Astronomia/Capitolo quarto/10

Costituzione fisica del Sole. Origine del calore solare.

../9 ../../Capitolo quinto IncludiIntestazione 18 gennaio 2020 75% Da definire

Joseph Norman Lockyer - Astronomia (1904)
Traduzione dall'inglese di Giovanni Celoria (1904)
Costituzione fisica del Sole. Origine del calore solare.
Capitolo quarto - 9 Capitolo quinto

[p. 189 modifica]

§ X.

Costituzione fisica del Sole.

Origine del calore solare.

204. Del Sole noi conosciamo poco più che i fenomeni superficiali; risalire da questi alla massa intiera del Sole è problema difficilissimo; dire con certezza quale sia questa massa, quale la costituzione fisica del Sole è nello stato attuale della scienza ancora impossibile.

Sulla costituzione fisica del Sole più che un sistema di verità dimostrate si hanno teorie ipotetiche, meglio opinioni, diverse, e le principali di esse si possono così riassumere:

a) Il Sole è un corpo freddo ed oscuro, circondato da un sottile guscio gasoso, nel quale forze fisiche speciali svolgono incessantemente luce e calore; dal suo nucleo solido partono eruzioni gasose, che formano le macchie.

b) La temperatura eccettuata, il Sole è fatto come la Terra; esso ha un’atmosfera come la nostra; dei venti alisei come i nostri, delle nubi come le nostre, anzi delle nubi sovrapposte.

c) Il Sole ha la sensibilità, l’impressionabilità delle materie esplodenti; le più deboli azioni, quelle [p. 190 modifica]ad es. dei pianeti Giove, Terra, Venere, bastano ad eccitare i fenomeni grandiosi della sua superficie.

d) Il nucleo solido e freddo del Sole è circondato da più gusci gasosi; nel guscio esterno, sotto l’influenza di venti costanti, si formano dei turbini che penetrano talora nei gusci sottoposti e generano le macchie.

e) Il Sole è un corpo riscaldato dall’urto incessante dei meteoriti che cadono sulla sua superficie.

f) Il Sole è un corpo combustibile, che da un certo tempo brucia in un’atmosfera ossidante.

g) Il Sole è un globo liquido incandescente, sul quale appaiono delle scorie (macchie) come sopra un bagno di metallo in fusione.

h) Il Sole è una massa gasosa ad una temperatura di milioni di gradi, continuamente agitata da eruzioni; le sue macchie sono dovute direttamente a queste eruzioni, o indirettamente alle deiezioni loro.

i) Il Sole è una massa di gas, ma la sua fotosfera è un guscio di materia parzialmente condensata; la massa solare non è in istato di agitazione perpetua; le eruzioni solari sono un fenomeno luminoso non una realtà; i fenomeni tutti della superficie solare si spiegano con considerazioni tratte puramente ed esclusivamente dalla chimica.

Tutte queste opinioni diverse hanno, quale più quale meno, un fianco vulnerabile.

Due fra esse sono le meglio oggi accettate; la g che fa del Sole un globo liquido incandescente, la h che lo ritiene una massa interamente gasosa.

Il Sole tutto un ammasso di gas ha il più gran numero di difensori e i più strenui; nelle pagine precedenti tale lo si è pure ritenuto. [p. 191 modifica]

205. Fra le questioni che da lungo tempo si agitano e intorno alle quali poco si sa di positivo vi e quella che riguarda la causa del calore intenso che il Sole irradia.

È certo che nel Sole non trattasi di una semplice combustione. Se così fosse, se il Sole fosse anche un solido di carbone che bruciasse nell’ossigeno puro, esso non potrebbe durare che circa 6000 anni, e sarebbe già consumato per quasi un terzo dal principio dell’èra cristiana.

È certo ancora che l’origine del calor solare non si può cercare nel semplice raffreddamento di masse incandescenti. La sua temperatura altissima dovrebbe in tal caso diminuire più che sensibilmente in un migliaio d’anni, e l’osservazione dice invece che l’emissione del calor del Sole non ha subito nell’intensità sua variazione alcuna durante tutti i secoli della storia dell’uomo.

Fino a ieri due erano le teorie proposte a spiegare l’origine del calore persistente del Sole; una di esse metteva la fonte di esso calore nell’urto incessante di materiali meteorici contro il Sole, l’altra in una lenta contrazione del Sole stesso.

La prima spiega certamente almeno una parte del calore del Sole, ma è dubbio se il contributo dovuto all’urto della materia meteorica basti a produrre non dico tutto il calor solare, ma nemmeno una grande parte di esso.

La seconda basta a rendere conto dell’intera provvista del calor solare, ma non vi è finora nessuna prova diretta e tratta dalle osservazioni che il Sole realmente si contragga.

Oggi il grande progresso fatto dalla Fisica nello studio della costituzione della materia in generale, la grande tenuità sotto alla quale la materia stessa si può concepire, le emanazioni del radio e dei [p. 192 modifica]corpi radio-attivi in generale aprono una nuova e feconda via anche alla Fisica solare, e permettono di dare dell’energia termica del Sole una spiegazione nuova e abbastanza fondata.

Secondo Wilson la ragione di tale energia sta in ciò che fra i componenti del Sole vi è pure il radio. Dietro esperienze recenti un grammo di radio produce 100 calorie all’ora; il Sole emette 828 milioni di calorie per metro cubo e per ora; a produrre altrettanta energia termica bastano nel Sole 3,6 grammi di radio per ogni metro cubo.

Che il radio esista nel Sole pare confermato da ciò che l’elio, il quale pur si trova in abbondanza nel Sole, si trova pure nell’uranio, nel torio e in altre sostanze radio-attive. L’elio stesso parrebbe anzi essere prodotto dalla disintegrazione atomica del radio, e l’analisi spettrale dimostra che un sale di radio produce nello spettro otto righe caratteristiche, delle quali 4 e forse 5 si confondono con quelle dello spettro dell’elio.

Ci sono quindi molti argomenti che permettono di pensare con qualche fondamento; essere l’elio un prodotto del radio; essere la presenza dell’elio nel Sole una conseguenza dell’esistenza del radio nel Sole stesso; nel radio, date le potenti sue proprietà radio-attive, stare la sorgente del calore del Sole.