allumini l’occhio dell’intelletto, speculando nella Verità eterna, ed empi la memoria delle grazie e doni che 1’ anima riceve dal suo Creatore; - unde diventa grata e cognoscente de’benefizj ricevuti,’ e sazia 1’ anima di dolce ed amoroso desiderio; unde diceva il salilo profeta: I sospiri mi sono uno cibo, [p. 182 modifica]/ 182 e le lagrime beveraggio. Chi il faceva sospirare e piagnere ? l’amore, questo dolce e suave legame. Adunque, carissima figliuola, poiché è tanto dolce e di tanto diletto, ed ecci necessario, non è da dormire, ma è da levarsi con santo e vero desiderio e sollicitudine, e cercarlo virilmente, II. E se voi mi dimandaste: dove il posso trovare?

io vi rispondo, nella casa del cognoscimento di voi, dove voi trovarete 1’ amore ineffabile che Dio v’ha, il quale per amóre vi creò alla immagine e similitudine sua, e per amore vi ricreò a grazia nei sangue del» l’unigenito suo Figliuolo. Trovandol’amore e cognosciuto che voi l’averete in voi medesima, non potrete fare che voi non l’amiate; e questo sarà il segno elio voi abbiate trovatole conceputo amore, quando vi legarete col legame della carità nel prossimo vostro, amandolo e servendolo caritativamente; perocché quello bene e quella utilità che noi potiamo fare a Dio, il dobbiamo fare ai prossimo nostro, portando con vera pazienzia ogni fadiga che noi ricevessimo da lui; e questo è il segno che in verità amiamo il nostro Creatore, e che noi siamo legati in questo dolce legame; in altro modo non participarerao la grazia, nè potremo tornare a quello fine, per lo quale noi fummo creati; e però vi dissi, che io desideravo di vedervi legata nel legame della divina carità. Altro non dico. Permane nella santa

dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.

[p. 183 modifica]i83 Annuiti sio ne alla Lettera 152.

(■d) Qnest’Agne*.! era vedova d’Orso Malevoli!, signore di chiara, ed antichissima nobiltà in Siena, ove la famiglia, eh’ó delle già consolari dette ancora de’grandi, tuttora fiorisce, Di questa casa ad altro luogo si favellerà,