Da le labra faconde
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Le pitture e le sculture/Le sculture
viii
testa di demostene in una fontana
Da le labra faconde,
vivo, versai con rapido tesoro
torrenti di fin oro; or verso, spento,
vene di vivo argento:
quei nutrivano i cori,
queste irrigano i fiori.
È ben ver che il sussurro di quest’onde
al sonno alletta, e ’l mormorio di quelle
gl’intelletti rapia sovra le stelle.