E di dicembre una cittá in piano
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a cura di Aldo Francesco Massera
XIII secolo/XIV secolo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti dei mesi
XIII
Dicembre.
E di dicembre una cittá in piano:
sale terrene, grandissimi fuochi,
tappeti tesi, tavolier e giuochi,
4torticci accesi, star co’ dadi in mano.
e l’oste inebriato e catellano,
e porci morti e finissimi cuochi,
ghiotti morselli, ciascun béa e mandóchi:
8le botti sian maggior, che San Galgano.
E siate ben vestiti e foderati
di guarnacch’e tabarri e di mantelli
11e di cappucci fini e smisurati;
e beffe far de’ tristi cattivelli
de’ miseri dolenti sciagurati
14avari: non vogliate usar con elli.