Colonizzare la noosfera/Bibliografia, note e ringraziamenti
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Eric Steven Raymond - Colonizzare la noosfera (1998)
Traduzione dall'inglese di Bernardo Parrella (1999)
Traduzione dall'inglese di Bernardo Parrella (1999)
Bibliografia, note e ringraziamenti
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- [Miller] Miller, William Ian; Bloodtaking and Peacemaking: Feud, Law, and Society in Saga Iceland; University of Chicago Press 1990, ISBN 0-226-52680-1.
Un affascinante studio sulle leggi popolari dell’Islanda, che getta luce sui primordi della teoria di Locke e descrive i passaggi successivi del processo storico tramite il quale le convenzioni si sono trasformate in leggi convenzionali e da qui in leggi scritte.
- [Mal] Malaclypse the Younger; Principia Discordia, or How I Found Goddess and What I Did To Her When I Found Her; Loompanics, ISBN 1-55950-040-9.
In mezzo a molte illuminanti sciocchezze, il cosiddetto “principio dello SNAFU” fornisce un’analisi piuttosto acuta sul perché nelle gerarchie di comando ci sia poco spazio per posizioni intermedie. Ne esiste anche una versione HTML.
- [BCT] J. Barkow, L. Cosmides, and J. Tooby (Eds.); The adapted mind: Evolutionary psychology and the generation of culture. New York: Oxford University Press 1992. Eccellente introduzione alla psicologia evolutiva. Alcuni dei saggi presenti rimandano direttamente alle tre tipologie culturali da me discusse (comando/scambio/dono), suggerendo come questi percorsi siano profondamente radicati nella psiche umana.
- [MHG] Goldhaber, Michael K.; The Attention Economy and the Net.
Ho scoperto questo testo online dopo la mia versione 1.7. Pur contenendo evidenti falle (la tesi di Goldhaber sull’inapplicabilità delle motivazioni economiche nei confronti dell’attenzione non viene esaminata con la dovuta attenzione), l’autore dice cose divertenti e interessanti sul ruolo della ricerca dell’attenzione nei contesti organizzativi. In tal senso, il prestigio o la reputazione tra colleghi di cui sopra può essere considerato un caso particolare di ricerca dell’attenzione.
- [HH] Il mio riassunto sul regno degli hacker è qui reperibile. Il libro che lo illustra davvero bene deve ancora essere scritto, probabilmente non dal sottoscritto.
- [N] “Noosfera” è un termine oscuro in uso nella filosofia dell’arte, derivato dal greco “nous”, ovvero mente, spirito o anche respiro. La prima parte (“noo”) suona praticamente uguale all’inglese “know” (radice di “conoscenza, sapere”). Volendo essere pignoli sull’ortografia, ci vorrebbe una diaresi sopra una delle due “o” – non chiedetemi però quale.
- [RP] Vanno segnalate alcune sottigliezze sulle “patch” volanti. Queste possono essere suddivise in “amichevoli” e “non amichevoli”. Quelle del primo tipo sono progettate per fondersi nei sorgenti principali del progetto, sotto il controllo di chi si occupa della manutenzione (sia che tale fusione avvenga poi effettivamente o meno); quelle “non amichevoli” sono pensate per far andare il progetto in una direzione disapprovata da chi si occupa della manutenzione. Alcuni progetti (incluso lo stesso kernel di Linux) sono piuttosto aperti ai “patch amichevoli”, incoraggiandone perfino la distribuzione indipendente in quanto parte della fase di beta-test. Una “patch non amichevole”, per contro, rappresenta la decisione di voler entrare in competizione con l’originale ed è una questione seria. Mantenere un’intera sequenza di queste ultime, significa tendere alla biforcazione del progetto.
- Sono in debito con Michael Funk per aver sottolineato la positività del contrasto tra la cultura hacker e quella “pirata”. Robert Lanphier ha contribuito molto alla discussione sui comportamenti privi di ego. Eric Kidd ha messo in luce il ruolo della valutazione dell’umiltà nella prevenzione del culto della personalità. Il capitolo sugli effetti globali ha tratto ispirazione dai commenti di Daniel Burn. Mike Whitaker ha invece ispirato la tesi portante della sezione sull’acculturazione.