Co' passi sparti e colla mente vaga
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
xxxvi
Sonetto fatto andando in Maremma lungo la marina.
Co’ passi sparti e colla mente vaga
cercando vo’ per ogni aspro sentiere
l’abitazion delle silvestre fiere,
presso ove il mar Tirren bagna ed allaga;
sol per provar se si quieta e appaga
l’alma per cose nuove, qual vedere
sempre li pare, e innanzi agli occhi avere
quegli occhi che li fêr l’antica piaga.
Se da sinistra in qualche oscuro speco
guardo, la veggio lí tra fronde e fronde,
nuova Diana che ogni oscuro allieti:
a destra rimirando le salse onde,
parmi che tolto abbi il suo imperio a Teti:
cosí sempre è mia dolce pena meco.