De la romana Chiesa il suo pastore

Monte Andrea

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti De la romana Chiesa il suo pastore Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Se Federigo il terzo e re Ricciardo Venut'è boce di lontan paese
[p. 44 modifica]

3 — MONTE

Ma Carlo, col favor della Chiesa, è piú potente d’ogni competitore.

De la romana Chiesa il suo pastore,
con tutto il suo consiglio, consentio,
de lo re Carlo, esser difenditore
4di loro e chi loro dá censo e fio,
e de lo ’niperiato guardatore,
per che fue ed è spegnitoi’ d’ogne rio;
giá mai non ne pot’esser pinto fòre,
8s’a l’apostolico non piace o a Dio.
I’ ’l tegno ben si nobile segnore,
di farli incontro ognun ne sia ristio.
11Ché non si cela a chi li tien damaggio,
ma di presente lo ne fa pentére,
però che sovr’ogni segnore è maggio.
14Ma io non blasmo chi ha alto volere;
foll’è chi ’ntende in tale segnoraggio,
che ne perda lo suo propio podere.