Dizionario militare Francese Italiano/Dizionario militare/F
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FABRICATION s. m. Fabbrica. Dicesi delle polveri o delle armi.
FABRIQUE De fer blanc. Lattiera. Fabbrica di lamine di ferro ridotte in latta.
FACE s. f. Faccia. Uno di que'due lati che formano l’angolo saliente di bastione contragguardia rivellino od altra Opera. Il Maggi l’ ha pure chiamati fronti o guance.
FACE s. f. Faccia, fronte , il quale vocabolo è preferibile quando vuolsi dire la parte anteriore d’ un esercito.
-De la batterie. Faccia della martellina od acciarino. V.Batterie.
-D’une ouvrage. Faccia di un’opera. Dove formasi l'angolo saliente.
FACTEUR s. m. Latore. Quel sottuffiziale cui dassi il carico di togliere le lettere dalla posta.
FACTION s. f. Fazione. Ogni azione militare e dovere di milizia.
FACTION s. f. Guardia, sentinella. Atto di guardare un luogo ed anche il tempo che dura la sentinella. V.Sentinelle.
FACTIONNAIRE s. m. Sentinella , guardia. L’ uomo di sentinella.
FAGOT s. m. Fastello, frascato, fascina.
-Ardent, Gougronné, D’artifice. Fascina incatramata. Fannosi di legno secco incatramato per brugiare i lavori nemici. V.Fascine goudronnée.
-De sape. Fastello , fascio di trincea. È una fascina piccola ma sostenuta in mezzo da un piuolo per rinforzare ed unire le gabbionate nelle commessure ed anche per meglio elevare un parapetto.
FAGOD s. m. Paga ovvero piazza morta. V.Fausse-lance,Passe-volant.
FAIBLE s. m. Debole. Parte della lama, lontana dal forte. V.Lame.
FAINE s. f. Faggiuola. Frutto del faggio.
FAIRE Alliance. Confederarsi, collegarsi, allegarsi. Fare compagnia.
-Bonne garde. Fare buona guardia, stare a buona guardia.
-Brêche. Fare breccia, o aprir la breccia, ed anche far batteria.
-Chambrée. Far camerata. Unirsi.
-Des armes. Far di arme , armeggiare, giocar d‘ arme. V.Tirer des armes.
-Des levées. Fare , levare , apprestar gente; arruolar soldati, ragunar milizie, far leva.
-Face. Far fronte, fronteggiare. Opporsi e tener fermo.
-Feu. Fare, appiccare o dar fuoco. Bisogna appropriare i vocaboli o alle armi portatili , o alle bocche da fuoco.
-Flotter. Sventolare. Dare al vento; e dicesi delle insegne. V.Déployer.
-Jouer. Giocare, giuocare. Dicesi di mine FAI
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<]i macelline di armi, e significa metterle in moto e servirsene.
Joier la mise. Fare giuocar la mina.
l)ar fuoco alla mina.
Jotsi l'artillerie, Le canon. Fare
giuocare il cannone. Darvi fuoco.
Lècole. Fare la /cuoia. Tirare al ber- saglio in un Poligono di artiglieria , dove appunto vanno addestrandosi gli artiglieri.
La carde. Far la guardia, la sentinella.
La gi erre. Fare la guerra. Urani a
guerra, muoverguerra, guerreggiare, portar annt. Anticamente si disse eziandio quer- elare (,l'ERROYER . Y.KmRER ES Gl ERRE, PORTER LA GUERRE.
L a gierre a" l’oeil. Far guerra all'oc- chio. Modo di dire allatto militare, cioè re- golarsi senza disegno preconcetto.
La jonctiun. Accozzarsi, accompagnar- si. congiungersi. V. Se coscevrREn.
L'appel. Far la chiamata. Chiamare i
soldati ad uno ad uno per nome ; c fra'no- stri dicesi chiamar f appello.
La ronde. Fare la ronda ovvero nm-
ilare , clic è del Tensini. Le nostre ordi- nanze hanno la ronda maggiore e la minore.
Le mouliket. Rotare,menareincerchio.
Dicesi di spada e meglio di sciabola.
Le siège. Assediare, fare l'assedia, te- ner assediato, dimorare all'assedio, stare ad assedio.
Les i.oGEMEvs.f'ore l’alloggiamento, far
il quartierto i quartieri. Disporre una o più raso per distribuirvi i soldati egli ufiiziali. Suole andarvi un uflìziale accompagnato da'forieri.
Les phèparatifs. Preparare, apparec- chiare. Apprestare le cose necessarie ad un'impresa. V. Préparer.
Lever le siège. Trarre dell’assedio.
Accorrere in aiuto per liberare una guar- nigione dall'assedio in che è stretta.
Mais rasse. Fare carne, manbassa. Ri- sponde alle frase latina stragem edere.
Maneoevrer. Far maneggiare, od anche
maneggiare attivamente secondo bene os- serva j| Grassi. Far mosse ed evoluzioni di guerra.
Mal vaise carde. Stare a mala guardia.
Guardar negligentemente un luogo.
Mettre pied a'terre. Appiedare, ap-
pedare. Antico termine militare per co- mandare alla cavalleria di smontare. II- Grassi non vi area apposto esempio ; ma i suoi dotti editori ve ne aggiunsero tre. Passer la voix. Aissur poroto. Far pub- blico l'ordine di un comandante senza ru- mor di voci.
Passer par les armes. Archibugiare ,
fucilare, arcliibusare. Uccidere a colpi d'ar-
chibugio in pena di militare reato. V. Ar QUERC9ER.
Passer par les yerges. Racchetlare,
dar la bacchetta. Castigo e pena militare abolita nelle più civili contrado <!' Europa.
Prisonnier. Fare, pigliarprigiime ; in
istilc nobile coltivare, meglio accomodato d'altra parte a significare il fare schiavo per forza, usalo itagli antichi.
Raison. Rispondere. Render ragione con
le armi in mano.
Resisterle. Resistere, far resistenza.
Star forte contro.
Sai ter la mine. Far volare la mina.
Dar fuoco alla mina.
Ses armes. Essere, andare armalo. Eser- citare le armi per difesa propria o per offe- sa altrui. V. IVlRTER LES ARMES, SERVIR.
Taire le pel, les pièces. Soffogare,
soffocare. Battere con tanta furia e tanta aggiustatezza le batterie da ridurle al si- lenzio. V. Éteindre le PEI’.
Tétb. Fare testa. Difendersi, ed opporsi
validamente al nemico, V. Tenir téte. Tréve. Fare tregua. Sospendere le osti- lità per tempo convenuto.
Une COURSE. Dare una corsa, una scor- ribanda. Queste corse son frequentissime nella cavalleria leggiera. Correre sollecitamente, e senza fermarsi.
Une expédition. Fare impresa , od un' impresa. Muover l'armi e tentar la conquista.
Une palssb attaOcb. Far punta falsa.
Ordinarsi in pnnta come per assalire , ma per ritirarsi in vero. È frase antiquata acco- modata alle [tassate maniere, cui potrebbe sostituirsi fare una finta, o un finto attacco. Une levéb. Fan leva. Levar soldate- sca. V. Faire DBS levées.
Une mine. Cavar la mina. Fabbricar la
mina. V. Pratiqi er la mine.
Une sommation. Far la chiamala. Inti- mar la resa agli assediali. V. Sommer.
Une sortie. Sortire. Fare una sortita,
cioè irrompere da' ripari.
Volte-face. Voltar faccia. Rivolgersi
lutto ad un tratto in fuga. E panni erronea la definizione del Grassi c malamente inter- pretati gli esempi.
FA1SCEAU D’ARMES. Fascio d’arme. Fasci o nelle armerie o sulle lince di battaglia. FA1T D'AKMES. Fatto d'arme. Ogni combat- timento dal duello alla battaglia. FAITIÉRE 1)e i.a tente. Feristo ; c fra noi colonna. Asia che sostiene la tenda.
FAI TURE s. f. l'aglio, ('.ima o spigolo del coverchio del cassone o altro. FALARIQUE s.f. Fa lorica. Picca da lanciare. I con fuochi alla punta. V. Armes offensives.
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FAU
FALDE s. f. Celina. Uno de'melodi di car- J bouizzazione; anzi insieme con quello del- lo a mucchio, sono generalmente ndope- rali per avere il carbone de'fabbri. Gli al- tri melodi poi nelle fornaci , per distilla- zione ed in caldaie si preferiscono per il carbone da polvere.
PANAI, s. m. Falb pilolecnico. Flegone opic- coto falò drizzato in cima ad un palo.
FANF'ARE s. f. Trombata, trombe. Specie di canzone militare fatta da trombe, le quali oggi suonan pozzi concertati.Non veggo poi ragione che delibasi adottare la voce Fan- fara. Era forse nuova la parola francese fanfare? Perocché questo è il grande ar- gomento : SoN COSE NtOVE OC.V(K'E VOCA- BOLI FORESTIERI.
FANFARONI s. m. Rodomonte, smargiasso, smergiasso, fpaecamonte, spaccamonlagna. V. Fier-a’-bras.
FANFARONNADE s. f. Rodomonteria, smar- giassala, smergiasscria, millanteria.
FANION s. m. Banderuola:pennonreiloè più antico. Drappo a guisa di fiamma jiortato alla punta della lancia. V. Banderole.
FANON s. m. Fiocco, barbetta. Parte del ca- vallo alle gambe anteriori. V. Cheval.
FAN’TASSIN s. m. Fante, fantaccino.
FAQIIN s. m. Saracino, quintana, chintana, buratto. Giuoco cavalleresco per esercizio darmi. V. Quntaine.
FAHDIEK s. m. Barrucola. É una specie di carro per trasportar travi o altri pesi gra- vissimi. E potrebbe questo vocabolo o pre- ferirsi o valutare siccome il carniera.
F'ASCES s. f. Fascette. Nelle armi portatili sono le lastrurrc di metallo che cingono la cassa e la canna, le quali hanno i loro no- mi particolari , cioè prima fascetta o boc- chino (embocciioir), seconda fascetta (gre- nadière) e terza fascetta (cveinvE).
FASCINAIiF. s. m. Fascinata , intrecciata. Quantità di fascine e fascinoni per far ripari.
F'ASCINE s. f. Fascina. La fascina è per cosi dire l'elemento da cui formasi il salsic- cione che alcuni chiamano fascinone.
Goldronnée. Fastello incatramato. Se
ne gucrniscono i fanali de’ ripari.V. Fagot AKnEVT.
F‘ALBERT s. m. Radazza; e fra noi relazza. Scopa fatta con vecchie corde per asciugar I' acqua sul ponte delle navi e nelle bar- che, o per spazzar la polvere colassù.
FAUCHARD s. m. Roncone, falcione, ronci- glio. Arma adunca a due tagli ed innastata ad un alto troncone. V. Armes offen- sive*.
FAUCHON s. m. Ebbosi anche il nome di Bravce. V. Facchard.
FAUCON s. m. Falcone. .Macchina simile al
montone, ma più leggiera e manesca, as- sai usata nella milizia italiana del medio evo.
FAUCON s. ni. Falcone. Antico pezzo di ar- tiglieria, fra’piccoli cannoni. Venne altresì chiamato mezzo sacro.
FAUCONNEAU s. m. Falconetto. Antico can- none da 1 a 4 libbre di palla, ultimo della specie delle colubrine.
FAI.'CRE s. m. Resta. Quel ferretto sull'ar- madura del cavaliere per assestarvi il cal- cio della lancia nell' atto di ferire. V. Arrét.
FAUI.X s. m. Falce. I Romani usarono tal- volta quest’arme. V. Aree* offensive*.
Emmvxciike a’revers. Falceal rorescio
o falce manicala al rorescio. La sua lama è in linea retta col manico, e se n’è fatto uso qualche velia nel sosencr I' assalto della breccia, c nelle sortite ancora; ma è arme dillicilc a maneggiarsi.
FAI'SSE Alerte. Arme falsa, allarme falso. Quel suono dato dall'un de’lati del campo per rivolger colà I' attenzione del nemico.
Attaque. Finta, ovvero Falso attacco.
Il quale dassi simulatamente per distrarre l'attenzione del nemico.
FAUSSE-BRAYE s. f. Filsabraca, falsabra- ga. Nè certamente polrcbbesi dire fossa- ti re a col Maggi, voluto noverare da alcuni fra le fonti dello scrivere militare. Studiò Grassi più di quanto credesi dall’ univer- sale, nè si francamentedovrebbesi parlare di tanto uomo.
FAUSSE-ÉQUEKRE s. f. Piffcretto, calandri- no , squadra zappa. V. Éqcerre.
FAIJSSE-LANCE s. f. Paga o piazza moria. Uomini che eran pagati dal capitano o con- dottiero, c intanto mancavano. V. PaSsevo- lant , Fagod.
FAUSSE-MARTIN'GALE a. f. Falsa martin- gala. Parte della sella. V. Selle.
FAUSSE-POUTIIELLE s. f. Falsa traccila e secondo noi falso Irarirello. Si pone per guida sulfimpalcatura del ponte , là dove comincia e termina la portiera.
FAUSSER Une lame. Piegare una lama. Al- lora quando descritta la curva di pruova , non ripiglia la sua forma.
FAUTEAU s. m. Specie d’ariete adoperato prima della polvere.
FAUTEUR s. m. Fautore, furoreggiatore. Son forte puniti fra i soldati.
FAUVEs.m. Falbo, cercato. Specie di manto di cavallo giallognolo. V. Poti, de cere.
FAUX-CUL , CULOT s. m. Culatta. Quella materia clic aderisce al fonilo de' mnrlai ne’ mobili di polvere. Che se fosse trop|io granile, terrebbe il nome di c itevi.
FAUX-ESSIF.U s. m. Asse di legno.
FAIIX-FOI'RHEAU s. m. Contrafoilem. È
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FER
quasi un secondo fodero per garentire il primo dagli speroni di certi cavalieri.
FAUX-SIÈGE s. m. Fatsoscggio. Quell'im- bottitura che empie il vacuo del fusto di alcune selle c sta fra due pezzi di grossa tela , una del fatsoscggio ( toile de faijx- siège ) e 1‘ altra dell' imbottitura ( toii.e DE MATE1.ASSCRE ).
FAUX-SAPIN s. m. Abete roseo o di Germa- nia , Pezzo. V. Épicia , Fesse.
FAUX-TRANCHANT s. m. Falso. Parte di una lama. V. Saure , Lame.
FÉAL s. ni. Fedele. Nome de’ tempi feudali dato al suddito o vassallo che vincola la fede al suo signore. Anticamente lo si di- ceva (/nido, che noi cadde in mal senso.
FÉCIAUX s. m. Feriali. Sacerdoti i quali presso i llomani giudicavan della giustizia della guerra.
FEIN'TE s. f. Finta. Vocabolo di scherma.
FENDANT s. m. Fendente. Noi definirei con Grassi colpo di spada per taglio c per lo drillo, non di piatto ; ma piuttosto colpo verticale di sciabola col taglio all' ingiù verso il capo. V. Col e db tranchant.
FENDOIU s. m. Sporchino. Strumento da bottai o panierai per ispaccarc i vinchi.
FENTE s.r. Crepaccio, scoppiatura. L’apertu- ra che lascia loscoppiamento.V.CREVASSE.
FENTE s. f. Pelo. Crepatura di mura o d'al- tro. V. Lesarde, Gerbere.
FENTE s. f. Sparto. È l'apertura sul manico della baionetta. V. Baionnette.
FER s. m. Ferro. Finora se ne son fatte ar- mi portatili.se era ralTlnato.ed artiglierie delle coste c navali co'suoi getti; ma pare proceder si innanzi l'arte dei getto che non pure le artiglierie di assedio c difesa ; ma quelle pur di campagna farannosi di ferro, siccome già usa la Svezia.
A' datieb. Siterà. È una verga dritta o
piatta di ferro, per ispinger la borra nei basti.
FER A'ciieval. Ferro di corallo, zampa d'oca. Opera di fortificazione che antica- mente alzavasi giù nel fosso.
FER A’ sol'deh. Saldatoio. Strumento di fer- ro o di rame per saldare le latto ed altro lamine metalliche, come se fosse un mez- zo martello.
FER 1)e calfat. Ferro da calafato. Scarpello per aprire i conventi o cacciarvi dentro le stoppe. Sono delle sci specie qui sotto in- dicate derivanti dalla forma de'loro tagli ;
Fer doublé. Ferro doppio. E quello
somigliante ad una sgorbia per rimuover parte della stoppa introdotta.
Fer étroit. Ferro stretto. Questo ed i
seguenti servono a cacciar la stoppa senza tagliarla , cppcrò hanno ottuso il taglio.
Fer ORDA. Ferro grosso.
Fer fi.vt , Palette. Ferro piatto, o
Piletta.
Fer simple. Ferro semplice.
Fer taillant. Ferro tagliente. Ila un
taglio più sottile.
FER De la lance. Ferro della lancia,punta, drappella o ferro. V. Lance.
De i.a molxiiette. Bastone , forcella.
Ferro da pialla a mezzo cerchio pc’ scor- niciamomi.
A' glacé , Cramponné. Ferro con ram- poni. Si ferrali con questi i cavalli i quali ilcbbon trarre per luoghi sdrucciolevoli.
De cheval. Ferro o ferro di corallo.
Si conficca ncll'ugnione con chiodi ribaditi.
FER Affine. Ferro affinato , raffinalo. Qua- lità importantissima nella fabbricazione delle armi |iortatili.
FER A' herr pass. Ferro ottangolare , o in verghe ottangolari. È una delle specie di ferri onde fassi uso negli arsenali.
Blanc. Latta. Foglio sottile di ferro
stagnato, di cui facciam tubi da metraglia ed altre cose.
Carré. Quadro, o ferro quadralo, ovve- ro in verghe quadre. Se ne fa molto uso ne- gli arsenali.
Cassant. Ferro vetrino.
Cassant a’ ciiaod. Ferro vetrino a caldo.
Cassant a’froid. Ferro vetrino a freddo.
FER De bandage. Ferro da piastre.
Eruche. Ferro abbozzato. Il quale
ò di forti dimensioni per ridurlo a più pic- cole richieste ne' lavori delle oilicinc.
Uedwulé. Ferro addoppiato.
FER Forge , Ductile. Ferro larorato , fab- bricato, fucinato, sodo, duttile. E può esse- re di queste maniere :
Aigre. Ferro aspro.
Docx. Ferro dolce. Che anzi tutte le
specie di ferro ridursi possono a questa o alla seguente.
Fort. Ferro forte. Il quale potrcbb'es-
scre forte e duro ( fort et dir ) ovvero forte e molle (fort et moc )..
Lamine. Ferro in lama. È sempre
piatto.
Platine. Ferro in lama, secondo i Pie- montesi ; ma io lo dirci in piastra. Ed è quadrato o tondo o piatto.
Rond. Ferro in verghe tonde, detto co- munemente tondino.
FER I)e cahtelage , Fendi s en barres. Ferro da piastra od acciarino , da canne e da fornimenti. Le loro specie son queste:
Fer carillon. Quadretto. Ferro di al- quanta minoro dimensiono del quadro.
Fer còte de vacue. Ferro a costola.
Fer fenton. Ferro spaccalo.
nze FER
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FER
FER Roì'vbraiv. Ferratene a tiglio.
FERBLA.NTIEIt s. in. Lattaio a noi l'appel- liamo stagnaio.
FERME s. m. Cavalletto. Aggregalo ili più travi ordinati a triangolo por sostenere letti pendenti da'due lati.
FERMEK v. n. Fermare, inlracchiudere, chiudere in vicizo. Serrare da ogni ban- da ; c dicesi di luogo ; che se fosse di per- sone i Francesi direbbero Ceiiver.
Avec lve cbaIve. Incatenare. Dicesi
di porte , e di fiumi ; ed è precauzione da non trasandarc onde assicurare i ponti verso il monte , cioè sopra corrente.
La move. Chiudere i quartieri. Dicesi
degli assedianti i quali stringousi per impe- dire o uscita o soccorso alla piazza. V. Si aui u la place.
Le passage. Serrare o chiudere i passi.
O con forza darmi o per via di opere for- ti. V. OcCI PEB LES DÉFILÉS.
Le sièue. Chiudere fassedio. Compiere
le prime operazioni intorno ad una fortez- za. V. Etablir le siége.
FERMETURE s. f. Chiusura, serratura.
FFRMEZ I.e bassivkt.Serrale il focone. Co- mando nella carica d’istruzione delle armi da fuoco.
FERMOIR s. m. Fermaglio. Quella borchia che tien fermata alla cintola il cinturino della spada o della sciabola : noi la chia- miamo ciappa. V. Plaque d’agraffe.
FERMOIR s. in. Scarpello a sgorbino piano. Ila il ferro largo ed augnato da ambe le parti per iscavaro nel legno.
FERMOIR s. m. Pialla da tornio. Specie di scarpello piano da tornisi di legno per ispianare ia superficie de’lavori. V. Pi.ave.
FERMOIR s. m. Segnatoio. Strumento di ferro a ruota con gruccctte per far righi dritti nel cuoio.
FERRARE s. ni. Ferratura. Dicesi propria- mente quella del cavallo.
FERRAILLE s. f. Ferrareccia. Nome collet- tivo di tutn ferri grossi per uso degli agri- coltori , fabbri, magnani ed altrettali.
FERRAILLE s. f. Ferraglia, scaglia. Rottami di ferro o di pietra , punte di chiodi , pas- satoi , ed altri pezzi minuti posti in tonel- Ictti, con cui sicaricava il cannone pel rie- ro. Il qual magistero balordo venne quindi surrogato dalla metraglia ( mu« ville ).
FERRAILLE s.l. Sferra, rottame. Ferramen- ti rotti o vecchi cavati da un qualche lavo- ro; ma col secondo nome vengono parti- colarmente indicate le ferrature vecchie di cavalli.
FEltRANT s. ni. Ferratore, maniscalco. Co- lui che ferra i cavalli. V. Maréchai. fer- ravt.
FER KF add. Ferrato. Dicesi da’cavalli, de- gli alfusti o delle macchine.
FERRF.R v. a. Ferrare. Mettere i ferri ad un cavallo ; la quale operazione era ignota agli antichi.
A’ glacé. Ferrare a ramponi, o con ram- poni. V. CrabPOWER.
Les moli.es. Armare le forme. Cingerle
di ferramenti longitudinali c circolari, cioè spranghe (ravdes) e fasce.
FERRERIE!! s. m. Martello da maniscalco. Di forma poco diversa da quello di fabbro.
FERRIÈRE s. f. Ferriera. Tasca 0 bisaccia di pelle in cui si tengono chiodi, martelli e tanaglie da ferrare i cavalli.
FERRURE s. f. Ferramento. L’insieme dei membri di ferro onde si compone ogni ma- niera di carri.
FERRURE s. f. Ferramento. Strumenti per ferrare i cavalli.
FERRURE s. f. Ferratura. Magistero di fer- rare i cavalli, sconosciuto agli antichi, nè usato da’ Tartari o da altri popoli oggidì.
FERRURES s. f. Ferramenti. Parti di ferro di qualunque macchina, o grezzi, o finiti.
FERRURES Fa£OV>és, limées. Ferramento lavorato. Limato lucidamente e con dili- genza.
Iìrltes. Ferramento grezzo, gregio. Ap- pena esce dalla fucina.
(jRattées. Ferramento dirozzalo. Quel- lo cui si ò tolta quella scaglia nerastra, dopo fucinato.
FERS s. m. Ferri, ceppi. Vi si condannano pure i soldati forte delinquenti.
FERS De varlope. Ferri da pialla.
I)e l ole. Panda di lamiera o di ferro.
De rarot. Ferri da pialletto.
FESSES s. f. Natiche. V. Cheval.
FEU s. ni. Fuoco. Comando nella fucileria e nelle artiglierie.
FEU s. ni. Fuoco , difesa. I.a direzione ed effetto della difesa fatta dall' artiglieria o moschetteria secondo il collocamento, sic- come fuoco o difesa fiancheggiarne , piom- bante , radente, ficcante ed altri. V. De- fesse.
FEU s. m. Fuoco , tiro. Effetto dello sparo di ogni arme da fuoco ; sicché toglie nomi diversi dalla diversità de’ tiri e delle armi, non clic dal numero di esse. E per le ma- niere di sparare, può il fuoco essere:
Cot YEUT. ttatteria coperta. Il fuoco che
procede da una batteria in casamatia o travata o comunque difesa al di sopra. V. Batterie coi verte.
Coi mie , Curviligve. Tiro curvilineo .
o in arvala. L’epiteto di curvilineo dassi a quello delle botuliu e de’ proietti lanciati ì ordinariamente sotto angoli ili DO a \ì
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FEU
gradi , il quale culi vocabolo più moderno diccsi fuoco verticale.
De flanc. fuoco di fianco. Fassi dal
fianco di un bastioue per difender la faccia del bastione contiamo.
Db front. Fuoco di fronte. O quello
clic viene dalla fronte di un'opera, elle me- glio direbbesi difesa di fronte, o quello di- retto coutro la fronte dell' avversario.
D’ exfilade. Fuoco d’infilata. Fatto
lungo la parte interna di un'opera, o lun- ghesso le schiere di un esercito veduto dai fianchi.
De rkvers. Tiro di rovescio. Il quale
colpisce per dietro un’o|>erao lina linea.
De ricociiet. 7Vro di rimbalzo. Quello
nel quale il proietto vico lanciato con tale una celerilà c sotto cosiffatto angolo, ehc percuotendo il terreno o l'acqua , non vi penetri ma risalti per descrivere una od altre traiettorie.
Direct. Fuoco diretto. Specie di fuoco
di moschettarla , siccome evvi l'obliquo.
Droit. Tiro rettilineo.
Ex arRIèrk. Fuoco indietro , secondo
i comandi delle artiglierie, ma nelle fante- rie dicesi. Fronte su la terza riqa.
Ex retraitk. fuoco in ritirala. Nelle
artiglierie.
Ex avancant. Fuoco avanzando.
Fichant. Tiro ficcante , inclinato, c se- condo il Maggi fuoco alla china. Fatto dal- lo in basso.V. Tir.
Oblique. Fuoco obliquo. Appartiensi
alla moschetteria , e Tassi rivolgendo le bocche a dritta od a sinistra della linea.
Plongeant. V. Fichant. Ma io distin- guerei questi due fuochi, e chiamerei fuo- co di ficco ( feu fichant ) quello in cui il proietto senza rimbalzi, ma dirittamente investa nel suo scopo, c fuoco ficcante (feu plongeant) quello di giù in su.
Kasant. Fuoco radente, tiro di striscio.
Scorrente sul piano, senza ticcarvisi dentro.
Vertical. V. Feu ci rviligxe.
FEU D artillerie. Fuoco di artiglierie.
I)e cavaleri e. Fuoco di cavalleria.
D'infanterie. Fuoco di fanteria ovvero
di moschetteria, e Ira noi di fucileria.
FEU De bataIllox. Fuoco di battaglione.
——— De divisiox. Fuoco di dicisione. Uioò per compagnia.
De file. Fuoco di fila. Il quale è il più
nutrito c più acconcio nelle battaglie.
De pelotox. Fuoco di drappello , o di
plotone.
De ring , Par rang. fuoco di riga.
Vion dal tirassi noverato Ira' fuochi delle fanterie, ma le moderne ordinanze certo noi prescrivono. Esso compivasi, facendo
FEU
inginocchiare tutte le righe, eccetto l'ulti- ma , la quale cominciava il fuoco.
— De réoiment. Fuoco di reggimento.
A' VOLONTÉ , De BII.LEBEAl DB. Fuoco
a volontà. Ogni soldato caricava e sparava a suo piacimento. Oggi si è più ordinata- mente adottato il fuoco di fila.
FEU D' artifice. Fuoco artifiziato o la co- rata. V. Artifice.
De bivouac. Fuoco di campo. Cataste
di legni che accendonsi da’ soldati nella notte per assicurarsi da ogni sorpresa.
De signeaux. fuoco da segnali. Anni-
baie se ne serviva.
De guerre. Fuoco da guerra. Ogni siic- ele di fuoco deputato non alle feste ma alle fazioni di guerra.
De réjogissarce. fuoco di gioia.
De vItesse. Fuoco celere. Quando le
scariche delle artiglierie o della moschet- tcria surccdonsi con assai rapidità.
Du hexgale. Splendore, fuoco di Ben- gala. Fuochi lavorati, di una grande bian- chezza c splendore. Compongonsi di nitro solfo ed antimonio.
(jRÉgois. Fuoco greco. Sorta di fuoco
antico, che scorrendo liquido potevasi coli trombe o sifoni mandar fuori ; ed anche nell'acqua anziché estinguersi maggior for- za acquistava. Fu invenzione de'Persiani, c ne seppero i Romani conio si legge in Vegczio oleum incendiarium. Da’ Romani se l'ebbero i Greci a’ tempi della sede mu- tata ; sicché invalse l’errore di ascriverne il trovato a Callinico di Eliopoli sotto Co- stantino Pogcnato, il quale bruciò per tal via una (lotta di Arabi sotto Cizico.
Mort. Fuoco muto. Specie di fuoco ar-
tifiziato clic non iscoppietta, col quale si caricali talvolta lo spulcile per celare il getto delle bombe o granate*.
Vif. Fuoco vivo. Dicesi del fuoco di
moschetteria rapido c continuo.
FEl l UI.E De fer blanc. Banda stagna- ta o di latta. Foglio di ferro laminato e stagnato.
De plomb. Piombo , e fra noi piombaro-
la. V. Enveloppe.
De sauge. Foglia di salvia. Strumento
da minatori , siccome uno zappone con punta. Ed è pure uno strumento da getta- tori che unito allo spianatoio serve ad ac- conciare la Torma.
FEUlLLERETs.m. Spomiciatola. Strumento de falegnami , detto in Napoli spennarotn.
FIBRE Di pois. Tiglio , filamento , fibre. Le vene o fila del legname elle ne sono la par - te più dura. V. Filahent.
FlCHEIt v. a. Ficcare . percuotere , battere di ficco. Allora quando i proietti pcrcuoto-
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FIL
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no il bersaglio in dirittura cioè senza rim- balzi.
FICELEK Les bam.es a’ fec. Retare, retico- lare , ammagliare le palle ili fuoco. Farvi intorno alquante legature a guisa di rete.
FICELLE s. f. Forese, spago. Corda sottile, o cordino.
FICELLE Du dru.i.e. Briglie del trapano, Coreggiuoli che lo tengono in guida e lo fanno girare.
FICI1ES 9. f. Guide. Son due bacchette di ferro che si situano verticalmente sul pa- rapetto per ben dirigere la bomba. 1 Pie- montesi le chiamano baine , paline , biffe.
FEUILLÈE s. f. Frascato. Lo si fanno le soldatesche allorché debbon stare molto tempo noi campo.
FICHE s.f. -4»tc. Per uso degl' Ingegneri to- pografi. V. Jalox.
FIENTE s. f. Sterco , fimo, stallatico.
F'IER-.V-BRAS s. m. Smargiasso, tagliacan- toni. V. Faxfarox.
FIFRE s. m. Piffero,piffera. Strumento mu- sicale militare portato in Italia dagli Sviz- zeri. Fra noi lo conservano i soli reggi- menti della (ìuardia.
FIFRE s. m. Pi/feratore , piffero. Suonator di piffero.
FIL s. m. Filo , taglio. Ma non invero sono sinonimi. V. Traxchvxt.
A FLOMn. Piombino. Si usa nelle arti, e
massime nel tiro del mortaio.
I)'arcuai. , De ff.b. Filo di ferro , ferro
filato. Il quale nelle Magone dividesi in sorteric dette piombi da uno fino a 9, ed in passapelle da 9 insino a 31.
De corrige. Trefolo. Filo attorto che
posto a più doppi va formando i legnuoli.
I)e la PIERRE. Filo della pietra. È la
parte anteriore della focaia , la quale dee scontrarsi colla martellina.
De l’kac. Filone, spirilo della corrente
o del fiume , testa c ria dell' acqua. Dove il fiume è più profondo ed ha maggior velo- cità. Nè so per qual mala ventura dovrem- mo usare la barbara parola talweg.
De laitox.Filo di ottone.Serve per fre- nare i guarnimenti di ottone ne' foderi.
Écru. Accia cruda o filo enido. Lino
stoppa capecchio lino canape filata non bollita e senza concia, o serionsene prin- cipalmente i fuochisti.
FILAGOREs. f. Spago. Nome dato antica- mente da'fuochisti al forese con cui stran- golavano i cartocci de’ razzi.
FILE s. f. Fila. Ordine di soldati un dietro all'altro. Pure si ebbe significato dell'ordi- dine per lunghezza { raxg ) ; e comunque poco usata la voce filiera dinotò entrambi questi ordini, i quali furono eziandio spe-
cificati con fila di fronte , e fila di fondo o di altezza.
FILER v. a. Filare , sfilare. Camminare ri- stretto e di buon passo l’un dietro l'altro.
Ex decei'R. Calumare, calomare. Mol- lare ed anche tirare un cavo a poco a poco.
FILER v. n. Difilare. Marciare con prestez- za per la via più breve,quasi difilatamente verso il nemico.
FILET s. m. Filetto. Briglia leggiera cui ri- corre il cavaliere, venuta meno la briglia, e la quale serve ad alleviare la bocca al cavallo.
FILET s. m. Filetto. Specie d'imboccatura del cavallo, sottile o spezzala, chesorve a fargli tenere alta la testa quando viene stri- gliato o altrimenti curato.
FILETS I)e la celasse. Spire del citane. Parte della canna. V. Fusti..
De vis. Spire o vermi di vile, i quali
diconsi anche passi, e fra' nostri artefici pani.
FILIÈRE s. f. Mail revite , vitiera. Sono dei cuscinetti per tagliare le vili.
A’ cocssixets. Madrevite a cuscinetti o
solamente ritieni. V. Filière.
De bois. Madrevite da legno. Si adopera
a far le viti da legno, ed è composta di due cuscinetti di legno.
FILIÈRE s. f. Trafila , filiera. Strumento di acciaro con fori ai varia grandezza per ri- durre in filo i metalli alla data grandezza.
FILOSELLE s. f. Filaticcio. Filato di seta stracciata ed a’ nostri giorni se ne voglion fare cartocci ; perocché credesi più facil- mente e quasi interamente combustibile.
FISSURES, FOUILLES s. f. Fessi, crepa- ture. V. Dégradatioxs.
FLAMBERGE s. f. Draghinassa, cinquadea, striscia. Nomi dati per ischcrzo alla spada. V. Brette , Ratière.
FLACHE s. f. Sciavero, sfasciatura , pial- laccio. Parte rozza cavata colla sega da un pezzo di legname a riquadrarsi , che i Piemontesi chiamano cona ed i Genovesi coega. Ma il piallaccioè uno sciavero grosso da cui si possono ricavare assicine o ta- vole più sottili; sicché ritorna alla sega. V. Dosse.
FLAMAHD , FLAMBAR!) s. m. Spada.
FLAMBEAU s. m. Face. Nome complessivo di artifizi rischiaranti durevoli c portatili , siccome fanali da rampare ed altri. Ma più particolarmente deputavansi a rischiarare le strade nelle marce notturne do' soldati.
D'AHTipicE. Torcia, torchio a vento. È
una delle faci.
FLAMBER v. a. Sfumare, secondo noi dicia- mo, ed anche sventare. Sparare una bocca da fuoco con pochissima polvere, per rac-
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FLE
FLA
darne 1’ umiditi anzi di spararla , il che fassi essenzialmente nelle scuole.
FLAMBOYANTE s. f. Splendore. Specie di razzo, il cui cartoccio ò coperto di materia infiammabile, ma non per uso di guerra.
FIAMME Dkbkngale. V. Feudk pungale.
FI ANO s. m. Pendice, fianco, piaggia, costa.
nQuella parto di un colle che inclina giù. V. Versant.
FLANC g.m. Fianco. Parte del bastione che lo unisce alla cortina.
Bas. Passo fianco, piazza bassa. Bat- teria che facevasi ne’ fianchi delle opere, massime dc’bastioni, cui ticn luogo oggidì la tanaglia. V. Place basse.
Concave. Fianco concavo. Dava si que- sto nome alla parte del fianco, la quale ri- maneva coperta dall'orecchione V. Flanc
RETIBÉ.
Couvert. Fianco coperto. Il quale en- trava dentro al bastione, ed era difeso da I- Paltra parte di questo , verso la spalla. V. Oreillon.
Basant. Fianco radente. La stessa cosa
che il seguente, cioè il retto.
Droit. Fianco retto. Era il fianco della
antiche fortificazioni perpendicolare alla cortina.
Obliqi e. Fianco obtdiquo, secondo, o
della cortina ; ed anche secondo fianco. Quella parte della cortina che può difende- re la faccia del bastione opposto , quando la linea di difesa non andava alla spalla.
Hltiré. Fianco ritirato. E il nome ge- nerico della parte del fianco coperta dal- l’orecchione. V. Flanc concave.
FLANCOlSs. m. Fiancata. Parte dell'arma- tura di un cavallo che copriva i fianchi. V. ArmKS DÉFENSlVES.
FLANCS s. m. Fianchi. Parte del cavallo. V. Cheval.
FLANQCÉ add. Fiancalo, fiancheggiato. Di- feso da’ fianchi.
FLANQliER v. a. Fiancheggiare, far fianco, fiancare. Difendere co' tiri i fianchi di un’o- pera forte.
FLANQUEURS s. m. Guardalati : tra noi con buon vocabolo, fiancheggiatori. Soldati che proteggono i fianchi delle colonne , e la no- stra ultima ordinanza di campagna li do- manda di cavalleria.
FLASQIE s. f. Fiasca. Vaso di latta o di cuoio, di forma schiacciata, piena di pol- vere che un tempo si portava da’moschet- tieri ed archibusieri.
FLASQIE s.f. Coscia; alone tra noi, fiasca trovasi qualche volta, ed assonc è usato dal Marchi. Fu anche denominata fianco, pan- cone, ganascia. Carbone ed Arno vorrebbe- ro preferire alone ne'novelli affusti da cam-
po solamente, dicendo coscia negli altri.
FLÉAl] s. m. Flagello. Arma antica di offesa simile a quella per battere il grano. V. Ar- MES OFFENSIVE».
FLÈAU De balance. Braccio, fusto , rag- gio pesatore. Quel ferro lungo su cui ò po- sto il romano della stadera, ovvero uno de’ bracci della bilancia.
Du soufflet. Menatoio. Pezzo di ferro
0 di legno il quale facendo altaleno impri- me al telaio inferiore un moto di va e vic- nj. V. Tringle, ÈbRanloir.
FLÉCHEs.f. Freccia. È l’altezza di un arco.
FLÉCllE s. f. Freccia, mezzo ridotto. Piccola opera di fortificazione di terra, la quale dif- ferisce dal dente per la maggiore lunghez- za delle sue facce. Crederebbero alcuni vez- zeggiare il vocabolo, dicendo /leccia, sicco- me gruscio prigiotto.
FLÉCllE s. f. Freccia, saetta. Arma di gelto degli antichi per ferir di lontano. Distin- guevasi in quadrello e verrettone : il primo col ferro quadrato c con bacchetta guarnita di penne, ed il secondo con ferro quadralo e scanalato sicché giravano in aria dopo scoccati. V. Trait, Vireton , Matras.
Empoisonnée. Freccia avvelenata. Fc-
cosene uso nello antiche guerre.
D’affòt. Corpo dell'affusto, secondo
1 Piemontesi , c noi il chiamiamo ceppo.
Des voitures. Coda : lunga tra noi, e
fra*nostri artefici lungarella. Parto del car- ro che l’unisce all’avantraino.
FLÉCllE s. f. V. Mat de cacatoi».
FLEUK De ciievaliers. Fior de cavalieri. Quelli più prodi in armi.
Du Soffre. Fior di solfo. Zolfo purifi- cato ridotto in |>olvere impalpabile pei fuo- chi artiliziati.
FLEUKET s. m. Fioretto, passetto, spada di marra. Specie di spada senza punta nò ta- glio per imparar la scherma. È la spada usata nelle sale di scherma.
FLEliUON s. ro. Fiore della crocetta. Parte della briglia. V. Bride.
Du frontal. Scudicciuolo del frontale.
V. Bride.
FLOTTE A’crochet. Piattino a gancio: gli artefici nostri lo chiamavano volanticra a gancio , che in buona lingua avevano mu- tato in l'osella a gancio, la quale ponevasi all’estremità del fuso d'asse sul mozzo per ripararlo ed insieme per aggrapparvi le ti- relle de’ cannonieri , o sospendervi il cato manovrando alla prolunga.
FLOTTE ME NT ». m. Ondeggiamento. Dicesi delle schiere, ed anche per esprimere la curvità clic prende una linea marciando in battaglia.
FLOTTEK v. n. Ondeggiare, sventolare. Agi-
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FON
tarsi che fanno Io insegno spiegato al ven- to. £ por similitudine quel muoversi quasi incerto delle schiero.
FLUX Noia. Flusso nero. Quel elio rimaneva dopo la detonazione della mescolanza fatta di nitro e tartaro.
RÉductip. Reagente. Materie saline od
infiammabili che i fonditori pittano sul ba- gno por accelerare la fusione.
FOC s. m. Flocco. Velo triangolari.
(Petit). Trinchettina.
Clw). Contro-flocco.
—— Fatti) . Flocco volante.
FOLLE (Pièce). Pezzo falso. È quello , elio malamente trapanato dà tiri incerti.
FONCEAUX s. m. Fondelli. Fermano l'im- boccatura del morso conio aste. Parto della briglia. V. buine.
FONr,AILI,KS s. f. Pezzi di legname acco- modati a faro fondi di barili ; c cliiamansi (Lovcaili.es) quelli per farne dello doglio.
FONI) De l’kmbrasirb. Piano, o penitenza. Parto inferiore della cannoniera. V. Em-
BRASTRE.
De la covette. Fondo della bocchetta.
Dove batto l'impugnatura. V.Foubreau, Covette.
De bauil. De tonneau. Fondo di barile.
di botte. Que' cerchi con cui son chiusi. V. Enfon£cre.
De bateao. Fondo di barca ovvero 6af-
tello. Il quale è piano.
— Du fossé. Fondo, piano del fosso; in mez- zo a cui evvi la cunetta o fossetto ( CU- NETTE ).
FON DACE s. m. V. Coclee.
FONDEMENT s. m. Fondamento, pancone, o più comunemente le fondamenta. 11 terreno sodo su cui si fabbrica.
FONDEKIE s. f. Fonderia. Uno degli Opifici di Artiglieria, il quale comprende la forme- ria, le fornaci, il trapano.
FONDEIIll s. m. Fonditore, gettatore. Que- sto vocabolo ultimo è più accomodato al fonditore delle artiglierie.
FONDRE v. a. Fondere, gettare, gittate. Ma il gittare significa a rigore menar nelle forme il metallo. Varie maniero di fondere con- tansi nella moderna tecnologia : a vento, a mortaio, a lazza, a catino, a cazza, in sab- bia, a ricerbero, a crogiuolo ed altri.
Sub l'e.nnemi. Andare addosso. Investi- re con risolutezza il nemico. T. Tom ber sir l'ennemi.
FONDS s. m. Fondi. Ne sono annualmente assegnati agli stabilimenti di artiglieria.
FONO s. m. Coltellaccio. Arme aflricana.
FONTEs. f. Fusione, getto. È l'atto del fon- dere. V. Coclee.
FONTE s. f. Fondata, getto, e gitto. Il voca- D'Arsii. Diz. Mil.
bolo francese posto solo indica il bronzo , ed alcuno volte vi si unisce l’epiteto verde, indicando con fonte noire il ferro.
FONTE, Fer coulé. Ferraccio, ferro fuso o di getto. Combinazione di ferro e di carbo- nio , ottenuta dal minerale o vena di ferro mercè la fusione : gode la proprietà di es- ser rifusa, ed affinata convertcsi in ferro puro od in acciaio.
Blanche. Ferraccio bianco. Contiene
minor carbonio; sicché è meno pesante e più duro.
Ghise. Ferraccio grigio. Il quale può es- sere o agro (aigre) o dolci (dOUCe).
Melée. Ferraccio mescolato, o medio.Il
quale partecipa del bianco e del grigio, o piuttosto è una varietà di questo.
Verte. V. Bronze.
Noire. Ferraccio nero. Contiene troppo
carbonio, e, non avendo tenacità e fluidez- za , è affatto inutile per le artiglierie.
Trcitée. Ferraccio color di trota. Vi si
vedon macchio rossastre c brune. I moder- ni trattatori , siccome il Serrcs , preferi- scon questo agli altri ferracci.
FONTE s. f. Fonda. Tasca di cuoio innanzi aH'arcionc per custodirvi Io pistole : i no- stri soldati la chiamano pappafondo. V. Selle.
FORAGEs. m. Foramento, trapanatura: ma- lamente tra noi barenatura. Verso la metà del secolo passato s'immaginò fonder pie- ni i cannoni e poscia forarli.
FORCF. s. f. Mso. Quantità di soldatesca.
FORCER v. a. Sforzare. Occupar con la for- za una fortezza un campo un ostacolo.
Le passagb. Vincere il passo. Superare
il contrasto del cammino. V. Francuir le défilé.
Les liones du siègb. Rompere l'asse- dio. Obbligare l’assediantea torsi dell'as- sedio, aprirsi una strada fino alla fortezza.
Un défilé. Superare un passo. Vincere
le diflicoltà di natura o d'arte al passaggio di stretto. V. Francuir i.k passage.
FORCES s. f. Forza , forze, sforzo. Potenza di armi e di soldatesca.
FOREIt v. a. Trapanare, bucare. Forare col trapano. Nè le parole nostre orribili barena balenare son derivate dal francese.
FORERIE s. f. Trapanatoio non parrebbe sgradevol voce. Oflioina del trapano, mosso da cavalli o da acque o da vapore.
FORET s. m. Punta di trapano , saetta da metalli. Son verghe che adatlansi ai trapani per forar legno metallo od altro, ma invero chiamansi saette da legno ( mècues ) quan- do forano il legname.
Fende. Raschiaeanne, ripulitolo, rastia-
canne. Verga di ferro cilindrica con in cima 20
itized by Google delle spire per ripulire con istecche le can- ne. V. Ramasse.
Poussom. Lunetta lisciatola. Ha il dia- metro delle anime delle artiglierie, e serve per ripulirle dopo trapanate.
FORETS s. m. Trapanatoi. Nomo generico ijputt’i ferri per forare armi.
PoiR LE PERCEMENT DE LUMIÈRE. Saet- te da ingranare. Le quali si dividono in saette a lingue di carpione ( amohcoirs en lan- cue de carpe ) e saette a cilindro ( amor- goiRS a'ruoleaix); queste dopo di quelle.
FOREURs. m. Trapanatore, trivellatore. Co- lui che trapana o artiglierie o armi porta- tili. Ma nelle armerie vi son deputati i gio- vanetti sotto la direzione di un capo trapa- natore.
FORGE s. f. Fucina. Edilìzio dove si fabbri- cano e riduconsi i ferri per l’artiglieria.
FORGE s.f. Ferriera. Fucina dove si raffina il ferro.
He campagne, Volaste , Portative.
Fucina ambulante, di campagna, portatile, od anche carrofucina per meglio indicar tutta quanta la macchina. In ogni batteria se ne contano due.
De montagne. Fucina di montagna. La
qualescrve eziandio per la cavalleria. Que- sta fucina invero chiamerei portatile anzi- ché quella di campagna , la quale ha biso- gno di quattro cavalli al pari delle altre macchine da campo.
Starle. Fucina stabile, o solamente fu- cina. Quella ne'parchi di assedio.
FORGER v. a. Fucinare, fabbricare, lavora- re , battere : i nostri artefici dicon mala- mente forgiare; e si è cercato introdurre foggiare;perocché panni, una foggia voles- se darsi al ferro.
FORGERON s. m. V. Forgeur.
FORGEUR s. m. Fabbro, fabro, foggiatore, fabbroferraio, fucinatore , fabbricatore. Ve ne son due nel fabbricare una canna , uno appellasi cannoniere (casonnier) e l'altro battimazza ( frappeor). Nella nostra Fab- brica d'armi al primo dassi nome di car- naiuolo , che suona italianamente e lo di- stingue dall'artigliere.
FORMATION s. f. Schieramento. Mettere in ordinanza: noi diciamo formazione; peroc- ché lo schieramento ammette essersi già formati in colonna e di poi schierarsi in battaglia. V. Déplovement.
FORME s. f. Forma. Serve alla formazione di una ruota.
FORME s. f. Forma, ionica. La forma che fa il di fuori all'artiglieria. V. Mocle.
FORMER v. a. Formare,ordinare, schierare. Comporre le file di una soldatesca e di- sporle.
En bataillb. Mettere ovvero formare
in battaglia , schierare , fare le schiere. V. Ranger en bataille.
La Hate. Fan ala. Disporsi in due file
aperte di qua e di là. V. Boeder la haie.
La masse. Far massa ; ed io userei col
Tensini densar le schiere , frase lodata dal colonnello Pepe. V. Serrer en masse.
Les colonnes. Formar le colonne, cioè
lo squadronan de’secoli XVI e XVII.
Les escadrons. Squadronare , formar
gli squadroni. V. Escadronner.
Les Pelotons. Indrappellare , fare i
drappelli o plotoni. Ma l’indrappellare po- trebbe meglio prendersi |>er disporre in ge- nerale una soldatesca.
FORQUINE s. f. Y. Fourchette.
FORT add. Forte , potente , valido , munito , numeroso, grosso. Secondo che si parla di corpo, di animo, di sito, di stato, di milizia.
FORT s. m. Forte. La parte più numerosa o scelta dell' esercito.
FORT s. m. Forte. Parte di una lama. V. Lame.
Db campagne. Forte, fortino di campa- gna. Opera di fortificazione campale. E un ridotto chiuso, di costruzione varia secon- do i bisogni.
Royal. Forte naie. Nelle antiche scuo- le era un forte da esser difeso con pezzi reali.
! FORTERESSE s. f. Fortezza, piazza forte, o di guerra. Pure a me sembra , massime leggendo il Varchi il Nardi ed il Segni, che la fortezza degl'italiani corrispondeva o alla cittadella o al castello de’moderni. V. Pla- ce de Gl'erbe.
FORTIFICATION s. f. Fortificazione, forti- ficamento. In istilo nobile munizione , mu- nimcnto , baluardi ; e con vieta voco forti- ficagione.
A'feux directs. Fortificazione perpen- dicolare o retta. Allorquando una parto di- fende l'altra con offese perpendicolari alla direzione de'fuochi della parte difesa. V. Perpendicclairk.
A' frcx pichants. Fortificazione ficcan- te. Quella clie domina la campagna.
A’ fei x obliqces. Fortificazione obbti-
qua. La cui difesa è obliqua verso la parte fiancheggiante.
A' REROtiRS. Fortificazione a rovescio.
Quella inventata da Donato Rossetti pie- montese, in cui l'angolo rientrante della controscarpa vicn collocato innanzi all'an- golo fiancheggiato del bastione.
Artificiei.le. Fortificazione artifizia-
le, munizione a mano. Sono opero d’arte e non di natura ; e si adoperano que' modi quando se ne vuol notare la differenza. FOR — 155 — FOS
A'tenaili.e. Fortificazione a forbice o
a tanaglia, ed ho osservato nel Maggi for- tificazione a nibbio.
(lisci laire. Fortificazione circolare.
Col ricinto circolare.
A'tenaille aicduiii. Fortificazione
a stella. Ed è la fortificazione a tanaglia ma chiusa all' intorno. V. Ktoilée.
De campagne. Fortificazione campale ,
passeggierà, estemporanea o meglio tempo- ranea. V. Passagèìe.
Défensive. Fortificazione difensiva. Il
quale epiteto più che alle opere compete meglio a’ trattati ed alle scritture, peroc- ché tutte lo fortificazioni sono e dcggiono essere difensive.
Durarle , Permanente. Fortificazio- ne stabile, murale, nè so perchè il Grassi non abbia voluto aggiungere permanente.
Etoilék. V. A’tenaille.
Fichantk. Fortificazione ficcante. V.A’
FECE FICHANTS.
Irrégelièrb. Fortificazione irregolare.
Quella fatta su poligoni irregolari, sicco- me suole quasi sempre avvenire per ac- comodarsi al sito e giovarsi de' naturali accidenti.
Miete. Fortificazione mista. Non altri- menti avviene comunemente, perocché vi concorrono e natura ed arte.
Nati relle. Fortificazione naturale. Di- pende dal sito e dalle acque.
Oblique. Fortificazione obbliqua. V. A'
FEl'X OBLIQUES.
Offensive. Fortificazione offensiva.
Quella parte di un trattato di militare ar- chitettura , la quale insegna ad innalzare le opere forti.
Passagère. V. De campagne.
Pkrpendicclaire. Fortificazione per- pendicolare , o retta. V. A’fecx directs.
Polvgone. Fortificazione poligona. Se- condo la figura del ricinto.
Basante. Fortificazione radente. Quel- la che per la poca sua elevatezza, non ha che un debole dominio sulla campagna.
Hégclière. Fortificazione regolare. Al- lorché il poligono su cui s’innalza, come- chè rarissimamente, è regolare.
FORTIFIER v. a. Fortificare, afforzare, mu- nire; ed i nostri antichi usarono anche mu- rare cioè cinger di mura. Pure il munire è più del fortificare, cioè provvedere inoltre la piazza o l'esercito del necessario. In qualche autore militare, siccome il Duca d lJrbino, trovasi fortire.
FORT1N s. m. Fortino , forte di campagna. Opera chiusa campale , la quale però to- glie diverse denominazioni che torre non puè il ridotto , cioè fortino bastionato , a
stella o in altra guisa conformato. V. Fort
DE CAMPAGNE.
FOSSE s. m. Fossa. Scavazione avanti una fornace per allogarvi le forme.
De carbonisation. Celina, fossa. È un
metodo di carbonizzazione, siccome quello che si fa in mucchio, per aver carbohì da fabbri e da fornaci.
FOSSE a. m. Fosso, fossa , fossato , fossato. È quello che somministra le terre alle ope- re forti e ne difende l'accesso. Invenzione degli antichi Estruselo.
Borgne. Trappola , fosso cieco. Fosso
coperto di materie sottili con uno strato di terra , perchè l'inimico vi precipiti dentro. V. Trappb.
Sec. Fosso secco , asciutto.
FOSSOYER v. a. Affossare. Cingere di fosse un rampo , una terra.
FOUDROYER v. a. Fulminare. Dicesi per fi- gura, delle armi le quali battono furiosa- mente un luogo o una schiera.
FOUETs. in.Frusta, sruriada.Sferza con cui si guidano i cavalli : le Sue parti sono :
Bogt. Puntale del manico.
Cordon. Anello o gassa. Parte dell'im- pugnatura.
Longb. Scuriatello.
Manche. Manico.
Méche. Frustino.
Virole. Raperella. Appartiensi al ma- nico.
FOUET s. m. Filo da segnare o fil della sino- pia. E un filo intinto in materia colorante per segnare sulle mura o su’ panconi.
D' armes. Mazzafrusto. Arme antica
italiana venuta dall'oriente dopo la prima crociala. Era una frusta guarnita in cima allo sue cordicelle di palle di piombo. V. Armes offensives , Scurpion.
FOUGADE s. f. V. Fougasse.
FOUGASSE s. f. Fàgata, fogada. Piccola mi- na presso la superficie del terreno , ado- perandosi il più delle volte sotto gli spalti o nelle opere di terra. Ebbcsi anticamente il nome di fornello o forno.
■ A’ bombe. Fogata di bombe o a bombe.
Quando è cosi caricata in una cassa.
Ferrière. Fogata petriera.Scavo conico
con la base maggiore all'ingiù , o l'asse in- clinato verso il nemico , clic caricasi con una cassetta impegolata eoopravi ciottoli e mattoni.
FOUGUE s. f. Foga. Impeto grande noH'af- frontare il nemico c combatterlo.
FOUGEU s. m. V. Fetard.
FOUILLE s. t.Cavernosità. V.Dégradations oes boechks a' fee , Affoullement.
FOL LE s. f. Fola. Calca disordinata di tulli giostranti quando al finire delle giostre af-
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frontavansi e »i mischiavano o corrcvanodi- sordinatamcntc al Saracino. V.Tbépigné.
FOUK A' chabron. Forno da catione. E à riverbero o vi si carbonizzano i legnami per la polvere.
A' rolgib les boelets. Fornace da pal- le. É riverberante eziandio e trovanseno parecchie in una batteria di costa, secondo il numero dello artiglierie.
Portatif. Forno portatile. Macchina di
Terrò o rame, portata qualche volta dietro gli eserciti per cuocervi il pane.
FOURBIR v.a. Forbire, nettare, tustrare.Pil- li re le armi bianche perchè non irruggini- scano. V. Nettoteb.
FOURBIR v. a.Brunire. Dare il lustro al me- tallo col brunitoio. V. Brunir, Polir.
FOURBISSEUR s. m. Spadaio, spadan.Ar- tefice , che fa le spade. Ma a me non pare rispondere questa nostra voce italiana a quella francese, con la quale si vuol espri- mere qualche cosa di pii! generale.
FOURCHE s. f. Bidente, forca, forcola.Stru- mento di ferro a lunga asta, c si usa nelle operazioni di forza per aiutare a diizzare il forcone ed il caprone.
A’ boclets rocges. Forcola da palle.
Specie di bidente a guisa di nicchiala per ostrar le palle arroventate dalla fornace.
A'thois hents. Tridente, forcone.Tetto
con tre rebbii.
De feb. Calzuolo. Ferro conico a guisa
di forchetta il quale adattasi al piede del forchetto de’carri. V. Bocterolle.
Ferrée. V. De feb.
De sape. Forcola da zappatori, ed an- che forchetta e farcino. La qualo ò adope- rata del Capo di zappa.
FOURCHETTX s. f. Forchetto. Bastone con calzuolo di ferro attaccalo dietro a’carri, il quale si manda giù nelle salite, perchè non retrocedano.
FOURCHETTE s. f. Forchetta , forcina. I moschettieri de'secoli XV e XVI la porta- vano sotto il braccio sinistro per piantarla a terra e collocarvi il moschetto V. Fobqu- ne , Erba voi b.
FOURCHETTES s. f. Condoletti. In alcuni carri o carrozzo sono due travicelli paral- leli posti sul tondo.
FOURGON s. m. Carro coperto: o fra'nostri soldati la bruttissima voce furgone. V. Cbar
COLVERT.
A'béverbére. Fornace riverberante o a
riverbero. V. Fovrneac.
OURNEAU s. m. Forno, fornello, fornace.
A'«anche, A'pocbe. Manica , forno a
manica. Specie di fornace quadrangolare o tonda per gittarvi piccola quantità di ferro nziche no .purgandosi con seconda fusione. |
A'réverbébe. Fornace ariverbcro. Ado-
pcravansi un tempo pei solo bronzo , ora anche il ferro fondesi in questa maniera di fornaci in secondo getto. V. Foca a' ré- verbére. Le sue parti sono :
Altee. Altare, renne, spalletta. Quel- l'apertura di rincontro alla bocca della for- nace, alta un piede dal suolo da cui entrano le fiamme.
Canal povn jeteb le bois. Scaricatoio
o bocca della fornace,
Cendrieh. Cenerario, braciaiuola. Quel
vuoto verticale dietro la parete dell'altare, sottoposto alle spranghe di ferro ond'è for- mata la graticola.
Ciiacffe. Fornello, tizzonaio. L'altra
parte del suddetto vuoto verticale sopra la graticola , coverta dalla volta doli' altare, e sopravi un foro quadrato chiuso da una falda di ferro moventesi a forbice per man- dare giù il combustibile.
Grille.Graticola. Vi si gettan le legno.
Fosse. Fossa. Dove si pongon le forme.
Volte. Volta , volto.
Kigoles.Éciienal’X. Canali. Son quelli
fatti per menare il metallo nelle forme.
Sole , Pavé. Bacile, suolo, crogiuolo.
Sopra cui riduecsi in bagno il metallo.
Soc cibavi . Sfiatatoi, esalatori, torret- te. Soglionseno far sei .due fra l'altare e le porte c quattro tra esse ed il foro.
Portes. Bocche , porte. Ve ne son duo
una a fronte dell'altra nel mezzo alle due pareti laterali.
Tampon. Foro di scolo. E sulla parete
di prospetto e viene poscia otturato da una spina : nella nostra fonderia in Mongiana si appella perda.
FOURNEAlf D’affinage. Fornace di raffi- namento.
De fonderie. Fornace di fonderia.
De col-pelle. Fornace di coppella. Fu
un metodo tenuto in Francia per apparec- chiare la lega del bronro.
De La «ine. Fornello della mina. No- mo della camera della mina allorché è ca- rica, che il Galilei edilTensini chiama- rmi forno. Il quale pud essere di primo or- dine ( fol-rneaci de premier obdre ) se vicn fatto ad una giusta profondità, o di so- do vieppiù sottoposto, siccome per le gal- lerie di primo e secondo ordine.
Mobile. Fornellelto, fomacclla mobile.
POURNEAU (Halt). Alto forno, forno reale, cd in Roma forno fusorio. È quello per la fusione del minerale di ferro. Le cui parli sono queste :
Chesinée. Ciminiera. E la parto su- periore dell'interno della fornace a tronco di piramide, di cono o d’altro solido.
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FOU
« Creiset. Crogiuolo. Parte prismatica
sotto|x>sta al focolare, dove il ferraccio vicn separato dalle scorie ( laitier { e dalle so- stanze terrose.
Cove. Camino. È 1’ anima della forna- ce , divisa in ciminiera c focolare.
1)amr. Chiusura. Fabbrica ondo vien
chiusa la parte anteriore del crogiuolo.
Etalage. Spaiuliloio , mostra. Parto
slargata sottoposta al ventre.
Foyer slpérikcr. Ventre. Laddove co- mincia la ciminiera e finisce il focolare.
Grand foyer. Focolare. L' altra parte
inferiore dell'anima della fornace.
(ìf el'i.ard. Gola. Orifìzio della ciminie- ra , da cui si gettan le caricho.
Ouverture de LATVMPE.Feri/oM.Fassi
nella chiusura, per toglier lo scorie e attin- gere il liquido pe' piccoli getti.
OcYRAGE. Lacoratorio. È soprapposto
■ immediatamente ai crogiuolo a forma di tronco di piramide rovesciata.
Turpe. Verone. Apertura che vedesi
nella parete del crogiuolo , e si chiude quando si è in fuoco. I nostri artefici la di- cono francescamente timpa.
FOUHNTMENT s. m. Citatolo. Scatola di cuoio corno o latta per portar la civa.
FOURNIR v. a. Guarnire, guarnire. Corre- dare d’armi di gente di fortificazioni di vet- tovaglie una città un campo un esercito. V. tÌARMR.
Unb ciiarge. Caricare, darla carica.X.
CllARGER, DoNNER LA CHARGE.
FOURNISSEUR s. m. Abbondanziere, prov- veditore ; e malamente dicesi fra noi for- nisore ma in modo generale. A me paro intanto che al vocabolo francese competo meglio la dichiarazione d'impresario elio quella speciale datagli dal Grassi di abbon- danzicre.V. Pourvoyeur, Entrepreneur.
FOURMTURE s. f. Somministrazione. Vet- tovaglie o masserìzie necessarie a’ soldati, somministrato o dagli appaltatori o dallo stato. Fra’nostri soldati dicesi fornitura.
F'OURRAGE s. f. Foraggiamento. Procacciar foraggi.
FOURRAGE s. m. Foraggio. Vettovaglia che gli antichi Italiani chiamaron fodero.
FOURRAGE s. m. Foraggio, strame. Nutri- mento del cavallo , cioè erba fieno paglia vena orzo crusca favo e tali altri. Pure lo strame è il nome gencricod’ogni erba secca cho serva di cibo e di governo a’cavalli.
FOURltAGE Au vert.Erba, foraggio verde.
FOURRAGER v. a. Saccheggiare, predare , fare saccomanno.
FOURRAGER v. n. Foraggiare. Andare per foraggio;cloè procacciarlo nella campagna.
FOURRAGÈRE s. f. flirta foraggio. È sicco-
me una rastrelliera adattala dietro al carro da batteria per portarvi il foraggio.
FOURRAGEUR s. f. Foraggierò. Soldato cho va per foraggi; e poiché anticamente vi an- dava una pedonaglia mal disciplinata , si confusero i foraggieri co' saccomanni. V. PlLLARD.
FOURREAU s.m. Fodero. Guaina di Ctloio di ferro cd una volta di ottone per lame di spada di sciabla o di baionetta.
De la batterie.Cappuccio della martel- lina: i nostri soldati lo chiamano zappatti- glia. V. COUVRE-BATTERIE.
De traits. Tromba di tirelle. Tubo di
cuoio per dove passano le tirelle do' forni- menti , che i nostri soldati del Treno chia- mano con nome disonesto.
FOURREAU s. m. Fodero. Parte del cavallo. V. Cukval.
FOURRIER s. m. Foriere, foriero, furiere, furierò.Intende alla scrittura della compa- gnia, ed agli alloggiamenti nelle marce.
Mayor. Foriere maggiore ovvero foriere
generale secondo il Mora.
FOYER s. m. Focolare, ti z zanaio, scaricato- io. Parte della fornaco dovo si accende il fuoco. V. Tisarp.
De la bine. Camera della mina, e più
acconciamente fornello della mina.
FRACAS s. m. Bombo, rimbombo,rimbombio, rombo. Rumor grande, cd in ispezialtàquel- lo che fanno le grosse artiglierie, scarican- dole. V. Uritt.
FRA1RIE s. f. Fraternità, colleganza, e con voce provenzale /rema.Società di cavalieri per servigio di Dio e della Chiesa.
FRAlS De la guerre. Mantenimento delle armi. Tutto le spese cho occorrono per te- ner viva una guerra.
FRAISE s. f. Freccia , palificata , steccata. Difesa di pali aguzzi per difficoltare la sa- lita de'terrapieni al nemico.
FRAISE s. f. Accecatoio, incavatolo, nespola. Strumento simile al trapano per allargar cavità con in cima un bottone a tronco di cono , intaccato a lince longitudinali c ta- glienti, di cui fassi pur uso a darò le esatte dimensioni all’ occhio di una bomba.
A’bassinet. Bottone del bacinetto. Servo
a lisciare cd allargare il bacinetto dello scudellino.
Caruée. Stampaceca quadra. SI questa
che la sogucntc sono stampi con manico a verso, come so fossero controstampe.
Ronde. Stampaceca tonda. V. Étampe
POL'R LKS ROCES.
FRAISE ( Rataillon ). Battaglione alla ca- rica. Quello i cui soldati sono con la ba- ionetta calata.
FRAISER v. n. Palificare. Formar palizzate.
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FllE
FRA1SER v. a. Accecare. Incavar buchi in guisa che ricevano la lesta de'chiodi.
FKAISEUK s. m. Incacatore.
FRAISUKE De rassi.net. Uncinetto. Con la qual voce i nostri armaiuoli intendono tut- to quanto lo scudetto o scudellino, c non questa sola parte concava.
FHAISILs. ni. Caibonigia. Cenerò o pezzi minuti di carbone, e più particolarmente del carbon fossile.
FRAISL'RE s. f. Accecatura , ceca. Incava- tura a tronco di cono rovesciato , allineile battendovi la testade'chiodi non saltin fuori facilmente.
FRAMÉE s. f. Antica arme da trarre e da mano de'tìermani : il fra me n di Tacito.
FRANO add. Franco , irregolare , raunatic- eio. Dicesi de' soldati a cavallo o a piedi adoprati a far scorrerie sul paese nemico od altre imprese arrischiate. In tempodi pare vi si mandavano i cattivi soldati . ed indi- sciplinati. Ne’tempi nostri per corpo franco si e inteso quello formato ne' bisogni della guerra, massime in difesa di città forte.V. Coaps va a se.
FHANC-ARC1IER s. m. Franco arderò. Fu istituzione francese di Carlo settimo nel 1448 di affrancare dallegnipostealcuni,per averli soldati a piedi o a cavallo.
FKANCIIIR Le defilé, Lb passage. Supe- rare . vincere il passo. Passare oltre, su- perando il contrasto. V. Fobcer un dé- filé.
FKANCISQUE s. f. Accetta. Specie di scure lanciatoia di cui erano armati i Franchi. V. Arme» offensive».
FRAPPER v. a. Incocciare. Vocabolo di ma- rineria .
FRAPPER v. a. Colpire , percuotere, ferire, battere. V. Battrk , Toicher.
Au bl't. Cogliere , corre , ferire, inte- re. V. Atteijidre.
D' estoc. Stoccheggiare. Tirar collo
stocco.
De réqitsition. Taglieggiare. Metter
tagli e gravezze al paese occupato colle armi.
FRAPPEL'R s. iti. Battimazza. Quegli che a' lavori della fucina adopra la mazza per battere il ferro rovente. F. propriamente è quello che nella fabbrica della canne aiu- ta il cannoniere che i nostri armaiuoli chia- mali carmaiuolo.
FRATER s. m. Barbiere. Soldato clic esercita il mestiere di far la barba.
FREIN s. ni. Freno. Strumento di ferro , che in istile piano e comune appellasi mor- so. V. Mors.
FReNE s. n. Frassino, nncionc. V. Bois.
FRÉRE s, ni. Frate , fratello, friere. l’omo
d'armi ascritti ad un ordine religioso e mi- litare, siccome erano i cavalieri di Malta volli un tempo a liberarle città dagl'Infe- deli . i Crociati, i Tempiarii ed altri.
FRETTE D’ arhon . Lega del cosciale , che noi chiamiamo legatura.
De treuil. Fasciatura del tcrriccllo.V.
Lien.
De rock. Cerchio estremo. Son quelli
che pongonsi a'due tagli estremi del mozzo per frenarno lo fibre ed impedire che si fenda, chiamando «nrA»( cordons } quelli elio son vicini all'uzzo dove i raggi trava. gliano il legname. Il vocabolo generico ghiera me gli parrebbe acconcio.
FRIER s.m. Frate, fratello, friere, confratel- lo. V. Frére.
FRISER v.a. Cogliere scarso. Quando si col- pisce obhliquainente con ispari, o con la parte più debole di un’arme da taglio. V. Efflegrer , Raser.
FRONDE s. f. Fionda , (romba , frombola. Fra le più antiche armi neurobalistiche, composta d'una funicella alquanto lunga,in mezzo a cui una piccola rete fatta a man- dorla , ove ponevasi il proietto o di pie- tra o di metallo, il quale chiamavasi ezian- dio frombola, e generava per aria quel ru- moreggiare detto frullare.
FRONDEUR s. m. Fromboliere. Soldato che combatteva con la frombola , latinamente denominato fonditore.
FRONT s. m. Fronte. Appartieusi a schiera a rampo a fortificazione. Chè se fosse la f fronte di una colonna torrebbe il nome di testa ( tète ).
FRONDER v. n. Sfrombolare. Tirar con la fronda.
FRONT s. m. Fronte. Parte del cavallo. V. Chevai..
FRONT. Fronte. Comando militare perchè i soldati volgan la fronte dove han la spalla.
D'attaque. Fronte di attacco. Quello ri-
conosciutodall assediante più atto all'espu- gnazione. V. Front de fortipication.
De bandière. Fronte di bandiera , o
delle bandiere. Linea su cui stanno le pri- me file d’un attendamento, cioè le tendine delle armi e le insegne.
De bataille. Fronte di battaglia. Pri- ma linea di una soldatesca in battaglia : ovvero quello spazio innanzi al fronte di bandiera dovecompongonsi a ordinanza di battaglia i soldati.
De fortification. Fronte di fortifica- zione. Tulle quante le opere torli apparte- nenti alla piazza, le quali sono fra le rette che divid<m per metà i due più vicini sa- lientidiun bastione,o si chiamano capitati.
Moderne. Fronte moderno. Cosi intito-
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lasi la novella maniera di fortificare i lati j di un poligono entro cui elevasi la fortez- za. Ed è propriamente quello di Cormon- taigne modificato nella scuola delle appli- cazioni in Metz. Pure non veggo un gran fallo in Grassi di non averne fatto parola ; poiché non monta nulla alla lingua, ma al- l'arte ; né Grassi aspirava al nume di mili- tare architetto.
FRONTAIL s. m. Frantale. Piastra di rame o di ferro con la quale coprivasi dai cata- fratti e da' più recenti uomini d'arme tut- ta la fronte del cavallo. V. Fkonteau, Ar-
MES DÉFENSIVES.
FROISTAL b. m. Frontale. Armatura antica della fronte, e faceva parte dell' elmo. V. Arvies défensives.
FRONTALs.m. Frontale. Parie della briglia. V. Bride.
FRONTEAU s. m. V. Fiorai..
FRONTEAU 1)e mire. Frontale di mira. Erg una tavoletta alquanto alta che un tempo mettevasi sulla volata di un pezzo per ad- dirizzarlo a mira , surrogala oggi da un grano ili mira ( grain d'orge).
FRONTIÈRE s. f. Frontiera. Confini di uno Stato cui soglionsi guardare ed afforzare per non correre i pericoli di un’invasione.
FROTTEMENT s. m. Attrito, soffregamento, fregamento. Ma l’attrito è pure l'effetto dello stropiccio.
FL'IR v. n. Fuggire, pigliar carda, mettersi in rolla , in fuga , estere in volta. Volger le
. spalle al nemico e cercar salute; abbando- nando il campo. V. Premdre la fi-ite.
FULM1NATION s. r. V. Détonation.
FUITE s. f. Fuga. Parole queste le quali non avrebbero a far parte di un Dizionario mi- litare. Ma in tutte io lingue c in diversi tempi si son dovute adoperare.
FUMÈE s. f. Fumata. SegnoMatto con fumo.
FUMER v. a. Sfumare, affuocare. Prima di cacciare il minerale dentro di un alto for- no, si fa questo per tre giorni stare in fuo- co. V. Mettre en feu.
FUMERON s. m. Fumaiolo, fumaiuolo. Car- bone mal cotto che fuma, e tra noi dicesi tizzone.
FUSAIN s. m. Silio, fusaggine, fusano. coral- lini , berretta da prete. Legno proficuo per carbone, c per lavori di torpio.
FliSEÉ s. f. Spoletta. Cilindro di legno dolce con anima la quale vien caricata : ponesi nell’occhio delle bombe o granate. V. Ar-
MEMENS.
FL’SEÉ s. f. Rocchetta,conocchia, e nc'nostri laboratori rocca a fuoco. Canna lunga come la rocca da filare, cui si avvolge stoppa ed altra materia accendibile. Ha molta con- formità alla falarica de’ Romani. ,
J A’la congrève . Incendiaire. Razzo
da guerra, razzo Congrève. È il nome del- l’inventore colonnello inglese Congrewe.
D'amorce. Stoppino fra noi ; ma mi
sembra preferibile con Grassi la voce can- nella , a cannello d'innescatura, essendo lo stoppino una parte della cannuccia o can- nello caricato , che una volta era df latta. V. Étocpille.
D’artificks. Razzo ordinario.
D'essieu. Fuso d'asse. Sono le due parli
con che finisce l'asse, le quali ontrano nei mozzi.
De signe aci, Volante. Folgorane, ed
anche razzo.
FUSIBILITÉ s. f. Fusibilihì. Qualità nè me- talli o in altre sostanze d'esser fusibili.
FL'SIL s. m. Fucile. Arme successa al mo- schettone verso il 1671 secondo l'Enciclo- pedia ed il Grassi, ma inventata nel 1630. Le sue parti sono le seguenti ^ vi ho se- gnato a mancina il numero.secondo il qua- le deggionsi scomporre :
2. Baguette. Bacchetta , nella quale si han- no a nota re la testa o capocchia, o secondo noi batlipalla, e Ja punta a vite.
1. Bavonnette.fiaionztla. Vi si distinguono:
Arrétoir. follino secondo il Grassi , c
gambetto lo addimandano i due vocabolari- sti piemontesi. Pure la parola arresto non è affatto spregevole, o potrebbe*! adopera- re tenuta della baionetta.
Arètes. Coste , filetti; e preferirei spi- goli.
Bourlet. Cordoncino. È quella parte
rilevata sul manico.
Coude, Branche cocdée. Braccio, go- mito , collo. t
Douille. Manico, canna , e fra' nostri
armaiuoli tubo.
Dos. Dos so ovvero triangolo.
Fentes. Spacco.
Face, Pan. Faccia. Parte piana o leg- germente concava della lama.
Gouttiéres. Gusci, sgusci. Parti sca- nalate della lama.
Lame. Lama.
Pointe , Bout. Punta.
Pivot , Étocteac. Pinolo : caviglia o
eAioro con Grassi. Vedesi sul manico.
Pontet. Ponticello. Sta sull’anelletto.
Rosettes. Orecchielle. Parti dell'anello.
Virole,Bague. Cerchio, fascetta secon- do il Grassi, lo chiamerei meglio anello o aneli etto.
Bois. Cassa, c fra noi teniero , che era la parte di legno della balestra. 1 membri di che si compone son questi:
Buse, Busche. Nocca del calcio.
Bec. Becco. Parte del calcio.
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Canal , logement de la baguette.
Canale per la bacchetta , orvero con mag- gior semplicità sbacchettatura.
Canal do canon. Incasso perla canna.
Ckosse. Calcio. Sul quale si osservano
alquanto configurazioni.
CUL-DE-POI'LE, Talon. Curva del calcio.
Devant. Innanzi. La parto opposta alla
nocca del calcio.
——■ Embases de la grenadière et de la caputine. Risalti delle fascette , e fra noi diconsi battenti.
Encastrement de la plaque de coc- che. Incasso per il calciuolo.
FOt. Fusto.
Joce. Guancia. Si fa sul calcio, por me- glio accomodarlo alla mira, donde deriva il comando francese en joce, che noi tradu- ciamo impostale.
Logement de la platine. Incastro per
V acciarino.
Logement de la celasse. Incasso per
il riione.
Logement de la socsgarde. Incasso
del guardamano
Logement de portevis. Incasso della
contropiastra, o contraccartella.
Logemens , EncaStiemens des res-
sorts. Incassi per le mollette. Servono per tenoni fermi il bocchino c le fascette.
Nez de hesc. Naso della nocca.
Pente. Pendenza.
Plat intébiecr et extériecr. Faccia
interna ed esterna.
Poignée. Impugnatura. E nel calcio.
3. Bretelle. Cigna, rintolone.
10. Canon. Canna. Nella quale si ravvisano:
Ame. Anima, e nelle Fabbriche dicesi
trapanatura.
Bocche. Bocca.
BoIte tabacdée , Écrou. Invitatura.
Riceve il maschio.
Bocton de la celasse. Maschio. Dove
il vitonc si unisce alla canna.
Bocton, Gcidon, Visière. Mira. Non
alla canna ma si appartiene a) bocchino.
Devant. Innanzi, parte anteriore.
Échancrere. Incavatura. Fassi al vito-
ne e propriamente sul tallone.
Cran, Encocue. Intacco, Ésul maschio
per favorire il fuoco proveniente dal focone.
Celasse. Pitone.
Pans. Faccette e con Grassi facce o an- goli.X e ne son cinque sulla culatta.
Qceee, Scpport. Codetta. È quella in
che finisco il vitone, con un foro.
Lumière. Focone, al quale appartiensi
la traccia o canale (canal).
Tenon. Fei-mo, arresto. Sta presso alla
bocca per fermare la baionetta.
Tonnerre. Culatta; incameratura a ca- mera dice il Grassi: in Toscana la chiamano bombaomortaio. Dove si contiene la carica.
Talon. Tallone. Sta sul vitone ed è in- cavato per dar passaggio ad una delle viti dell’ acciarino.
Gabnitcres. Fornimenti, cioè:
3. Battans. Magliette. La seconda dello
quali ha una parte denominata dente del guardamano (qeeee de battant).
Arètes de l’ eccsson. Creste del sot- toscatto.
Bretelle. Cintatone , cinghia , e fra i
nostri soldati praticità.
Bride.de poignée. Bandclletta dell'im-
gnalura. E tra fornimenti da pistole.
Calotte. Coccia. Appartiene alle pi- stole.
G. Capocinb. Terza fascetta, col sopran- nome cappuccina.
Gii asse gocpille. Puntoncino.
Dètknte. Grilletto; e da'nostri arma- iuoli sparatolo in legno.
4. Émboechoir. Bocchino e fra noi boc- caglio.
ÉcUSSON DE LA SOESGARDE, OVVCTO
Pièce de la détbntb. Sottoscatto.
5. Grenadière. Seconda fascetta.
9. Platine. Acciarino , piastra : tra noi piastrina. I cui vonti membri tolgono que- ste denominazioni, e scompongonsi nell'or- dine de’ numeri :
19. Bassinet. Scudetto, scodellino;efra i
nostri soldati bacinetto , sul quale vi sono il bacinetto (praiseredu bassinet),la bra- chetta del focone (bride de bassinet) e la brachetta dello scudetto ( qeee e de bas- sinet).
17. Batterie. Martellina, efra noi accia- rino, vocabolo assai accomodato all'idea di quella parte dell’ ingegno la quale scalfita dalla pietra, provoca In scintille.
8. Bride he noie. Castello della noce, fra
noi soprannocc che parmi forse proferibile.
H.Chien. Cane. Al quale meglio conver- rebbe oggi la denominazione di martellina. Vi si osservano il collo (eoo), il buco nrl collo (coher) . la cresta o testa (créte), il corpo (dos), il quadrante (carré), la gola o tollomasccUa ( soes-gorge ), la spondella (coede , sepport), e lo mascelle (macboi- HES).
20. Corpsde platine. Cartella, c nelle
nostre Armerie corpo di piastrina. In cui evvi li spondella (boeterolle).
6. Gachette. Scatto; o secondo le no- stre oflTicinc sparatoio.
2. Grand ressort. Molloneovvero molla
reale clic parmi buon vocabolo dolio mani- fatture napolitano.
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13. MaCHOIRB SUPÉRIEIRB DU C.1IIEX.
Mascella superiore del cane.
10. Noia. Noce. La quale conia il fusto
(arbre) , la lera (quele) , e la lacca (griffe) , che i Piemontesi chiamano leva, non meno che le grandi c piccole lacche (dexts).
13. Kessort de batterie. Molla della
martellina o acciarino.
4. Ressort de gachette. Molla dello
scallo ovvero sparaloio.
18. Vis di baSsixet. Vite della martel- lina.
14. Vis DI' RESSORT DE BATTERIE. Vile
della molla della martellina.
16- Vis de batterie. Vile della martel- lina.
12. Vis Dt' cui ex. Vile del cane.
9. Vis de xoix , Clou du chiex. Vile
della noce.
1. Vis de graxd ressort. Vile del mel- lone ovvero moliti reale.
7. Vis de la bride de xoix. Vile della
soprannoce.
5. Vis de GAcnETTE. Vile dello scat- to , ovvero sparaloio.
3. VlS DI’ RESSORT DE GACHETTE. Vile
della molla dello scallo.
Pièce de la détexte. Sottoscatto , e
da’ nostri armaiuoli pezzo di sparaloio , e secondo Carbone ed Amò scudo.
Emboi choir. Bocchino , bocchettone ,
secondo i Toscani, e con il Grassi imbuto , ma questo nume io lo darei invece a quel- la parte del bocchino detta dai francesi extoxxoir dove s'introduce la bacchetta.E sopra la seconda la stretta vedesi la mira o mirino (ghdox, visière, boutox), che il Grassi (ione fra le parti della canna.
Exveloppe , Plohb. Piombo , coietto ,
corio, e fra i soldati piombatola.
Épixglette. Spillo. I)i vero si appar- tiene a' fornimenti del soldato.
Folrreai de la batterie. Cappuccio
della martellina, cuidanno la denominazio- ne di zappaltiglia i soldati nostri.
Grexadièbe. Seconda fascetta, sopran- nominata la Granaliera.
Moxtf.-ressort. Tiramolle, con la sua
lastra (pièce fixb).
Pierre a’ fbu. a' fcsil. Pietra focaia,
in cui distinguasi il filo (fil) e la costola o dorso (talox).
Plaqce de cotche.Calciolo,cassettone,
sottocalcio, ed in mezzo a' nostri artefici boccia. Vi si osservano il becco (sec) ed il tallone (talox. cul de polle).
Poxtbt. Ponticello del guardamano , o
semplicemente guardamano, che forse me- glio direbbesi guardascalto.
Porte-vis, Contrk-platine, Esse. Por- 1
D' Atala. Diz. Mil.
tacite, contmccartella , e da'nostri arma- iuoli contropiastrina.
Ressort de baglettb . Molla per la bac- chettagli all'indentro della sbacc nettatura.
Uessorts de garxiture. Mollettine per
le fascette.
Sous-garde. Guardamano e meno cor- rettamente guardamaechie. E un nome col- lettivo che abbraccia il ponticello ed il fot- toscatto.
Tire-bolrre. Cavastracci.
Tolrxevis. Cacciavite , a fra noi con
miglior modo giravite.
Vergette. Setolino.e fra noi scopettino.
Vis ex per, ex bois. Viti in ferro od tu
legno secondo dice il Grassi; ma sembrami più italiano il dire riti di ferro , siccome cannoni di bronzo e non in bronzo.
FUSIL A'vext. Fucile a vento, pneumatica, o ad aria. Se ne vollero armare i mina- tori nel 1807.
De rkmpart. Archibuso da posta, c fra
noi fucile da rampare. Ed avendo buone ed italiane queste ultime due voci, non panni ragionevole il titolo succennato.
Uayè. Fucile rigato. Cosi son quelli de'
Tirolesi, ed è altresì rigato il novello fucile da rampato, la cui palla ò di otto a libbra.
A'Dez. V. Dez.
De guerre , De muxitiox. Fucile di
munizione. La qual distinzione apponesi per dividerlo da quello da caccia.
De chasse. Fucile da caccia.
FUSILIER s. in. Fuciliere , moschettiere , o semplicemente fantaccino. Ma di vero per fucilieri intendiamo oggi quc'soldati che fra noi diconsi del centro , nò si appartengono a Granatieri nò a Cacciatori, le quali duo compagnie sooo le scelte di ogni Battaglio- ne. Nella prima formazione furono i fuci- lieri deputati alle artiglierie.
FUS1LLADE s. f. Archibuserìa, moschettcria. V. Mousqueterib.
FUS1LLER v. a. Fucilare, moschettare, pas- sar per le armi. Pena capitale de’ soldati ; e malauguratamente fu anche de' Principi alcune volte. V. Arquebuser.
FUSTIBALE s- m. Fustibaio. Armo antica composta di un bastone lungo quattro pie- di cui ligavasi una tasca di cuoio con en- travi sassi o palle di piombo. V. Machi-
XES AXCIEXXES.
FUSION s. f. Fusione. Struggimento o me- scolanza de’metalli. V. Foxte.
FUT s. m. Fusto. Secondo lo stretto signifi- cato francese il fòt ò la cassa del fucile, ma quando è armato. V. Bois do fosil.
De vilebrequix . Manico di succhiello.
Du taxbour. Cassa del tamburo. V.
Caisse.
21 FUT s. m. Botte. V.Tonneau, Tonne.
FUT s. m. Ceppo. È il legno della pialla dov'è imbiettato il ferro.
FUT s. m. Falso fodero. Guaina di legno che si mette alcune volte ne’foderi di metallo per rinforzarli. .
FUTÉE s. f. Mastice da accavallatori. Del quale si servono per riempire i fessi del legname. V.Mastic.
FUYARD s. m. Fuggiasco, sfuggiasco, fuggitivo. Vocabolo oramai poco militare. Colui il quale volta le spalle al nemico abbandonando il campo.
FUYARD s. m. Refrattario. Cittadino uscito alla coscrizione che non si è presentato. E poi che questa parola non è italiana, io userei meglio contumace , nè certamente potrebbe appellarsi disertore; perocchè non lascia le bandiere ma non vi va.