Astronomia/Capitolo quarto/9

Costituzione fisica del Sole. Origine del calore solare.

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Joseph Norman Lockyer - Astronomia (1904)
Traduzione dall'inglese di Giovanni Celoria (1904)
Costituzione fisica del Sole. Origine del calore solare.
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§ IX.

Della materia solare.

201. I pochi principii di spettroscopia esposti nei paragrafi precedenti bastano a rendere ragione del come si possa, in generale, dall’esame della luce emanata da un corpo risalire alla composizione chimica del corpo, del come, nel caso speciale del Sole, si possano, malgrado la grande distanza, analizzare i materiali ond’esso risulta.

In questo caso speciale basta infatti osservare contemporaneamente, giustapporre lo spettro di un metallo bruciato ad un’alta temperatura e lo spettro del Sole. Se una riga oscura di questo corrisponde esattamente ad una riga lucida del primo, ragion vuole che si ammetta che il raggio luminoso partito dal Sole ha attraversato una atmosfera contenente vapore di quel metallo stesso, e che nel Sole quel vapore metallico esiste; ragion vuole che si ammetta ancora esistere anzitutto sul Sole una superficie o meglio uno strato splendente di temperatura altissima che emette luce d’ogni natura, e esistere in secondo luogo al disopra di esso strato di altissima temperatura un secondo strato di temperatura meno alta, ma tale [p. 188 modifica]ancora da mantenere allo stato di vapore metalli che sulla Terra esistono allo stato solido. È questo secondo strato quello che, attraversato dai raggi luminosi emessi dallo strato ad esso sottoposto, produce le righe oscure caratteristiche dello spettro solare.

202. Paragonando gli spettri dei diversi vapori metallici incandescenti collo spettro del Sole, si è potuto dimostrare la presenza nel Sole di un certo numero de’ nostri metalli, non già allo stato solido o di fusione, ma, come appena si disse, allo stato di vapori infuocati; è così enorme il calore alla superficie del Sole, che colà i metalli svaporano, come da noi l’acqua e il ghiaccio esposti al fuoco.

1 nomi dei principali metalli, dei quali si è finora riconosciuta con certezza l’esistenza nella materia solare, sono il magnesio, il calcio, il sodio, il ferro, il manganese, il nichelio, il bario, lo stronzio, i quali tutti s’incontrano, in più o meno grande quantità, nei materiali di cui è composta la nostra Terra.

Ai corpi costituenti il Sole fu nel 1895 aggiunto il così detto Helium (elio), caratteristico per questo che la sua presenza è dimostrata non, come per gli altri componenti, dalle righe oscure di Fraunhofer, ma da righe lucide speciali nello spettro della cromosfera.

Vi sono sul Sole alcuni gas; fra questi predomina l’idrogeno, del quale paiono appunto formate in massima parte la cromosfera e le protuberanze.

Vi sono molto probabilmente nel Sole alcune materie, delle quali sulla Terra le indagini chimiche non hanno ancora trovato tracce ben certe.

In questo argomento però bisogna procedere colla più grande cautela, e nulla sovratutto affermare o negare in modo assoluto. Troppo diverse sono le condizioni in cui i corpi si trovano nel [p. 189 modifica]Sole e nella Terra, e lo spettro di taluno dei materiali terrestri potrebbe sul Sole avere caratteri diversi dallo spettro del corpo stesso studiato nei laboratori nostri.

203. La densità del Sole, composto, come sembra, tutto di vapori, non può essere molto grande; ed infatti essa fu trovata quattro volte circa minore della densità della Terra.