Della nobiltà et dell'eccellenza delle donne et de' gravissimi diffetti degli Huomini/DIVISIONE DI TUTTO il Discorso.

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SONETTO DEL M. ILLUSTRE SIGNORE, IL SIG. ORATIO VISDOMINI Alla medesima. Prima Parte - Sommario
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DELLA

NOBILTÀ

Et dell'Eccelenza

Delle Donne,

ET DE' GRAVISSIMI,

Diffetti degli Huomini.

DISCORSO

DI LUCRETIA

MARINELLA,

Diviso in due Parti.


DIVISIONE DI TUTTO

il Discorso.


S
OGLIONO tutti coloro, che di alcuna materia, over soggetto trattano esser spinti, et mossi da qualche determinato fine: percioche molti sono, che desiderosi, che la verità di quello, che scrivono, sia da tutti conosciuta, si affaticano vigilando dies noctesque serenas, et ogni diligenza usano non solamente [p. 2 modifica]nella inventione della materia: ma anchora di renderla con polito modo di dire chiara, et aperta a' diligenti Lettori. Alcuni altri sprezzando la verità in molte cose di Filosofia solo spronati da vivacità, et da prontezza d'ingegno cercano con ogni studio possibile di far credere al mondo, che il vero sia falso, il bene male, et il brutto sia bello, et amabile, et con ragioni apparenti bene spesso ottengono il tanto da loro desiato fine. Non pochi si ritrovano, che mossi dall'invidia, che portano alle nobili attioni d'alcuno con la mordace penna cercano di offuscarle, et anco d'annullarle, le quali nondimeno bene spesso ad onta loro più sormontano, et al Cielo più s'innalzano. Et finalmente non mancano scrittori, che stimolati da odio, o da fiero degno con copiose menzogne vanno detrahendo l'altrui fama et honore. Sono i primi per loro stessi degni di lode. I secondi non sono in tutto da essere vituperati, già che di così nobili ingegni ornati sono, ma ben degni di biasimo reputano tutti gli huomini coloro, che ò da invidia ò da particolare odio si movono. Io in questo mio discorso voglio seguire i primi, come quella che è desiderosa, che questa verità risplenda appresso ad ogn'uno, la quale è, che il sesso femminile sia più nobile ed eccellente di quello degli huomini; e spero così manifestarla con ragioni,et essempi, che ogni huomo, ancor ché pertinace, sarà sforzato con la propria bocca a à confermarla. Si avvicinò alla cognizione di questa verità Plutarco, et Platone quel grande nel Dialogo settimo della Repubblica, Et in molti altri libri [p. 3 modifica]ne' quali mostra, che le Donne sono di così alto valore, et ingegno, come i maschi. S'avicinò dissi; percioche non pensarono tanto oltre, che conoscessero le Donne esser più degli huomini eccellenti, et nobili. Odio me, overo sdegno non move, et meno invidia; anzi da me se ne sta lontanissima; percioche io non hò desiderato, nè desidero, nè mai desiderò, anchor ch'io vivessi più tempo di Nestore, di essere maschio; ma credo ben io, che ò sdegno, ò odio, ò invidia movesse Aristotile in diversi libri a dir male,et à vituperare il sesso Donnesco; sì come anco biasimò in molti luoghi il suo Maestro Platone. Et similmente io penso, che si sia mossi a scrivere un libro intitolato i Donneschi diffetti Giuseppe Passi Ravennate Academico informe. Se invidia, o sdegno, od altro lo habbia mosso, io non lo saprei ben dire; ma Dio gli perdoni. Dividerò questo mio discorso in due parti principali: nella prima tratterò la nobiltà, et l'eccellenze delle Donne, la qual sarà divisa in sei principali capi; ma il quanto contenerà sotto di se undici capi particolari. nella seconda parte spiegherò i Difetti, et le brutture degli Huomini, la qual sarà da me divisa in trentacinque capi. Se incominciando dall'eccellenze delle Donne, mostrerò, che quelle trapassano i maschi nella nobiltà de' nomi, delle cause, della propria natura, delle operationi, et dei detti de' maschi verso di quelle, et finalmente risponderò alle leggierissime ragioni, che tutto giorno sono dai poco prudenti, et poco saggi huomini contra noi addotte.