Cortesia cortesia cortesia chiamo (Laterza, 1920)
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a cura di Aldo Francesco Massera
XIII secolo/XIV secolo
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Questo testo fa parte della raccolta XVI. Folgore da San Gimignano
XXXII
In lode della liberalitá.
Cortesia cortesia cortesia chiamo,
e da nessuna parte mi risponde;
e chi la dèe mostrar si la nasconde,
4e per ciò, a cui bisogna, vive gramo.
Avarizia le genti ha prese a ramo,
ed ogni grazia distrugge e confonde:
però, s’io me ne doglio, io so ben onde;
8di voi, possenti, a Dio me ne richiamo.
Che la mia madre cortesia avete
messa si sotto ’l piè, che non si leva;
11l’aver ci sta, voi non ci rimanete;
tutti siem nati di Adam e di Èva;
potendo, non donate e non spendete
14mal’ha natura chi tai figli alleva.