Cinto il crin biondo di novelli fiori
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Catena
VI1
Cinto il crin biondo di novelli fiori
Giacea nobil Garzon presso ad un rio;
Ivi sedea la sua vezzosa Clio,
E un vago stuol di Ninfe, e di Pastori.
Tre Donzelle col canto i dolci amori
Sfogavan sì, che Apollo a lor s’unìo,
E disse a quelle: come ben vegg’io
Le Grazie unite a’ miei diletti Eori!
Al crin poi del Garzon formò un innesto
Di sagri allori, e di dorate piume,
Ond’ei levossi in maestade onesto.
L’aere allor balenò di nuovo lume,
E udissi intorno dir: Ulisse è questo,
E risuonar Ulisse il prato, e ’l fiume.
Note
- ↑ Scherzo Poetico per toccar i pregi di S. Em. Il Sig. Card. Ulisse Gozzadini dedito alle Muse sin dalla sua fanciullezza.