Corano/Capitolo LXV

Capitolo LXV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo LXV
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CAPITOLO LXV.

il divorzio.

Dato a Medina.-12 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  O profeta! non ripudiate le vostre mogli, che, fino al punto fissato1, contate i giorni esattamente. Prima di questo tempo non potete nè scacciarle dalle vostre case, nè lasciarnele sortire, a meno che non abbiano commesso un adulterio provato. Sono questi i precetti di Dio; chi li trasgredisce perde se stesso. Voi non sapete se Dio farà sorgere qualche circostanza (che vi concilierà con esse).

2.  Quand’esse avranno attesa l’epoca prescritta, potrete ritenerle con benevolenza, o separarvene con benevolenza. Chiamerete testimoni equi che sceglierete fra voi; la testimonianza sia fatta dinanzi a Dio. Ecco ciò che è prescritto a coloro che credono in lui, ed al giorno del giudizio. Dio procurerà a chi lo teme una sortita favorevole, e lo nudrirà di doni che non immaginava.

3.  Dio basterà a chi pone la sua fiducia in lui. Dio conduce a buona fine i suoi decreti. Ha fissato un termine a tutto.

4.  In quanto alle mogli che non sperano più (a cagion della loro età) d’avere le loro regole, e sebbene non ne siate sicuri, il termine è egualmente di tre mesi; lo stesso termine è prescritto per quelle che non hanno ancora avuto le loro regole; per le mogli gravide, aspettate che abbiano partorito. Dio spianerà queste difficoltà a chi lo teme.

5.  Questo è l’ordine di Dio che vi ha mandato. Dio cancellerà i peccati di quei che lo temono, ed aumenterà la lor ricompensa.

6.  Fate abitare le mogli che avete ripudiate dove abitate voi stessi, e secondo i mezzi che possedete; non le fate soffrire ponendole troppo alle strette. Abbiate cura di quelle che sono pregne, procurate di provvedere ai loro bisogni fino a che si siano sgravate; se allatteranno i vostri figli, darete loro una ricompensa; consultate su ciò voi medesimi, ed agite generosamente. Se si trovano ostacoli, un’altra donna allatti i vostri figli.

7.  L’uomo facoltoso dia secondo le sue facoltà, colui che non ha che lo stretto necessario dia a proporzione di ciò che ha ricevuto da Dio. Dio non impone che pesi proporzionati alle forze di ciascuno. Farà succedere l’agiatezza alla povertà.

8.  Quante città si sono allontanate dai precetti di Dio e dei suoi Apostoli! Abbiamo fatto rendere ad esse un conto rigoroso, ed abbiam loro applicato un gastigo doloroso. [p. 293 modifica]

9.  Esse hanno sofferto dei mali meritati. L’intiera ruina ne fu la conseguenza.

10.  Dio riserva loro tormenti crudeli. Temete il Signore o uomini di buon senso!

11.  Dio ha mandato a quei che credono un avvertimento, un profeta che conti loro gl’insegnamenti chiari per far sortire i credenti ed i giusti dalle tenebre alla luce. Dio farà entrare i credenti ed i giusti nei giardini bagnati da fiumi d’acqua; vi resteranno eternamente. Che bella parte Dio riserva al giusto!

12.  E Dio che ha creato i sette cieli, ed altrettante terre; i decreti di Dio vi scendono, affinchè sappiate che è onnipotente, e che la di lui scienza abbraccia tutto.


Note

  1. Cioè, quando avranno avuto tre volte i loro mestrui, per assicurarsi che non siano pregne.