Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/LXXXVIII

by Giovanni Boccaccio

LXXXVIII. Griphon lupi leon biscie et serpenti

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Giovanni Boccaccio - La caccia di Diana e le Rime (1914)

LXXXVIII. Griphon lupi leon biscie et serpenti

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LXXXVIII.

Griphon lupi leon biscie et serpenti,
     Draghi leopardi tigri orsi et cinghiari,

     Disfrenati cavai, tori armentari¹,
     Rabbiosi can, tempeste et discendenti
     Folgori, tuoni, impetuosi venti,5
     Ruine incendii scherani et corsari,
     Discorridori armati et sagittari
     Soglion fuggir le paurose genti.
Ma io, che non son tal², perché discerno
     Com’horribil fuggirmi a chi non torna,10
     Fuggita, se non vede dipartirme?
     Forse son io el diavol de l’inferno?
     Et crederrel s’io avessi le corna,
     Poi che così a costei veggio fuggirme!

Note

1. «Che vivono in armento.»
2. «Non sono nessuna di queste cose paurose.»