Che speri, instabil Dea, di sassi e spine (Lucas)
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
C
HE speri, instabil Dea, di sassi e spineIngombrando a’ miei passi ogni sentiero?
Ch’io tremi forse a un guardo tuo severo?
4Ch’io sudi forse a imprigionarti il crine?
Serba queste minacce alle meschine
Alme soggette al tuo fallace impero,
Ch’io saprei, se cadesse il mondo intero,
8Intrepido aspettar le sue rovine.
Non son nuove per me queste contese:
Pugnammo, il sai, gran tempo, e più valente
11Con agitarmi il tuo furor mi rese.
Chè dalla ruota e dal martel cadente
Mentre soffre l’acciar colpi ed offese,
14E più fino diventa e più lucente.