Due corse
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XV
DUE CORSE
Scalpita il suol, Tignando, e Paure fiuta
sauro eh‘è nato di superbo seme;
e, quando appena il cavalier lo preme,
tuono e lampo diventa il piè che muta.
Vola col vento, e vanno allegri insieme;
e l’aquila, su pietra erma seduta,
gentilmente li guarda e li saluta,
e sotto l’ala bruna il cor le freme.
Cosí accade, quand’io senza piú tregue,
premo le groppe a l’apollinea fèra,
e lo stuol degli alati inni mi segue.
Sta romita da parte, e un cenno parco
mi fa del capo la Camena austera;
ma le tripudia il cor mentre ch’io varco.