Duro pensier
Questo testo è incompleto. |
◄ | Quel dí | Ai soli | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XCII
DURO PENSIER
Perché, pari al giudeo, sempre cammina,
sempre, per greppi ignudi o piagge in fiore,
e il breve tempo a logorar s’ostina
questo dotto pensier che invecchia e muore?
E se a l’anima lieta e pellegrina
par celeste scoperta un fil d’amore,
perché, men cauta, sul pensier si china
a macularsi in cenere e dolore?...
Ah! se tu davi a me l’anima sola
senza il duro pensier, madre soave,
teco mi loderei del nascimento.
Ed invece m’affanna il di che vola;
m’affanna il cielo e il mondo. Era men grave
nascer foglia di rosa, in preda al vento.