Com'hai tu tant'ardir, brutta bestiaccia

Anton Francesco Grazzini

Indice:The Oxford book of Italian verse.djvu Poesie Letteratura Com'hai tu tant'ardir, brutta bestiaccia Intestazione 26 marzo 2022 75% Poesie

Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


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C
OM’hai tu tant’ardir, brutta bestiaccia,

Che vada a viso aperto, e fuor di giorno,
               Volendo il tuo parer mandare attorno
               Sopra la seta, e non conosci l’accia?
          5O mondo ladro, or ve’ chi se l’allaccia!
               Fiorenza mia, va, ficcati ’n un forno,
               S’al gran Boccaccio tuo con tanto scorno
               Lasci far tanti sfregi in sulla faccia.

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          Non ti bastava, pedantuzzo stracco,
               10Delle Muse e di Febo mariuolo,
               Aver mandato mezzo Dante a sacco?
          Chè lui ancor, che nelle prose è solo,
               Hai tristamente sì deserto e fiacco,
               Che d’una lancia è fatto un punteruolo.
                              15Ma questo ben c’è solo,
               Ch’ogni persona saggia, ogni uom che intende,
               Ti biasma, e ti garrisce, e ti riprende.
                              In te, goffo, contende,
               Ma non si sa chi l’una o l’altra avanza,
               20la presunzïone o l’ignoranza.
                              Io ti dico, in sostanza,
               Che dove della lingua hai ragionato
               Tu non intendi fiato, fiato, fiato;
                              E dov’hai emendato,
               25O ricorretto, o levato, od aggiunto,
               Tu non intendi punto, punto, punto;
                              E dov’hai preso assunto
               Di giudicar, tu sembri il Carafulla,
               E non intendi nulla, nulla, nulla.
                              30Trovategli la culla.
               La pappa, il bombo, la ciccia e ’l confetto,
               Fasciatel bene, e mettetelo a letto.
                              Io ti giuro e prometto,
               Se già prima il cervel non mi si sganghera,
               35Tornarti di Ruscello una pozzanghera.