Codice cavalleresco italiano/Libro V/Capitolo X
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X.
Del duello avanzando.
Nei duelli con avanzata, i combattenti sono collocati ad una distanza di 39 metri l’uno dall’altro, e sono armati di una pistola.
I testimoni mettono, a partire dai tiratori e sulla linea di tiro, alcuni segnali facilmente visibili, per indicare le singole avanzate, che possono essere fatte dagli avversari (du Verger de Saint-Thomas).
Le avanzate non possono essere maggiori di dieci passi e la distanza tra i tiratori non può ridursi a meno di 12 metri (Châteauvillard-Angelini-Tavernier).
Chi dirige il combattimento dà il comando «A loro!»; e gli avversari hanno piena libertà d’azione. Essi possono avanzare sempre in linea retta, dirigendosi l’uno sull’altro, sino alla rispettiva barriera o segnale.
Marciando, tengono l’arma all’insù; è loro permesso di mirare, marciando, senza sparare. Essi sono autorizzati a far fuoco prima di partire; appena arrivati a ciascuna barriera o segnale; o dopo di averla raggiunta o sorpassata.
Possono mirare per un tempo illimitato; ma giunto uno dei due duellanti al segnale o barriera, l’altro non è in obbligo di avanzare, sia che l’avversario abbia già sparato o no.
Il duellante che ha fatto scattare la sua arma, deve attendere immobile e ritto il fuoco dell’avversario, al quale è concesso un minuto primo per avanzare e per rispondere: può, però, stare sulla mira fino a dieci secondi.
Se, dopo una ferita, i testimoni dell’offeso non dichiarano esaurita la vertenza d’onore, il combattimento deve essere ripreso consenzienti i medici, se il ferito può reggersi da sè, avanzare e tirare.
Se il ferito non è caduto a terra in seguito alla lesione, non gli è concessa alcuna dilazione di tempo per avanzare, rispondere e mirare; se invece è caduto, gli sono concessi due minuti primi per rispondere e venti secondi per mirare.
Nota. — Molti usano in questi duelli di armare i tiratori con due pistole. Noi ci dichiariamo contrari a questa abitudine, che può originare deplorevoli inconvenienti.