Ecco al fin pur ti scopro, amato colle
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III
NELLO SCORGERE DA LUNGI IL PAESE
DELLA SUA DONNA
Ecco al fin pur ti scopro, amato colle,
che ’n brieve giro ascondi ampio tesoro;
ove non giunge il piè, prende ristoro
lo sguardo almen, che di dolcezza è molle.
E col pensier, che solo a lei s’estolle,
se non posso vicin, lunge t’adoro.
Sallo Amor con qual laccio io qui dimoro
e qual caldo desio nel cor mi bolle!
Ché di lontan sente gli ardor piú fissi
e lunge vede il cor piú che non suole
de’ suoi begli occhi i luminosi abissi.
Traggami, dunque, il cielo ove ’l ciel vuole,
ché far non puote ingiurïosa eclissi
lunga terra interposta al mio bel sole.