Biografie dei consiglieri comunali di Roma/Antonio Spaziani

Antonio Spaziani

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Ettore Novelli Achille Tritoni

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SPAZIANI AVV. ANTONIO


Consigliere Provinciale





NN
obile, gentile, solenne è l’ufficio dello scrittore, quando le virtù descrivendo di benemeriti cittadini, le presenta nel cospetto della crescente generazione, affinchè siano raccolte come seme fecondo di utili frutti alla famiglia, alla città, alla provincia, alla patria. — In mezzo allo splendore della civiltà e del progresso, onde si illumina il secolo, è bello sopratutto circondare di luce serena quegli uomini, che rivelano la forte potenza dell’ingegno e le più elette doti dell’animo, onde incuorarli ad opere grandi, e trarli nel campo dell’azione, per la fortuna del popolo, per la felicità del proprio paese. — Noi affermiamo essere utilissima cosa lodare durante la vita, piuttostochè dopo la morte, specialmente quando trattasi di far conoscere peregrine intelligenze, giovani ingegni, cittadini per ogni più virtuosa qualità distinti; imperciocchè non avvi tributo più caro, non premio più diletto, non gloria più desiderata, che l’onoranza del nome guadagnarsi e meritare una pagina di storia, o una parola di laudazione in presenza dei liberi tempi, dinanzi alla propria nazione. — Con ciò si dà sprone a più grandemente operare non solo, ma la gioventù cresce fiera e superba di apprendere le morali e civili virtù, onde si creano i più utili cittadini, e si prepara un avvenire più splendido, un èra nuova di progressiva grandezza, di pace feconda, di universale benessere. — E noi consegnando in queste biografiche pubblicazioni la memoria di coloro, che il Consiglio della Romana Provincia componendo, per tutte le più egregie virtù della mente e del cuore si distinguono, abbiamo la coscienza di onorare non solo i cittadini che [p. 318 modifica]s’acquistarono estimazione e benemerenza, ma di spargere nel seno della patria i fiori più gentili e più belli, che ogni scrittore nella sua suprema missione dovrebbe curare, per diffondere quel divino profumo di morali, civili e politiche virtù, che formano l’eden della nazionale famiglia. — E dopo ciò ci è grata cosa oggi ragionare in brevi linee la vita di quel chiarissimo cittadino, che è l’avvocato Antonio Spaziani. —

In Genazzano, borgata di piacevole soggiorno della provincia romana, nasceva egli da civile famiglia, da onoratissimi genitori, quali sono Bartolomeo Spaziani ed Albina Moraschi-Mastricola, l’uno uomo d’integro carattere, di sensi nobilissimi, l’altra donna ornata di tutte virtù e amorosissima madre. —

Antonio Spaziani sin da fanciullo rivelò un’eletta intelligenza, un ingegno fervido, un cuore bello e gentile. — I genitori curarono di educarlo e di istruirlo nelle più distinte discipline, ed egli crebbe amante degli studi e passionato cultore della scienza, per il che partitosi di Genazzano trasferivasi a Roma, onde applicarsi allo studio della giurisprudenza, verso cui sentiva trasporto grandissimo.. — E di fatti così progredì in siffatta scienza, che volgendo l’anno 1857 era nella Romana Università laureato. —Davasi di poi alla prattica forense e desideroso di riuscire anche eccellente nelle economiche ed amministrative discipline, abbandonavasi anche alla prattica di quello. — Sebbene giovane degli anni, il suo nome venia salendo in bella reputazione, in onoranza distinta, o nel 1860 meritava di essere iscritto nell’albo degli Avvocati romani. — Sceso nella palestra del foro emerse tosto per l’altezza dell’intelligenza, per la vigoria dell’ingegno, per il corredo di scienza, per la vastità delle cognizioni, e lodi e applausi e onori riportava nella difensione delle cause, il perchè si guadagnò estimazione grandissima. — E in tali curo in tali trattazioni legali perdurava fino al 1870. — Nel volgere di quel decennio, cioè dal 1860 al 1870, nel mentre allo studio del diritto attendeva e alla difesa delle cause, traeva profitto dei mesi così detti feriali, in che i tribunali prendevan riposo, per ritrarsi nella sua terra natale in seno alla quiete serena della sua famiglia, e quivi non già abbandonavasi alla dolcezza degli ozi, che pur sariangli stati necessari per rinvigorire la salute alquanto scossa dai continuati lavori, ma dedicavasi di tutta lena agli studi di economia politica e di diritto commerciale, per supplire da solo al difetto dell’insegnamento di tali materie, che in quell’epoca lamentavasi nell’Università di Roma. —

Correva l’anno 1864 quando egli pubblicava per la stampa alcuni cenni sul potere del Senato Romano considerato in rapporto agli antichi statuti di Roma ed alla legge comunale allora vigente. — Siffatto lavoro oltre [p. 319 modifica]all’essere scritto con istile elettissimo rivela una mente erudita, e presentatolo nel concorso, che avea luogo per il posto vacante di primo Segretario del Municipio di Roma, l’onore fruttavagli di una splendida votazione per parte dei Consiglieri Comunali, i quali in attestazione di stima particolare e a dimostrazione delle apprezzate virtù lo vollero iscritto nell’albo della cittadinanza romana. —

Studiosissimo sempre e nelle scientifiche elaborazioni trascorrendo sua vita, durante l’anno 1865 inseriva nel Dizionario di legislazione e giurisprudenza compilato dall’egregio professore Pacifici-Mazzoni un ampio commento sulla lettera di cambio, che gli valso l’elogio di tutta la stampa legale, e tra gli altri periodici noteremo la Giurisprudenza italiana, la quale al volume 17.° dispensa 8.ª parlando di tale commento, in queste parole conclude: — «Le più difficili questioni in materia, che tante ne offre, vi si veggono formulate con brevità e chiarezza, con le varie soluzioni proposte dagli autori più riputati dallo Stracca al Parodi, ed adottate dal foro nostrale e straniero.» — Ed un altro giornale italiano dell’epoca, intitolato — La sentinella delle Alpi — al n. 48 si espresse: — «Ci crediamo autorizzati ad affermare che sarà forse il lavoro più perfetto che siasi scritto intorno a tale argomento.» — La sola citazione di questi splendidi giudizi della stampa scientifica legale basta già a porre in rilievo i meriti distinti dell’avvocato Antonio Spaziani, o a consegnarlo nel novero di quei dotti, che onorano se medesimi, e il proprio paese, e la cui opera non può non concorrere efficacemente e con immensa utilità in qualunque ufficio, in qualunque dignità venga assunto. —

Compiutosi net 20 Settembre 1870 l’avvenimento più solenne dell’italico risorgimento coll’esser fatta Roma capitale d’Italia, l’avv. Antonio Spaziani chiarissimo per onoranza di nome, per isplendidezza di meriti, era dal governo chiamato a cinger la toga di giudico, e da quel tempo siedo magistrato nel Tribunale di Roma, dovo si parve sempre meglio la sua dottrina, il corredo di sue cognizioni, e degnamente compie alla missione più sacra nel mondo, quale è quella di amministrare la umana giustizia. —

Avvenute le prime elezioni amministrative nella Provincia Romana, era scelto consigliere provinciale pel mandamento di Genazzano, e all’onorevole mandato adempie con zelo, con assiduità, con tutte lo forze dell’ingegno, con tutta la potenza del suo sapere, ed è uno dei più distinti consiglieri, che al buon andamento coopera della amministrazione della Provincia Romana, e concorre a farla sempre più prosperare, e ad esser feconda di utilità pubblica e privata. —

L’avvocato Antonio Spaziani è una di quelle giovani e schiette figure che [p. 320 modifica]alla gentilezza dei modi, e alle cortesi accoglienze rivela anche un’anima bellissima. — Di lui potremmo ancor ragionare con più larga parola di lode, ma crediamo già con quanto esponemmo aver posto in rilievo le doti peregrine del suo ingegno, e le elette virtù del suo cuore, e all’ufficio dello scrittore adempiamo segnalandolo siccome benemerito cittadino, siccome giovane della cui opera molto potrà ancor giovarsi la città, la provincia, la patria, chè uomini non solamente onesti e sapienti, ma sempre più maturi in ogni dottrina e più specialmente nelle economiche e amministrative discipline abbisognano alla Nazione, perchè raggiunga l’ultimo fine, la suprema aspirazione, quale è quella della comune fortuna, del generale benessere, in cui tutto si svolga con mirabile armonia il progresso morale, civile, materiale e politico, e ne dimani lo sviluppo fecondo delle arti, delle scienze, delle lettere, delle industrie, dei commerci, del viver quieto e sereno.

L’avvocato Antonio Spaziani noi finalmente stimiamo degno di esser presentato a perpetuità di ricordo e a bellezza d’esempio alla gioventù crescente, chè egli ancor giovane d’anni si trova per gli insigni suoi pregi di già salito in elettissima fama, e come cittadino dotto ed onesto meritamente occupa il seggio del giudice nel Tribunale, e quello di Consigliere della Romana Provincia, e dappertutto sparge la luce delle sue virtù. —






Roma — Decembre 1874.