Pagina:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu/179


xvi - folgore di san giminiano 173

XXXII

In lode della liberalitá.

Cortesia cortesia cortesia chiamo,
e da nessuna parte mi risponde;
e chi la dèe mostrar si la nasconde,
4e per ciò, a cui bisogna, vive gramo.
Avarizia le genti ha prese a ramo,
ed ogni grazia distrugge e confonde:
però, s’io me ne doglio, io so ben onde;
8di voi, possenti, a Dio me ne richiamo.
Che la mia madre cortesia avete
messa si sotto ’l piè, che non si leva;
11l’aver ci sta, voi non ci rimanete;
tutti siem nati di Adam e di Èva;
potendo, non donate e non spendete
14mal’ha natura chi tai figli alleva.