Capitolo L

../Capitolo XLIX ../Capitolo LI IncludiIntestazione 2 gennaio 2024 75% Da definire

Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo L
Capitolo XLIX Capitolo LI

[p. 266 modifica]

CAPITOLO L.

kaf.

Dato alla Mecca. — 43 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  K. Per il Corano glorioso,

2.  Si maravigliano che dal loro seno sorti uomo che gli avverte. Ciò è sorprendente, dicono gl’infedeli.

3.  Una volta morti e ridotti in polvere (dovremmo noi rivivere)? Questo ritorno è troppo lontano1.

4.  Sappiamo bene quanti la terra ne ha già divorati; abbiamo un libro che abbiam conservato, (e che lo sa).

5.  Hanno trattato di menzogna la verità che è loro venuta. Sono in un affare inestrigabile.

6.  Non porteranno essi i loro sguardi verso il cielo inalzato al disopra delle loro teste? (vedrebbero) come l’abbiamo costrutto, e come non vi si veggono lesioni.

7.  E la terra l’abbiamo distesa, e vi abbiamo poste delle montagne, vi abbiamo prodotto coppie preziose (d’ogni specie):

8.  Soggetto di riflessione, ed avviso per ogni servo che ama di ritornare a noi.

9.  Facciamo scendere dal cielo l’acqua benefica; per essa facciamo germogliare le piante de’ giardini, e le raccolte,

10.  E gli alberi di palme alte, i di cui rami ricadono con i datteri in grappi sospesi.

11.  Essi servono a nudrire l’uomo. Per mezzo dell’acqua del cielo rendiamo la vita ad una contrada morta. Così seguirà la resurrezione. [p. 267 modifica]

12.  Il popolo di Noè, gli abitanti di Rass2 ed i temudei, hanno prima di questi trattato da bugiardi i loro profeti.

13.  Ad e Faraone, il popolo di Loth e gli abitanti della foresta3, il popolo di Tobba4, tutti hanno trattato i loro profeti d’impostori, ed hanno merítato il gastigo di cui li minacciavamo.

14.  E che noi saremmo forse estenuati dalla prima creazione, perchè essi dubitino sulla nuova creazione della resurrezione?

15.  Abbiamo creato l’uomo, e sappiamo ciò che la sua anima gli parla all’orecchio; siamo più vicini a luí della sua vena jugulare.

16.  Allorchè i due angeli destinati a raccorre le parole dell’uomo si pongono a raccorle, l’uno siede a dritta, e l’altro a sinistra di lui.

17.  Egli non pronunzia una sola parola senza che vi sia pronto uno che l’ascolti e la registri.

18.  L’abbattimento della morte certa arriva. Ecco il momento che tu volevi allontanare.

19.  Si suona la tromba. Ecco il giorno promesso.

20.  Ogni anima vi s’incammina, e con essa uno che la conduce, ed un testimonio.

21.  Tu vivevi senza pensare a questo giorno, (gli si dirà). Noi abbiamo tolto il velo che ti cuopriva gli occhi. Oggi la tua vista è penetrante.

22.  Colui che l’accompagna (l’angelo che lo conduce) gli dirà: Ecco ciò che ho preparato contro di te.

23.  Subissate nell’inferno ogn’infedele ostinato,

24.  Che s’opponeva al bene, violava le leggi, e dubitava;

25.  Che poneva a fianco di Dio altri Dii. Precipitatelo nel tormento orribile.

26.  L’altro angelo dirà: Signore, non sono io che l’ho sedotto; quest’uomo era nella via falsa, ben lungi dalla vera.

27.  Non disputate dinanzi a me. Io vi aveva ben minacciati prima di questo giorno.

28.  La mia parola non cambia, e non opprimo gli uomini.

29.  Allora grideremo all’inferno: Sei pieno? ed egli risponderà: Ne avete ancora?

30.  Non lungi è preparato il giardino delle delizie pei giusti.

31.  Ecco cio che è stato promesso a chi farebbe penitenza ed osserverebbe le leggi di Dio,

32.  A chi temerebbe il Clemente, e che verrebbe con cuore contrito.

33.  Entrateci in pace; il giorno dell’eternità incomincia.

34.  Vi troverete ogni cosa di vostra soddisfazione; noi possiamo accrescere ancora le sue benedizioni.

35.  Quanti popoli non abbiamo distrutti più forti degli abitanti della Mecca! Scorrete il paese, ed osservate se vi è un ricovero contro la nostra ira!

36.  Avvisa quell’uomo che ha un cuore, che presta orecchio, e che vede.

37.  Abbiamo creato i cieli, e la terra, e tutto lo spazio che v’è fra loro, in sei giorni. La fatica non ci ha vinti.

38.  Soffri con pazienza i loro discorsi, e recita le lodi del tuo Signore prima del nascere e del tramontar del sole.

39.  Recita ancora le sne lodi nella notte, ed ai (due) ultimi inchini in terra.

40.  Porgi attentamente l’orecchio il giorno in cui colui che chiama gridera dal luogo vicino5.

19 [p. 268 modifica]

41.  Il giorno, in cui gli uomini sentiranno realmente questo grido, sarà quello della sortita (dai sepolcri).

42.  Noi facciamo vivere e facciamo morire. Siamo il termine d’ogni cosa.

43.  Il giorno in cui la terra s’aprirà all’istante su d’essi, sarà il giorno del radunamento. Ci è facile a farlo.

44.  Noi sappiamo benissimo ciò che (gl’infedeli) dicono, e tu non potresti costringerli.

45.  Avverti col Corano quei che temono le mie minacce.


Note

  1. Cioè che la morte distrugge troppo l’esistenza dell’uomo perchè possa risorgere nella sua forma primitiva.
  2. Ved. capitolo 25, vers. 40.
  3. Questa foresta era nel paese dei Madianiti.
  4. Ved. capitolo 44, vers. 36.
  5. Cioè, da dove tutti potranno sentirlo.