Dalle dita al calcolatore/XIII/8
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8. I personal e il soft-ware applicativo
La disponibilità di un intero elaboratore su un solo circuito integrato, raggiunta come abbiamo detto nel 1974, consente nello stesso anno la pubblicazione su una rivista dell’idea di un appassionato per la costruzione di un computer casalingo; l’anno successivo viene presentato, su un’altra rivista, un computer da costruire in kit, l’“ALTAIR 2000”, che costava solo 650 dollari. Finalmente nel 1976 due giovani, S. Wozniac e S. Jobs, mettono in commercio il primo calcolatore della categoria personal della storia. La seconda versione della stessa macchina raggiunge, negli anni successivi, una diffusione di massa misurabile in milioni di esemplari in tutto il mondo.
Fin dall’inizio, i personal computer hanno basato la loro forza sull’esistenza di un linguaggio di programmazione, il BASIC, destinato ai principianti e particolarmente facile da apprendersi. Questo linguaggio era comparso nel 1965 in una versione molto povera, ma fu ripreso e sviluppato successivamente da molte case di soft-ware, tanto che attualmente esistono decine di “dialetti” dalle potenzialità molto varie. Comunque il BASIC, nelle sue differenti versioni, ha condiviso e sostenuto il successo dei personal computer, perché fornisce uno strumento facile per scrivere programmi anche di un certo impegno.
In ogni modo la situazione si è evoluta in maniera tale da rendere abbastanza ininfluente la diffusione di un linguaggio piuttosto di un altro. All’inizio degli anni ottanta, comincia ad apparire una serie di programmi capaci di risolvere non più un certo problema, ma tutta una categoria di problemi. Ci riferiamo a programmi del tipo office automation.
Tra questi vi sono:
— i word-processor, programmi che si occupano dei problemi di scrittura, dalla realizzazione di una stampa perfetta sul piano formale, alla correzione ortografica dei testi, ecc.;
— i data-base, programmi che gestiscono in maniera molto valida tutte le attività di archiviazione: dagli indirizzari, alla contabilità, ai cataloghi del magazzino, ecc.;
— i fogli elettronici, capaci di gestire tutte le situazioni rappresentabili con relazioni matematiche, come i bilanci consuntivi e preventivi o il calcolo degli interessi;
— infine i programmi di business-grafic, che realizzano rappresentazioni grafiche sotto forma di istogrammi, diagrammi a torta, ecc., da insiemi di dati.
I programmi di office automation risolvono quasi tutte le necessità di un operatore e lo sollevano dal bisogno di scriversi i propri programmi: gli basta personalizzare questi prodotti generali, adattandoli alle sue esigenze. Dato che i vari programmi finiscono per equivalersi sul piano della funzionalità, le successive versioni spostano la concorrenza sul piano della sempre maggiore facilità di apprendimento.
Un passo ulteriore è stato realizzato dalla comparsa di prodotti che integrano le varie funzionalità, descritte in precedenza, in un pacchetto unico. Questo permette all’operatore di accedere, dopo aver steso il testo di una lettera, all’archivio dati per recuperare informazioni quantitative; successivamente è possibile passare al foglio elettronico per elaborare i dati e mettere a punto tabelle illustrative, quindi utilizzare la parte grafica per denotare meglio il contenuto delle tabelle, e infine accedere all’archivio indirizzi per far scrivere copie personalizzate del tutto.
Oltre che per il lavoro di ufficio, sono stati realizzati programmi analoghi per l’utilizzo dell’elaboratore in campo musicale, in campo grafico e nel settore hobbistico.
Un settore particolarmente interessante sviluppatosi di recente è quello della telematica: sono stati cioè messi a punto e diffusi programmi e circuiti aggiuntivi che permettono al calcolatore di colloquiare, via cavo telefonico, con banche-dati esterne, anche lontane, e in generale con altri calcolatori dotati di strumentazione analoga.
Mentre i costi delle macchine sono andati decrescendo, per i programmi si è avuto il fenomeno inverso: il loro costo e le loro dimensioni sono cresciuti continuamente, insieme al perfezionamento tecnologico.