Corano/Capitolo XLI

Capitolo XLI

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XLI
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CAPITOLO XLI.

i sviluppati1.

Dato alla Mecca — 34 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  H. M. Ecco il Libro mandato dal Clemente, dal Misericordioso.

2.  Un libro i di cui versetti, chiaramente sviluppati, formano un Corano arabo per gli uomini che hanno intelligenza;

3.  (Un libro) che annunzia, ed avverte; ma la maggior parte degli uomini se ne allontana e non vuol sentirlo.

4.  Dicono I nostri cuori sono (avviluppati) in invoglie, (e chiusi) al culto al quale ci chiamate; siamo sordi; un velo ci separa da voi. Agite (come vi piace), e noi agiremo (come ci piacerà).

5.  Di loro: Sì certo, io son un uomo come voi, a cui è stato rivelato che il vostro Dio è il Dio unico; andate direttamente a lui, ed implorate il suo perdono. Guai a coloro che associano (altri Dii a Dio);

6.  Che non fanno elemosina, e negano la vita futura!

7.  Quei che avran creduto, e praticata la virtù riceveranno una ricompensa eterna.

8.  Di’ loro: Crederete voi a colui che ha creato la terra nello spazio di due giorni? gli darete forse degli eguali? Egli è il padrone dell’universo.

9.  Ha stabilito le montagne sulla sua superfície, l’ha benedetto, vi ha distribuito gli alimenti in quattro giorni2 egualmente per quei che domandano.

10.  Quindi è andato a stabilirsi in cielo che era fumo, ed ha gridato al cielo, ed alla terra: Venite a me, o volentieri o per forza. Veniamo volentierissimo.

11.  Allora divise il cielo in sette cieli nello spazio di due giorni; a ciascun cielo indicó le sue funzioni. Adornammo di faci il cielo più vicino (alla terra), e gli destinammo dei custodi. Tale fu il decreto del Possente, del Sapiente.

12.  Se s’allontanano per non sentire, di’ loro: Vi annunzio la tempesta simile a quella di Ad e Themud.

13.  Quando sorgevano in mezzo ad essi apostoli da ogni parte, e lor gridavano: Adorate Dio solo, essi rispondevano: Se Dio avesse voluto (convertirli) avrebbe mandato degli angeli. Non crediamo alla vostra missione.

14.  Ad s’era ingiustamente insuperbito sulla terra; i suoi figli dicevano: Chi è mai più forte di noi? Non hanno essi riflettuto che Dio, che gli avea creati, era più forte di loro? Negavano perciò i nostri miracoli.

15.  Mandammo contro essi un vento impetuoso per far loro subire il gastigo dell’ignominia in questo mondo. Il gastigo dell’altro è ancor più ignominioso: Non troveranno chi li difenda.

16.  Avevamo da pria diretto Themud, ma egli preferì l’acciecamento alla direzione. Una tempesta del gastigo ignominioso precipitò sui suoi popoli in punizione delle loro opere.

17.  Salvammo quei che credevano, e temevano Dio.

18.  Avvertili del giorno in cui i nemici di Dio saranno radunati dinanzi al fuoco, e cammineranno a gruppi. [p. 245 modifica]

19.  Quando vi saranno, le loro orecchia, e gli occhi, e le loro pelli deporranno contro essi sulle loro azioni.

20.  Diranno alle loro pelli: Perchè deponete contro di noi? e le loro pelli risponderanno: È Dio che ci fa parlare, quel Dio che ha dato la parola ad ogni essere. Vi aveva già creati una volta, e tornerete a lui.

21.  Non potevate nascondervi al punto che le vostre orecchia, occhi, e pelli, non deponessero contro voi, e vi siete figurati che Dio ignorerà una gran parte delle vostre azioni.

22.  Questa falsa opinione su Dio, di cui vi siete pasciuti, vi ha ruinati; ora siete perduti.

23.  Quand’anche sopportino il fuoco con costanza, non perciò cèsserà d’esser la loro dimora; quand’anche implorino il perdono di Dio, non saranno esauditi.

24.  Li avevamo attaccati a de’ compagni inseparabili che hanno tutto abbellito ai lor occhi. La sentenza eseguita sulle generazioni che l’han preceduti, uomini e genj, sarà anche eseguita su loro, e saranno perduti.

25.  Gl’infedeli dicono: Non ascoltate la lettura del Corano; ovvero: Parlate ad alta voce per superare quella di coloro che lo leggono.

26.  Faremo subire agl’infedeli un gastigo terribile.

27.  Noi li retribuireremo secondo le più cattive delle loro azioni.

28.  La ricompensa dei nemici di Dio è il fuoco; servirà loro d’abitazione eterna, perchè hanno negati i nostri miracoli.

29.  Grideranno allora: Signore, mostraci quei che ci avevano smarriti, uomini o genj; li calpesteremo co’ piedi, affinchè sieno abbassati.

30.  Ma quei che gridano: Il nostro Signore è Dio; e che s’indirizzano verso lui, ricevono le visite degli angeli che lor dicono: Non temete, e non v’affliggete; rallegratevi per il paradiso che v’è stato promesso.

31.  Noi siamo i vostri protettori in questo mondo e nell’altro; vi troverete tutto ciò che il vostro cuore desidera, tutto ciò che domanderete,

32.  Come un ricevimento dell’Indulgente, del Misericordioso.

33.  E chi tiene un più bel linguaggio di colui che invoca Dio, che fa il bene, e grida: Sono di quei che s’abbandonano a Dio?

34.  Il male ed il bene non potranno camminare del pari. Rendi il bene per il male, e vedrai cambiarsi il tuo nemico in protettore ed amico.

35.  Ma niun altro giungerà a questa perfezione, fuorchè il perseverante; niun altro fuorchè il beato.

36.  Se il demonio ti eccita al male, cerca un refugio presso Dio, poichè sente e sa tutto.

37.  Fra i suoi miracoli vi sono la notte, il giorno, il sole e la luna; non vi prostrate dunque nè innanzi al sole nè innanzi la luna, ma innanzi a Dio che li ha creati, se volete servirlo.

38.  Sono forse troppo orgogliosi (per farlo)? Quei che sono vicino a Dio (angeli, ed eletti) celebrano le sue lodi notte e giorno, e non si stancano mai.

39.  E ancora un suo miracolo quando vedi la terra quasi abbattuta, e che si risente e si gonfia tosto che l’acqua cade dal cielo sovr’essa. Colui che l’ha rianimata rianimerà i morti, poichè è onnipotente.

40.  Quei che non vogliono conoscere i nostri segni non potranno sottrarsi alla nostra conoscenza. L’empio condannato al fuoco sarà egli meglio retribuito di colui che si presenterà con tutta sicurezza il giorno della resurrezione? Fate ciò che volete, Dio vede le vostre azioni.

41.  Quei che non credono al Libro che è stato loro dato (sono colpevoli): è un libro prezioso. [p. 246 modifica]

42.  Non sarå leso della menzogna, da qualunque lato si attacchi; è una rivelazione del Savio, del Glorioso.

43.  Non vi è cosa che non sia stata detta agl’inviati tuoi predecessori; ma Dio, che perdona, inflige anche de’ supplizi terribili.

44.  Se avessimo fatto di questo Corano un libro scritto in lingua straniera avrebbero detto: Almeno i versetti di questo libro fossero chiari e distinti! Lingua straniera e popolo arabo3? Rispondi loro: È una direzione ed un rimedio per quei che credono; gl’infedeli son sordi e non vedono: Somigliano a coloro che si chiamano da lontano.

45.  Avevamo già dato il Libro a Mosè: Si affacciarono delle dispute su ciò. Se la parola (di dilazione) non fosse stata anteriormente pronunziata, la loro vertenza sarebbe stata già decisa, poichè erano in dubbio.

46.  Chi fa il bene, lo fa a suo profitto; chi fa il male, lo fa a suo danno, e Dio non è il tiranno degli uomini.

47.  La scienza dell’ora appartiene a lui solo; alcun frutto non sorte dal suo nocciolo, alcuna femmina non è gravida, e non partorisce, ch’ei non lo sappia. Il giorno in cui Dio lor griderà: Dove sono i miei compagni, que’ Dii che mi associavate? essi risponderanno: Non abbiamo inteso niente di ciò fra noi.

48.  Le divinità che invocavano prima saranno sparite da’ loro occhi; riconosceranno che non vi sarà più refugio per essi.

49.  L’uomo non si stanca di domandare a Dio il bene; ma se lo colpisce una disgrazia, si dispera tosto, e dubita.

50.  Se, dopo l’avversità, lor facciamo provare gli effetti della nostra misericordia, dice: Questo mi si doveva; io non credo che l’ora arriverà mai; e se io ritorno a Dio, egli mi riserva una bella ricompensa. Faremo conoscere agl’infedeli le loro azioni, e farem loro subire un gastigo doloroso.

51.  Quando abbiam accordato un favore all’uomo, egli s’allontana, ci sfugge; quando è colpito da una disgrazia, ci dirige umili preci.

52.  Di’ loro: Che ve ne pare? Se il Corano viene da Dio, e voi non credete in lui, dite: Evvi forse un uomo più smarrito di colui che si separa da Dio?

53.  Faremo splendere i nostri miracoli sulle differenti contrade della terra e su loro stessi, fino a che sia lor dimostrato che il Corano è una verità. Non ti basta forse l’asserzione del tuo Signore?

54.  Non dubitano forse dell’apparizione dinanzi a Dio? E Dio non abbraccia egli ogni cosa?


Note

  1. Il titolo di questa sorata è nel versetto 2.
  2. Contando i due giorni impiegati a creare la terra.
  3. Il testo porta: E che! barbaro, ed Arabo? Il senso è: Direbbero allora: Come mandare un libro in lingua straniera ad un popolo arabo?