El libro dell'amore/Oratione VI/Capitolo XIX
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Questi sono gli admonimenti che abbiamo figurato che Diotima, sacerdote castissima, dia a Socrate; ma noi, o clarissimi viri, non solamente sanza modo ameremo Iddio come abbiamo finto che Diotima dica, ma solo Iddio ameremo. Quello rispecto ha la mente a Dio, el quale ha l’occhio al lume del sole. L’occhio non solamente cerca el lume sopra l’altre cose, ma etiandio cerca el lume solo; se ci piaceranno e corpi, gli animi, gli angeli, non amereno questi proprio, ma Dio in questi: ne’ corpi amereno l’ombra di Dio, negli animi la similitudine di Dio, negli angeli la imagine di Dio. Così nel tempo presente ameremo Dio in tutte le cose, acciò che finalmente amiamo tutte le cose in Lui; imperò che così vivendo perverremo a quel grado che noi vedreno Idio e tutte le cose in Lui, e amereno Lui in sé e tutte le cose dentro a·Llui.
Qualunque nel tempo presente con carità si dà tutto a·Ddio, finalmente si ricompera in Esso, perché tornerà alla sua idea per la quale egli fu creato, e quivi di nuovo sarà riformato, se parte alcuna di sé gli mancassi, e così riformato starà unito con la sua idea in sempiterno. Io voglio che voi sappiate che il vero huomo e la idea dello huomo è tutto uno, e però nessuno di noi in terra è vero huomo mentre che da Dio siamo separati, perché siamo disiuncti dalla nostra idea, la quale è nostra forma: ad quella ci riducerà el divino amore con vita pia. Certamente noi siamo qui divisi e tronchi, ma allora congiunti per amore alla nostra idea ritorneremo interi, in modo che apparirà che noi abbiamo prima amato Dio nelle cose, per amare poi le cose in Lui, e che noi honoriamo le cose in Dio per ricomperare noi soprattutto, e amando Dio abbiamo amato noi medesimi.