Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/CX
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CX. Assai sem raggirati in alto mare
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CX.
Assai sem raggirati in alto mare,1
Et quanto possan gli empiti de’ venti,
L’onde commosse et i fier accidenti,
Provat’abbiamo; né già il navicare
Alcun segno, con vela o con vogare,5
Scampato ci à dai perigli eminenti2
Fra’ duri scogli et le secche latenti,
Ma sol colui che, ciò che vuol, può fare3.
Tempo è omai da reducersi in porto
Et l’ancore fermare a quella pietra,10
Che del tempio congiunse e dua parieti4;
Quivi aspectar el fin del viver corto
Nell’amor di colui, da cui s’impetra
Con humiltà la vita de’ quieti5.
Note
- ↑ In mezzo alle tempestose passioni della vita.
- ↑ «Né già alcun segnale à campato dai pericoli la nostra navigazione, o veleggiando o vogando.» Per segno come termine marinaresco cfr. anche CXIX, 4.
- ↑ Dio.
- ↑ Le due pareti del tempio tengo che siano, fuor dell’allegoria, il Vecchio ed il Nuovo Testamento, tra i quali la Chiesa, al cui riparo vuol d’ora in poi fermarsi il poeta, fu il tratto di unione, la pietra di congiungimento.
- ↑ Il paradiso, che s’impetra da Dio.