Corre Clorinda in sui ritorti lini
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Questo testo fa parte della raccolta Lorenzo Casaburi
VII
LA GIOCATRICE DI CORDA
Corre Clorinda in sui ritorti lini
qual per l’aeree vie stella cadente,
e formano un meandro aureo lucente
agitati dall’aure i suoi bei crini.
Or non sospiro piú gli orti latini
ch’in aria architettò la prisca gente,
s’in un florido qui volto ridente
godo piú belli i penduli giardini.
Cade e sorge in un punto, onde deriso
vien l’occhio altrui, mentre gli dona e fura
del suo vago sembiante il paradiso.
E quindi istupidito ogni uom la giura
del piede al moto, alla beltá del viso,
miracolo dell’arte e di natura.