Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/LXXXV

LXXXV. Quand’io riguardo me vie più che ’l vetro

../LXXXIV ../LXXXVI IncludiIntestazione 4 giugno 2023 100% Da definire

Rime - LXXXIV Rime - LXXXVI
[p. 128 modifica]

LXXXV.


Quand’io riguardo me vie più che ’l vetro
     Fragile, et gli anni fuggir com’il vento,
     Sì pietoso di me meco divento,
     Che dir nol porria lingua, non che metro;
     Piangendo il tempo, ch’ò lasciat’adietro,5
     Mal operato1 et prendendo spavento
     De’ casi, i quai talora a cento a cento
     Posson del viver tormi il cammin tetro.
Né mi può doglia, per ciò, né paura
     La vaga donna trarre della mente,10
     Dov’Amor disegnò la sua figura.
     Per che, s’io non m’inganno, certamente
     La fine a quest’amor la sepultura
     Darà, et altro no, ultimamente.


Note

  1. «Male speso.»