Cinto di fosche e tenebrose bende

Giovan Battista Marino

XVII secolo Letteratura 25 - Donna vestita di nero Intestazione 10 aprile 2008 75% Raccolte di poesie

Miro i vostr'occhi belli Vecchio importun, che 'l rozzo labro irsuto
Questo testo fa parte della raccolta Amori (Marino)

 
Cinto di fosche e tenebrose bende,
di nero manto e di funesto velo
veggio rotar per l’amoroso cielo
quel sol che solo i miei desiri accende.

5Lo mio cor che da lui virtù sol prende,
qual fiore oppresso da notturno gelo
cade languido e more, o quasi stelo
cui gelid’ombra o fero turbo offende.

Ed a ragion chi del suo sole ognora
10per la luce vital convien che viva,
per l’eclisse mortal convien che mora.

Se sole è del mio cor chi ’l cor m’aviva,
e ’l mio cor vive sol nel sol ch’adora,
chi gli offusca il suo sol, di vita il priva.