Della moneta (1788)/Prefazione
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Giambattista Vasco - Della moneta (1788)
Prefazione
Capitolo I | ► |
PREFAZIONE.
D
Opo tanti eccellenti Scrittori, ch’hanno non solo illustrata, ma forse quasi esausta questa così importante materia, si vedono ancora i sistemi di monetazione nella maggior parte delle Nazioni Europée sottoposti a moltissimi inconvenienti. Abbiamo a credere, che questi siano irrimediabili? ovvero, che la luce sparsa sopra questa materia, offuscata ancora da troppe nubi, non abbia percosso abbastanza gli occhi di chi è destinato a dirigerla? Sarebbe sperabile, che un’analisi rigorosa di tutte le parti, che formano il complicatissimo sistema di monetazione, esposta con brevità, che non isgomenti colla mole del volume, ma alletti colla precisione delle idee, che riduca tutta la materia a pochi semplicissimi principj e di una verità evidente, che ne mostri una facile applicazione alla pratica: sarebbe, dissi, sperabile ch’un tale discorso, se non altro, dia almeno l’ultima spinta ad una felice riforma di monetazione? Io mi compiaccio a sperarlo, e mosso da questa lusinga m’accingo ad esporre il breve risultato delle mie meditazioni intorno alla moneta. Ho pensato prima di leggere, e ho più pensato, che letto. Pertanto senza pretendere alla gloria dell’invenzione, posso assicurare, che presento qui i miei pensieri, e non gli altrui1. Se le mie idee non saranno conformi a quelle di molti valentissimi Scrittori che m’hanno preceduto, gioveran esse almeno ad eccitare una prudente dubitazione; finchè dopo il maturo confronto possa chiaro apparire, qual sia la più sicura strada, che guidi al buon regolamento delle monete. Se poi taluno mi avesse già prevenuto, nè fosse per riescir nuovo quanto sono per dire, potrò sperare, che questo mio discorso dia un nuovo eccitamento ad abbracciar gli utili sistemi proposti già altre volte, e saranno in tal guisa meglio ricompensate le mie fatiche, che se avessi ottenuto la troppo vana gloria d’aver fatto un nuovo progetto.
- ↑ Quand’era già terminato questo libro, e pronto per darsi alla stampa, mi vennero alle mani molti trattati sopra le monete, e principalmente i Ragionamenti di Gio. Locke, la celebre Opera dei Sig. Conte Carli, intitolata Delle Monete, e dell’istituzione delle Zecche d’Italia, le profonde Osservazioni sopra il prezzo legale delle Monete dell’Abate Pompeo Neri, e tutti gli Opuscoli raccolti ne’ sei Tomi d’Argelati. Ho letto questi Trattati, ed ho trovato molti de’ miei principi esposti con tutta la forza; ma non vi è forse alcuno, che ne abbia spinto le conseguenze così lungi, come ho fatt’io. Ho trovato ancora de’ principj contrarj a’ miei, ma dopo il più sincero esame delle ragioni, non mi son creduto in dovere di cambiar nulla di quanto avea scritto. Prevalendomi però de’ lumi acquistati colla lettura di que’ libri, ho aggiunto molte note, che serviranno, io spero, ad una più compiuta illustrazione di tutta questa così difficile, ed intricata materia.