Chi siete voi, Signore, e chi son io
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Sforza
III1
Chi siete voi, Signore, e chi son io,
Che con tenero cuor così m’amate?
Quasi senza di me vil uom, non siate
Quell’eterno beato e sommo Dio?
5E s’altro obbietto fuor di voi desìo,
Sì geloso di me vi dimostrate,
Che di dolce rigor la destra armate,
Per riscuoter così l’affetto mio.
Deh caro padre, per pietade omai
10Deponete il flagel, che bene i rei
Peccati io piango e la stagion ch’errai.
Sia nobil pena agli alti falli miei
Il dir, che sino ad ora io non v’amai,
E il non potervi amar quanto vorrei.
Note
- ↑ A Dio.