Dopo le nozze/Complemento dell'educazione
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COMPLEMENTO
DELL’EDUCAZIONE
Viene l’epoca in cui le vostre figliuole hanno terminato la scuola, e sono ancor troppo giovani per abbandonare lo studio, e troppo vecchie perchè possano sciupare il tempo col fare degli esperimenti, perciò vorreste occuparle nel modo che tornasse loro più utile per l’avvenire. Desiderate dar loro un’educazione seria e nell’istesso tempo che siano educate secondo le esigenze dell’epoca presente.
Sentite, mie gentili lettrici, volete davvero un consiglio da amica? Non badate a quello che fanno gli altri, ma fate quello che credete più opportuno per la felicità delle vostre figliuole.
Nell’educazione ci sono cose che sono necessarie, altre utili, ed altre superflue. È necessario che al giorno d’oggi una donna sappia leggere correttamente, scrivere una lettera senza errori, sapere quel tanto di storia da non confondere le epoche degli avvenimenti più importanti, nè il nome dei principali personaggi, conoscere abbastanza di geografia, per non dire degli spropositi, e una lingua straniera, per esempio la lingua francese, che è la più usata, e finalmente alcuni lavori d’ago. Mi direte che quando sapranno tutto questo non ne avranno gran gloria perchè sono cose che tutti sanno. Va benissimo! Ma appunto per questo sarebbe una vergogna ignorarle.
Io trovo poi molto utile che una ragazza s’avvezzi al governo della casa, sappia porre in assetto una stanza, cuocere una vivanda, ordinare un pranzo con cognizione di causa, cioè avendo un’idea esatta delle quantità e delle qualità; conosca alcune ricette per pulire i vestiti, l’argenteria, gli arredi di casa, ecc. Non dite che tutte queste cose s’imparano presto, e che si fanno, una volta che lo troviamo necessario; è vero, ne convengo, non ci vuol molta abilità nel fare ciò che riesce tanto facile alla nostra cameriera, ma ci vuole una certa destrezza di mano che non si acquista che colla pratica. Provatevi per la prima volta a rifare un letto, a scopare una stanza, a cuocere una vivanda, vedrete i sudori che vi costeranno queste semplici fatiche, e poi dopo molto tempo di lavoro la vostra stanza sarà in disordine e la vivanda o poco cotta, o abbruciata, o troppo salata, o troppo scipita, e farete l’esperienza a vostre spese, sicchè è molto meglio che le fanciulle imparino per tempo queste cose e ricevano le osservazioni della mamma piuttosto che i rimproveri del marito.
Una donna esperta nelle faccende domestiche porterà l’agiatezza in una casa modesta; se sarà ricca saprà comandare ai suoi domestici, i quali molte volte hanno bisogno dei nostri ammaestramenti perchè non si può pretendere che siano enciclopedici.
Non approvo nemmeno il sistema di tener lontane le ragazze dalle stanze degli ammalati per non rattristarle. Essendo che nella vita accadrà loro pur troppo di dover assistere o i parenti o i figliuoli infermi, è bene che abbiano fatta un po’ d’esperienza per non essere confuse ed impacciate se si trovano nel caso di doverlo fare, ed è certo assai più utile quella donna che sa al bisogno applicare un cataplasma, preparare una medicina, bendare una ferita, di quella che sviene al solo accostarsi al letto di un ammalato e che nei momenti nei quali dovrebbe avere più coraggio, invece di assistere gli altri, non serve che d’imbarazzo.
Ora veniamo alle cose superflue. Io metterei in questa categoria la musica, il disegno e tutte le cose che altro non sono che un semplice adornamento, delle quali oggidì si fa molto caso.
Se le vostre figliuole hanno una potente inclinazione e una speciale attitudine per qualche arte o qualche scienza, sono io la prima a dirvi di non risparmiare alcun sacrifizio per fargliela apprendere, ma fareste molto male a spendere quattrini e a farle sciupare il tempo inutilmente per seguire l’andazzo del giorno.
Io quando vedo dei genitori far studiare ai loro figliuoli la musica per delle ore intere senza che riescano a comprender nulla, o farli restare delle mezze giornate davanti alla tavolozza, quantunque non riescano a comprendere le leggi delle proporzioni e della prospettiva e non facciano che scarabocchiare delle case che vanno in svenimento, degli uomini di legno, e degli alberi di carta; mi sento stringere il cuore. Perchè sciupare tanto tempo prezioso senza necessità? Io credo che si possa essere uomini onesti e integri cittadini anche senza conoscere l’arte di Raffaello, e buonissime madri di famiglia e signore piacevolissime in società anche senza sapere suonare il pianoforte.
Le cose d’adornamento non sono moneta di tutti i giorni, e si dovrà lasciarle da un canto ove non si vedano nei nostri figliuoli delle attitudini così spiccate da farci pronosticare la loro riuscita.
E se pure scopriste nei vostri figli qualche seria inclinazione per alcun arte, non dovreste poi lasciare che di questa si occupino tutto quanto il giorno, perchè allora diverrebbe una fissazione, ma vedete che possano variare e alternare le occupazioni, che abbiano ore destinate al lavoro, ed altre al riposo e alla passeggiata, e ne guadagnerà la loro salute e la loro intelligenza.
Non trascurate di mettere in prima riga le cose più utili, e quantunque avreste più piacere di veder i vostri figliuoli infervorati in ciò che tornasse loro a maggior gloria, rammentatevi che val meglio un buon calzolaio che un cattivo poeta, un buon agricoltore che un imbrattatore di tele.