Del coraggio nelle malattie/XV.
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XV.
Ma qual miglior fronte da trarre coraggio è egli mai di un saggio Amico1? Mille idee mi si offrono per esaltarlo, e raccomandarlo agl’infermi. Ma qual miglior amico può esser del Medico? Tutti i sentimenti di umanità, di grandezza d’animo, di confortevol maniera, io concentro in questo suggetto. Di sopra2 io ne abbozzai il suo ritratto, e vi rimando il leggitore: e in questo stesso ritratto vorrei che vi si specchiasse chi altri si professa amico di un infermo, e il contraffacesse in tutto ciò, che anco fuori della linea medica comprende forse la più gran parte dei doveri d’un uomo virtuoso, e sensibile ai patimenti d’un altr’uomo.