Della mia donna, omè, gli ultimi sguardi
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
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[Amore converte ogni pensiero nel pensiero di lei.]
Della mia donna, omè, gli ultimi sguardi
il pensier mio sol sempre e fiso mira:
gli occhi miei prima n’hanno invidia ed ira,
ché sono al giugner de’ lor ben piú tardi.
Ma poi, se ben diverse cose io guardi,
il mio forte pensier, che a sé le tira,
tutte in lei le converte, e quinci spira
breve dolcezza agli occhi miei bugiardi.
E come il sol, senza accidente o forma
di caldo, prende poi nuova virtute
per la reflession, e ’l mondo accende;
cosí, poi che al pensier mio son venute
varie cose per gli occhi, Amor le informa,
e sol la donna mia agli occhi rende.