Divina Commedia (Guerri)/Indice-Sommario

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Nota
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INDICE-SOMMARIO1

INFERNO

I. Dante nella selva oscura. Salita del colle luminoso impedita da tre fiere. Soccorso di Virgilio. S’avviano all’Inferno |||
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II. Timori e dubbi di Dante. Conforti di Virgilio: il viaggio è voluto in cielo |||
 7
III. Porta e vestibolo dell’Inferno. Spiriti ignavi. Caron dimonio e l’Acheronte. Dannati traghettati da Caronte. Misterioso passaggio di Dante |||
 12
IV. Cerchio 1° d’inferno: Limbo. Anime di buoni che non ebbero fede. I grandi poeti si fanno incontro a Virgilio e accolgono Dante. Nel castello degli spiriti magni |||
 16
V. Cerchio 2°. Minosse. I lussuriosi. Francesca e Paolo |||
 21
VI. Cerchio 3°. Cerbero. I golosi. Ciacco e sue predizioni |||
 26
VII. Cerchio 4°. Pluto. Avari e prodighi. Della Fortuna. Discesa al cerchio 5°. Lo Stige. Gl’iracondi |||
 30
VIII. Flegiàs. Traversata dello Stige. Filippo Argenti. Presso la porta di Dite. Opposizione dei diavoli |||
 34
IX. Sgomento di Dante. Le Furie. Il messo celeste. Entrata in Dite. Cerchio 6°: eretici |||
 38
X. Tra gli Epicurei. Farinata e Cavalcante. Predizioni ostili di Farinata. Prescienza dei dannati. Altri epicurei |||
 42
XI. Virgilio dichiara l’ordinamento dell’Inferno |||
 46
XII. Il Minotauro. Scesa al 7° cerchio. 1° girone: Flegetonte e i Centauri. Violenti contro il prossimo |||
 50
XIII. 2° girone: orrida selva. Violenti contro sé: suicidi e scialacquatori. Pier delle Vigne. Lano senese e Iacopo da S. Andrea. Un ignoto suicida fiorentino |||
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XIV. 3° girone: sabbione infocato. Violenti contro Dio: bestemmiatori. Capaneo. Il Veglio di Creta e i fiumi infernali |||
 p. 59
XV. Violenti contro natura: sodomiti. Brunetto Latini |||
 64
XVI. Ancora i sodomiti: Iacopo Rusticucci e altri fiorentini. Gerione sale dal cerchio 8° |||
 68
XVII. Violenti contro natura e arte: usurai. Usurai fiorentini e padovani. Discesa nel cerchio 8° in groppa a Gerione. |||
 72
XVIII. Cerchio 8°: Malebolge. Bolgia 1a: ruffiani e seduttori. Venedico Caccianemici e Giasone. Bolgia 2a: lusingatori. Alessio Interminelli e Taide |||
 76
XIX. Bolgia 3a: simoniaci. Niccolò III |||
 80
XX. Bolgia 4a: indovini. Anfiarao e altri indovini antichi. Manto e l’origine di Mantova. Michele Scotto e altri indovini moderni |||
 84
XXI. Bolgia 5a (lago di pece bollente): barattieri. Un barattiere lucchese. Virgilio a colloquio coi diavoli. Su per l’argine successivo sotto scorta diabolica |||
 88
XXII. Ciampolo di Navarra. Zuffa di due diavoli e loro caduta nella pece. I Poeti continuano soli la via |||
 92
XXIII. Inseguimento dei diavoli. Discesa nella bolgia 6a: ipocriti. Catalano de’ Malavolti e Loderingo degli Andalò. Caifas |||
 97
XXIV. Faticosa salita. Bolgia 7a: ladri e serpenti. Vanni Fucci e sue predizioni |||
 102
XXV. Ancora Vanni Fucci. Caco. Prodigiose trasformazioni di ladri fiorentini |||
 107
XXVI. Bolgia 8a: consigliatori di frode. Ulisse e Diomede. Ultimo viaggio e morte di Ulisse |||
 112
XXVII. Guido da Montefeltro. Condizioni politiche di Romagna. Perché Guido fu dannato |||
 117
XXVIII. Bolgia 9a: seminatori di scandalo e di scisma. Maometto e Alí. Pier da Medicina e Curio. Mosca de’ Lamberti. Bertram dal Bornio |||
 121
XXIX. Geri del Bello. Bolgia 10a: falsatori. Griffolino D’Arezzo e Albero da Siena, falsatori di metalli |||
 126
XXX. Gianni Schicchi e Mirra, falsatori di persone. Maestro Adamo, falsatore di moneta. Sinone e altri, falsatori di parola. Alterco fra Adamo e Sinone |||
 131
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XXXI. I Giganti attorno al pozzo di Cocito: Nembrot, Fialte, Briareo, Anteo. Anteo posa i poeti in fondo al pozzo |||
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XXXII. Cerchio 9°: Cocito. 1a: zona o Caina: traditori dei congiunti. I conti di Mangona e altri. 2a: zona o Antenora: traditori della patria. Bocca degli Abati. Il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggieri |||
 140
XXXIII. La morte del conte Ugolino e dei figli. 3a: zona o Tolomea: traditori dei commensali. Frate Alberigo e Branca d’Oria |||
 144
XXXIV. 4a zona o Giudecca: traditori dei benefattori. Lucifero che maciulla Giuda, Bruto e Cassio. Discesa al centro della terra. Capovolgimento e salita a una grotta dell’altro emisfero, e per una via segreta alla superficie terrestre |||
 149

PURGATORIO

I. Proposizione e invocazione. Sull’isola del Purgatorio. Le quattro stelle. Catone. Presso la riva del mare |||
 155
II Arrivo e sbarco di anime. Casella e Dante. Canto di Casella. Rimproveri di Catone |||
 159
III. Incertezza circa la salita. Anime di scomunicati. Manfredi |||
 163
IV. Salita. Sosta su un balzo. Belacqua e altri negligenti |||
 168
V. Anime di persone morte violentemente e pentitesi negli estremi. Iacopo del Cassero. Bonconte da Montefeltro. Pia |||
 172
VI. Altre di quelle anime. Sordello. Sue accoglienze a Virgilio. Invettiva contro l’Italia e Firenze |||
 176
VII. Ancora Virgilio e Sordello. La valletta dei principi negligenti |||
 181
VIII. Preghiera della sera. Due angeli a guardia della valle. Dante e Nino Visconti. La biscia fugata dagli angeli. Currado Malaspina |||
 185
IX. Sonno e sogno di Dante. Risveglio presso la porta del Purgatorio. L’angelo portinaio. Entrata nel Purgatorio |||
 189
X. Nel 1° girone. Esempi di umiltá intagliati nella ripa. Si avvicina la schiera dei superbi |||
 194
XI. Il Pater noster recitato dai superbi. Omberto Aldobrandeschi. Oderisi da Gubbio e Provenzan Salvani |||
 198
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XII. Figurazioni di superbia nel pavimento. Si avviano su per la scala del 2° girone |||
 p. 203
XIII. Nel 2° girone. Esempi di caritá gridati da voci misteriose. Gl’invidiosi. Sapia sanese |||
 207
XIV. Guido del Duca e Rinieri da Calboli. La corruttela nella valle dell’Arno e nella Romagna. Esempi d’invidia gridati da altre voci misteriose |||
 212
XV. Salita e arrivo nel 3° girone. Visione estatica d’esempi di mansuetudine. Nel fumo con gli iracondi |||
 217
XVI. Preghiere degl’iracondi. Marco Lombardo. Cagione della corruzione del secolo. I tre vecchi lombardi esempio d’antiche virtú |||
 222
XVII. Fuori del fumo. Visione estatica d’esempi d’ira. Salita al 4° girone. L’ordinamento del Purgatorio |||
 227
XVIII. L’amore e il libero arbitrio. Arrivano correndo gli accidiosi. Esempi di sollecitudine. Un antico abate di S. Zeno. Esempi di accidia. Sonno di Dante |||
 231
XIX. Un altro sogno. Nel 5° girone. Avari e prodighi. Il papa Adriano V |||
 236
XX. Ugo Capeto grida esempi di povertá e di liberalitá. L’avarizia dei Capetingi. La notte si gridano esempi di avarizia. Il monte si scuote, le anime cantano Gloria |||
 241
XXL Stazio. Il terremoto annunzia e il canto accompagna la liberazione d’un’anima. Stazio e Virgilio |||
 246
XXII. Su per la scala del 6° girone. Efficacia morale e religiosa dei versi di Virgilio su Stazio. Notizie di Virgilio sul Limbo. Nel 6° girone: golosi. Simbolico albero in mezzo alla via. Esempi di temperanza |||
 250
XXIII. La schiera dei golosi. Forese Donati |||
 255
XXIV. Altri golosi. Bonagiunta Orbicciani e il dolce stil nuovo. Un secondo albero. Esempi di gola. Salita al 7° girone |||
 259
XXV. Del corpo umano, dell’anima e del corpo aereo degli spiriti. Nel 7° girone. Una schiera di lussuriosi tra le fiamme grida esempi di castitá |||
 264
XXVI. Incontro di questi con altri lussuriosi. Esempi di lussuria gridati dalle due schiere. Guido Guinizelli. Arnaldo Daniello |||
 268
XXVII. I poeti attraversano le fiamme e s’avviano su per la scala del Paradiso terrestre. Terzo sogno di Dante. Virgilio ha compiuto la sua missione |||
 273
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XXVIII. Per entro la «divina foresta». Il Letè. Matelda |||
 p. 278
XXIX. Arrivo oltre Letè d’una simbolica processione. Il carro dirimpetto a Dante. La processione si ferma |||
 283
XXX. Appare Beatrice velata sul carro. Dispare Virgilio. Rimproveri di Beatrice a Dante |||
 288
XXXI. Il poeta confessa la sua colpa. Nuove rampogne di Beatrice. Dentro l’acqua di Letè. Dante di fronte al carro. Beatrice si mostra senza velo |||
 293
XXXII. La processione si muove. Il carro legato all’albero. Vicende di questo e del carro. Il carro diviene mostruoso: la meretrice e il gigante |||
 298
XXXIII. Vaticinio. Beatrice annunzia prossima la redenzione. Alla sorgente del Letè e dell’Eunoè. Bagno nell’Eunoè e compimento della purificazione di Dante |||
 303

PARADISO

I. Proposizione e invocazione. Dante e Beatrice affissati nel sole: Dante trasumanato nel fissar Beatrice. A volo verso i cieli. Tal volo è naturale per Dante purificato |||
 311
II. L’altissimo canto. Arrivo nella luna (1° cielo). Ragione vera delle macchie lunari |||
 316
III. Anime di persone che non adempirono i voti. Piccarda Donati. Vari gradi della beatitudine. La madre di Federico II |||
 321
IV. Dubbi di Dante risolti da Beatrice. Il problema della permutazione del voto |||
 325
V. Natura del voto. In che limiti e forme ne sia lecita la permutazione. Monito ai cristiani in fatto di voti. Ascensione in Mercurio (2° cielo). Apparizione di beati luminosi. Domande di Dante a un beato |||
 330
VI. Giustiniano parla di sé e dell’Impero. Torti de’ Guelfi e de’ Ghibellini verso di questo. Gli spiriti ora presenti mirarono a onore e fama terrestri. Romeo |||
 334
VII. Dichiarazioni di Beatrice a proposito di un dubbio di Dante sulla punizione agli Ebrei per la morte di Cristo |||
 339
VIII. Ascensione in Venere (3° cielo). Spiriti che subirono l’influenza di Venere. Carlo Martello. Malgoverno degli Angioini. Come i figli possano aver tendenze diverse dai padri |||
 344
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IX. Cunizza da Romano, Folco di Marsiglia e Raab. Rampogna di Folco a papi e cardinali, immemori di Terra Santa |||
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X. Magistero della creazione. Ascensione nel Sole (4° cielo). Corona di dodici lumi di sapienti. S. Tommaso nomina sé e i compagni |||
 354
XI. Lodi di S. Francesco e rimproveri ai degeneri domenicani per bocca di S. Tommaso |||
 359
XII. Seconda corona di sapienti. S. Bonaventura. Elogio di S. Domenico; rampogne ai degeneri francescani e nomi degli spiriti della seconda corona |||
 363
XIII. S. Tommaso parla della sapienza di Cristo, di Adamo e di Salomone. Cautela necessaria nel giudicar di materie oscure |||
 368
XIV. Come i beati saran fasciati di luce anche dopo riavuta la carne. Terza corona di spiriti. Volo rapidissimo in Marte (5° cielo). Una croce biancheggiante costellata di lumi. Estasi di Dante |||
 373
XV. Colloquio di Dante col trisavolo Cacciaguida. Questi parla di Firenze antica, della sua vita e della sua famiglia |||
 377
XVI. Della nobiltá terrena. Cacciaguida dá altre notizie di sé, de’ suoi antenati, della popolazione fiorentina e delle famiglie piú cospicue nell’etá sua |||
 382
XVII. Cacciaguida predice a Dante l'esilio e lo incoraggia a manifestare fermamente ciò che ha veduto e udito nel suo viaggio |||
 387
XVIII. Gli spiriti compagni di Cacciaguida (campioni della fede). Ascensione in Giove (6° cielo). Lumi di spiriti giusti e pii che si dispongono in figure di lettere. Una M che si trasforma in aquila. Invocazione di Dante contro l’avarizia papale |||
 392
XIX. L’aquila parla. Della giustizia divina le ragioni sono imperscrutabili. Cristiani che, nel giudizio finale, saranno men prossimi a Cristo che gl’infedeli |||
 396
XX. Canto di quei beati. L’aquila nomina gli spiriti che formano il suo occhio. Come due di essi sieno stati pagani (Rifeo e Traiano). Della predestinazione |||
 401
XXI. Ascensione in Saturno (7° cielo). Spiriti di contemplanti che appaiono lungo una scala altissima e fulgidissima. Pier Damiano. Rampogne al fasto dei moderni pastori |||
 406
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XXII. Stupore di Dante e parole di Beatrice. S. Benedetto. Grave corruzione dei monaci moderni. Ascensione al cielo stellato (8° cielo). Dentro i Gemelli. Sguardo al mondo sottostante |||
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XXIII. Il trionfo di Cristo. Le luci di Cristo e di Maria risalgono all’Empireo. Le fiamme rimaste si protendono osannando |||
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XXIV. Interrogazioni di S. Pietro e risposte di Dante circa la Fede |||
 420
XXV. Sospiro del Poeta alla patria e alla corona poetica in S. Giovanni. S. Iacopo lo esamina su la Speranza. Il lume di S. Giovanni. Dante lo fissa e n’è abbagliato |||
 425
XXVI. Viene esaminato da S. Giovanni circa la Caritá. Riacquista il vedere. Adamo espone al Poeta quando e quanto egli visse, e la lingua che parlò |||
 429
XXVII. Inno dei beati. S. Pietro tuona contro i papi corrotti. Ancora uno sguardo alla terra. Ascensione al primo mobile (9° cielo) e sua importanza. Nuove rampogne alla corrotta umanitá |||
 434
XXVIII. Un punto e nove cerchi luminosi: Dio e i cori angelici. Rispondenza tra i nove cieli e i nove cori. Nomi e ordinamento de’ cori stessi |||
 439
XXIX. Altre veritá intorno agli angeli. Angeli ribelli e angeli fedeli. Contro i predicatori che spaccian fole, invece di spiegare il Vangelo. Il numero degli angeli |||
 443
XXX. Ascensione all’Empireo (10° cielo). La riviera di luce, i fiori e le faville. La rosa celeste. Il seggio di Arrigo VII |||
 448
XXXI. Le due milizie del cielo. S. Bernardo presso Dante nel posto di Beatrice. Ringraziamento e preghiera a Beatrice. Dante e il Santo s’affissano in Maria |||
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XXXII. Distribuzione dei beati. Anime beate di bambini. Maria festeggiata dagli angioli. I «gran patrici» della corte celeste |||
 458
XXXIII. Preghiera di S. Bernardo alla Vergine perché si degni intercedere a Dante la visione di Dio. Appagamento supremo |||
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Note

  1. Segue quasi in tutto quello ottimo della Societá dantesca italiana.